I Simpson, fan in rivolta per le nuove voci. Ilaria Stagni: “Mediaset se non ha i soldi chiuda programmi più brutti”
I fan dei Simpson protestano per il cambio di voci di Bart e Marge: Ilaria Stagni e Liù Bosisio non accettano i tagli
E’ passata una settimana dalla messa in onda dei nuovi episodi de “I Simpson” su Italia 1. Ed i fan dello storico cartoon non ci hanno messo molto per capire che c’era qualcosa che non tornava: le voci di Marge e di Bart sono cambiate. Come annunciato dalle dirette interessate tempo fa, Ilaria Stagni (voce di Bart) e Liù Bosisio (voce di Marge e delle sorelle Patty e Selma) non hanno rinnovato il loro contratto con Mediaset e 20th Century Fox, perdendo così il posto in sala di doppiaggio del cartone animato, a cui hanno partecipato fin dagli esordi.
Cosa è successo è risaputo: le due doppiatrici non hanno accettato un taglio del 75% sul loro contratto precedente, finendo così per essere sostituite. Ma Gaia Bolognesi (nuova voce di Bart) e Sonia Scotti (nuova voce di Marge), com’era prevedibile, non convincono i fan. E non perchè le due doppiatrici non siano capaci di fare il loro lavoro, ma semplicemente perchè dopo ventitrè anni di messa in onda in Italia, sentire all’improvviso i propri beniamini doppiati da nuove voci è pur sempre un “trauma”.
Il malcontento si è immediatamente manifestato su Facebook: oltre ai numerosi commenti di sostegno che la Stagni ha pubblicato sul suo profilo, è stata creata una pagina di protesta, dal nome “Cambiano i doppiatori dei Simpson? No, noi non ci stiamo”, che ha superato gli 800 likes. Ed è proprio la stessa Stagni che, in un’intervista a “Tempi”, spera che siano gli appassionati della serie a far cambiare idea a Mediaset:
“La mia speranza sono i fan. Spero che si facciano sentire, che alzino la voce e si rifiutino di accettare un’altra voce, come si fa a snaturare un personaggio in questo modo? Allora tanto vale mandare in onda la versione italiana sottotitolata.”
La doppiatrice spiega anche i motivi che hanno portato lei e la collega a rifiutare il taglio, specificando che si tratta di una battaglia a difesa della categoria dei doppiatori:
“I miei colleghi sono liberi di fare le loro scelte in libertà, ma io e Liù non avremmo potuto accettare un sopruso del genere. Mi lasci ribadire un concetto: i doppiatori italiani non ricevono un compenso milionario come quello delle voci americane. Usufruiamo soltanto di una maggiorazione sul contratto collettivo nazionale dovuta ai tanti anni continuativi di lavoro. Se Mediaset ha davvero le difficoltà di cui tanto si lamenta, forse dovrebbe tagliare trasmissioni più costose e meno belle, come il Grande Fratello, per esempio. Ci sarebbero le vie legali, ma siamo sinceri: mettere in piedi una causa mi farebbe terra bruciata attorno, io lavoro con la mia voce, un polverone del genere mi segherebbe le gambe. Mi sento sotto ricatto.”
Una speranza, quella della Stagni, che però sembra destinata a restare tale. Anche se sarebbe curioso sapere cosa ne pensa a riguardo Matt Groening, sempre attento alla cura dei suoi personaggi anche dopo anni di successo:
“Il signor Groening non sa nulla e credo che non ne sarebbe felice visto che proprio 25 anni fa è stato lui a scegliere tutto il cast di voci italiane. Purtroppo io e la mia collega non abbiamo alcun modo per contattarlo e di sicuro la produzione italiana non ci aiuterebbe a farlo.”