Beppe Grillo contro Barbara d’Urso: “Falsifica realtà”
Il caso è avvenuto ieri a Pomeriggio Cinque.
Sul blog di Beppe Grillo nella rubrica Le Balle quotidiane (quella ha fatto infuriare Michele Santoro al punto da far nascere Il ballometro, in cui Servizio Pubblico – per la verità – ha fatto le pulci un po’ a tutti i politici e non solo al comico genovese) è comparso un mini-post firmato da Matteo Incerti, che inizia così:
Come le televisioni falsificano la realtà? Eccone un esempio che unisce falsificazione e il classico triste fenomeno dei voltagabbana italiani. Il signor Matteo De Vita si iscrive ad un Meet Up il 24 febbraio 2013. Magicamente Barbara D’Urso su Canale 5 lo invita a parlare a nome del MoVimento 5 Stelle come “attivista” in collegamento da Bari. Il signor De Vita, che non rappresenta nessuno se non sé stesso, oltre a sfoggiare un arroganza fuori dal comune, si arroga il diritto di parlare a nome di un movimento al quale non appartiene se non virtualmente, dopo essersi iscritto alla semplice piattaforma Meet Up il giorno delle elezioni politiche 2013!!!!
Il fatto è avvenuto ieri nel salotto di Pomeriggio Cinque. E le cose sono andate proprio come vengono raccontate da Incerti. De Vita è intervenuto nel “talk politico ma soprattutto popolare” (cit. d’Urso) in collegamento da Bari dopo aver telefonato il giorno precedente – così ha spiegato la conduttrice – per chiedere appunto spazio nella trasmissione di Canale 5. Videonews (una testata giornalistica!) e Carmelita hanno pensato bene di ospitarlo, dimenticando però di verificare chi fosse davvero quel signore.
De Vita è iscritto ad una serie di Meet Up, ma i numeri parlano chiaro: l’iscrizione più datata risale al giorno delle elezioni politiche; come può quindi De Vita essere considerato un attivista del Movimento 5 Stelle ed essere chiamato in tv a parlarne a suo nome?
Incerti ha chiosato così:
Ma la televisione lo invita e lo spaccia per attivista e lo fa dialogare con deputati della Lega ed altri facendo fare una pessima figura al MoVimento 5 Stelle. Degna del Grande Fratello (quello di Orwell) la chiusura finale della D’Urso: “Venga pure in studio la prossima volta a parlare sempre che non venga espulso”.
L’episodio avviene all’interno di un contenitore realizzato da una testata giornalistica che nelle scorse settimane ha platealmente fatto campagna elettorale per Silvio Berlusconi minando quotidianamente la credibilità di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle in maniera vergognosa.