Festival di Sanremo 2010 – Scandalo televoto. Il Codacons vuole annullare l’esito della finale. Il monito di Pippo Baudo
Televoto sotto accusa. Il Festival di Sanremo e la sua scia amara. La vittoria del cantante-meno cantante che si sia mai visto nella storia del carrozzone ligure (dopo i Jalisse, d’accordo. D’altra parte passare dai fiumi di parole ai laghi, il passo non è stato poi tanto lungo) non è bastata per rendere una kermesse
Televoto sotto accusa. Il Festival di Sanremo e la sua scia amara. La vittoria del cantante-meno cantante che si sia mai visto nella storia del carrozzone ligure (dopo i Jalisse, d’accordo. D’altra parte passare dai fiumi di parole ai laghi, il passo non è stato poi tanto lungo) non è bastata per rendere una kermesse canora qualcosa di perfettamente diverso: un’agenzia di collocamento per reduci dai talent. Tiene banco la questione televoto. Il popolo bue, per dirla alla Morgan (si può dire “Morgan” su TvBlog?), ha fatto il danno: si sono ribellati tutti tranne Maria De Filippi. Anche il Codacons ha detto la propria. L’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Rienzi ha chiesto alla Guardia di Finanza e all’Autorità per le garanzie nella comunicazione di sequestrare tutti i televoti che hanno determinato i primi tre classificati al Festival e verificare le utenze di provenienza (per escludere che si tratti di utenze collegate ad agenzie specializzate). Addirittura è stato richiesto di annullare la classifica finale.
La polemica è nata tenendo conto dei forti sospetti che hanno animato le ore immediatamente successivi alla finale: com’è stato possibile che le preferenze degli orchestrali, che contribuivano al 50% per il giudizio finale, abbiano influito talmente poco per gli esiti finali? Come mai non sono stati resi pubblici dalla Rai i dati relativi al televoto, cioè quelli relativi al numero di voti assegnati a ciascun cantante e all’andamento dei flussi. Segnalati anche problemi con gli sms: alcuni giornalisti che hanno provato a votare tramite il telefonino hanno parlato di messaggini non accettati e problemi tecnici di ricezione. Ma questo potrebbe essere stato dovuto al sovraffollamento.
Così il direttore artistico Gianmarco Mazzi:
“Io sono molto contrario al televoto, perché in apparenza è il sistema più democratico e giusto ma nella realtà non lo è, favorisce artisti di alcune zone d’Italia, per esempio”.
Un commento, ben più interessante, da parte di Pippo Baudo:
“Ormai i big non vengono più in gara a Sanremo, data la benevolenza verso i talent show: questo è un problema da porsi in futuro”.