Centovetrine sempre più attuale? Tra la sindrome di Stoccolma e i video-ricatti
Guardando le soap, si è spesso vittime di un pregiudizio. Le si etichetta come prodotti di pessima fattura, dal basso livello recitativo e sorrette da un racconto stantio e privo di spessore. Prendendo il caso di Centovetrine, soap ormai storicamente leader del daytime di Canale 5, questo atteggiamento di disgusto preventivo merita di essere in
Guardando le soap, si è spesso vittime di un pregiudizio. Le si etichetta come prodotti di pessima fattura, dal basso livello recitativo e sorrette da un racconto stantio e privo di spessore. Prendendo il caso di Centovetrine, soap ormai storicamente leader del daytime di Canale 5, questo atteggiamento di disgusto preventivo merita di essere in parte smentito. Innanzitutto perché il cast vanta attori preparati come Roberto Alpi, Caterina Vertova e Marianna De Micheli. E poi perché, specialmente nell’ultimo anno, le sceneggiature regalano spunti decisamente più “attuali” delle pessime fiction Ianus che vanno in prime time, per fare un esempio a caso.
Laddove le figlie di Virna Lisi, fino a qualche settimana fa, spadroneggiavano con i loro intrighi surreali e un soggetto ai limiti dell’imbarazzo, nella soap quotidiana di Mediavivere si affrontano tematiche forti, persino troppo ardite per una collocazione post-prandiale. Questo, forse, è l’unico neo che si può addebitare a Centovetrine, cioè il fatto di proporci scene di sesso e tradimenti immorali in una fascia iper-protetta.
Bollino rosso a parte, in questo periodo la trama è all’insegna di filoni d’impatto, a partire dalla sindrome di Stoccolma. Il personaggio di Cecilia Castelli, interpretato da Linda Collini, è infatti reduce da un sequestro, i cui postumi sono ascrivibili alla patologia di cui sopra. La ragazza è praticamente ossessionata dall’uomo che l’ha umiliata, costringendola a spogliarsi e a ballare per lui in uno stato di reclusione forzata.
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Centovetrine: Zeno è tornato da Cecilia – La fotogallery
Lei e la sorella pensavano di averlo ucciso una volta per tutte, ma la ragazza, in cuor suo, si augurava quasi che fosse vivo, in quanto morbosamente legata a lui. Perciò, pur appartenendo alla famiglia più in vista della Torino bene, si è fatta assumere come spogliarellista in un night club, per rivivere quelle stesse sensazioni.
Anche in questo caso uno spogliarello hot in fascia pomeridiana non è il massimo, eppure il significato che vi è sotteso ne ha elevato gli intenti, catturando l’attenzione dello spettatore.
Altra storyline piuttosto realistica è quella che vede protagonista la new-entry Claudia Alfonso, che interpreta la figlia della governante di Casa Castelli, Paola. La ragazza, oltre a riportare in auge i piani bassi di CentoVetrine, è al centro di un vero e proprio scandalo informatico.
Dopo essersi inavvertitamente auto-ripresa in una scena di sesso con Nicolò Castelli, alias Raffaello Balzo, il suo video è finito nelle mani di Federico Bettini, interpretato da Luca Bastianello, diviso tra un sentimento nascente per lei e il desiderio di speculare sul video come merce di scambio.
Dopo essere stato inizialmente assoldato dalla madre di Nicolò, che teme uno scandalo per via del suo imminente matrimonio d’affari, Federico rilancia il prezzo nella trattativa con la signora Castelli (Caterina Vertova), minacciandola addirittura di vendere il video a un giornale di gossip.
Un video-ricatto in piena regola come questo, che colpisce un personaggio pubblico, evoca immediatamente il ciclone Vallettopoli. Insomma, per essere una soap di scarse pretese non ci propinano solo intrighi edipici e corna forzate…