The Voice: I giudici
The Voice parte giovedì 7 marzo nel primetime di RaiDue. Conosciamo meglio i quattro giudici.
In caso foste appena atterrati sul pianeta Terra dopo un mesetto buono di vacanza su Marte, ho da darvi una notizia nuova di zecca: la Rai, anzi RaiDue, ci riprova col talent musicale. Dopo l’ultima opaca edizione di X Factor (approdato poi su Sky per risorgere dalle proprie quasi ceneri) e il disastroso Star Academy, di cui per fortuna si ricordano in pochi, stiamo tutti “scaldando le canne” per l’edizione italiana di The Voice, in partenza nel primetime di RaiDue giovedì 7 marzo. I giudici del nuovo talent a occhi chiusi e orecchie ben aperte saranno quattro e rispondono ai nomi di Piero Pelù, Noemi, Raffaella Carrà e Riccardo Cocciante. Se volete conoscerli meglio, o scorrere brevemente le loro vite e i loro miracoli nel mondo dello spettacolo, qui di seguito (subito dopo il salto) trovate qualche dettaglio sulle loro carriere e non solo…
The Voice: Raffaella Carrà
E’arrivato il momento di presentarvi quello che è il vero e proprio colpaccio di quella che sarà la prima edizione della versione italiana di The Voice: Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, che siederà in giuria insieme a Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù. L’ultima sua apparizione tivvù risale al 2011 quando, supportata dagli analisti di TvTalk e da Bob Sinclar condusse dall’Italia l’Eurovision Song Contest.
Se Tiziano Ferro nel 2006, quindi in tempi ancora lontani dal suo outing, la esigeva a casa propria per un live tutto per lui, dal 7 marzo la Carrà senza pù carrè sbucherà dai nostri piccoli schermi una volta a settimana nel primetime di Rai2. Se questo sia merito del cantautore di Latina (che nel frattempo si è aggiudicato un posto da vocal coach nella versione spagnola di The Voice) non è dato sapere ma un grazie glielo possiamo dire lo stesso anche solo per la gentile intercessione ante litteram.
Raffaella Carrà ha pubblicato ben quarantanove dischi, roba da far impallidire qualunque aspirante cantante che si presenterà al talent a occhi chiusi targato RaiDue. E chissà come si porrà la Raffa Nazionale davanti ai giovani sedicenti talenti che faranno capolino sul palco di The Voice: si porrà come un giudice intransigente dall’alto della propria esperienza o si farà scappare qualche complimento come quelli che Mina, sua compagna di scena in Milleluci nel 1974, alla vincitrice dell’ultima edizione di X Factor Chiara Galiazzo?
Fra poco avremo il piacere di gustarci il ritorno della Carrà in tivvù, ma a quando risale il suo esordio? Correva l’anno 1962 e Raffaella, dopo aver tentato la strada del cinema, ottiene il programma Tempo di Musica. Riuscirà la Carrà a tenere il tempo anche nel 2013? Lo scopriremo a partire dal 7 marzo. Per adesso cosa dire se non “Tanti Auguri”?
The Voice: Riccardo Cocciante
Eccoci arrivati alla presentazione di un artista che non ha certo bisogno di presentazioni: Riccardo Cocciante, il terzo giudice di The Voice di cui vi parlerò oggi. L’autore di Margherita, tanto per citare uno dei suoi brani più celebri, nasce a Saigon nel 1946 da padre abruzzese e madre francese. Gli inizi nel mondo della musica non sono facilissimi per lui, che tentava di accaparrarsi le luci della ribalta col nome d’arte di Riccardo Conte.
Abbandonato lo pseudonimo, il successo arriva nel 1975 con Bella senz’anima e si trova tanto ben con Cocciante da non volerlo più lasciare. Dopo una partecipazione a Sanremo nel 1984 nella sezione Nuove Proposte, trionfa nel 1991 con il brano Se stiamo insieme (“ci sarà un perchéééé) per poi collaborare nel 1994 con artiste del calibro di Mina, Paola Turci e Mietta.
Il vasto repertorio di Cocciante non è passato inosservato anche agli occhi e soprattutto all’ugola di Laura Pausini che nel 2006 decide di omaggiarlo con Io Canto, cover di un grande successo del ricciolutissimo cantautore, che diventa anche titletrack del disco in cui la neomamma Laura fa tributi canori ai grandi della musica italiana reinterpretando le loro canzoni.
Non è dato sapere come l’abbia presa il buon Cocciante che nel frattempo si dedica alla composizione di musical straordinari come Notre Dame de Paris (da cui saltarono fuori Lola Ponce e Gio di Tonno riuscendo addirittura ad accaparrarsi la vittoria al Festival di Sanremo con Colpo di Fulmine). Nel frattempo, anche il secondo musical di Cocciante, Romeo e Giulietta, non passa inosservato (anche se pare che la Pausini non abbia espresso delle mire su questo progetto, per ora).
Musica(l), cantautorato e grandissima voce. C’è davvero da spiegare come mai Riccardo Cocciante potrà rivelarsi una scelta molto azzeccata per The Voice? Ah, Questione di Feeling…
The Voice: Noemi
Il secondo giudice di The Voice che vi raccontiamo oggi è una talent(uosa) rossa della musica italiana che risponde al nome di Veronica Scopelliti, classe 1982 e nota al grande pubblico come Noemi. La ragazza si fa notare (per i suoi riflessi ramati ma soprattutto per le sue qualità canore) durante la seconda edizione di X Factor. Pur non raggiungendo la vittoria, Noemi, nella categoria Over 25, inizia da quella vetrina una sfolgorante carriera nel mondo della musica italiana.
Manco a dirlo, la neogiudice di The Voice all’interno del talent con la X era seguita da Morgan (che non sbaglia un colpo: basti citare i vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo Marco Mengoni e Antonio Maggio, entrambi sui “pupilli” a X Factor). Appena sfornata dal talent ha cominciato a struggersi per amore (anche in compagnia di un’altra rossa, Fiorella Mannoia) regalandoci brani molto belli (ma da cui stare a distanza durante determinati periodi della vita) come Briciole e L’Amore si Odia.
Non meno sofferti i testi dei due brani portati al Festival di Sanremo dalla rossaNoemi: la cantante partecipa alla sessantesima edizione della kermesse musicale all’italiana portando sul palco dell’Ariston Per tutta la vita (la canzone in cui, all’inizio del ritornello, le esplodeva il cuore, per intenderci) e anche alla sessantaduesima con la struggente (e bellissima) Sono solo parole che le vale il terzo gradino del podio dietro, nell’ordine, ad Arisa e Emma Marrone.
Noemi potrebbe rivelarsi una scelta vincente per il talent a occhi chiusi targato RaiDue e in partenza il 7 marzo perché ben conosce i meccanismi di questo tipo di format, avendoli sperimentati dall’interno nel non poi così lontano 2008. Ma ve lo ricordate quando cantava “Odio tutti i cantanti”? Beh, speriamo che abbia cambiato idea…
The Voice: Piero Pelù
Era il lontano 2003 quando gli Elio e le storie tese pubblicavano Cicciput, disco in cui colui che oggi è (anche) l’eccentrico giudice di X Factor intonava hit memorabili come Shpalman, Fossi Figo senza dimenticare di lanciare un appello al rock made in Toscana con il brano dall’eloquente titolo Litfiba tornate insieme. E la terra senza c, quindi non quella dei cachi, ha risposto sei anni dopo, nel 2009, quando Piero Pelù e il suo fido Federico Ghigo Renzulli sono tornati nel panorama musicale italiano dopo ben dieci anni di assenza.
E di assenza televisiva si poteva parlare, fino a questo momento, anche per Piero Pelù, classe 1962, neoeletto (insieme a Riccardo Cocciante, Noemi e Raffaella Carrà) giudice della versione italiana di The Voice in partenza il 7 marzo nel primetime di Rai2. A programma non ancora iniziato, l’ex Toro Loco ha già dato modo di creare un po’ di polverone riguardo allo slogan “Scaldate le canne” sbandierato proprio da lui nel promo del format.
Chiacchiericcio a parte, Pelù pare essere un gran bel colpo per il programma per una serie di motivi: prima di tutto l’appartenenza ad un genere musicale, il rock, che in genere non ha molta fortuna in Rai (vi dice nulla Sanremo?) ma che fa sperare gli appassionati del genere in concorrenti un po’ meno “pettinati”. Dal canto suo, lo spettinatissimo Pelù raccattò chitarra, Renzulli e corde vocali per mettere in piedi i Litfiba nel 1985, anno del primo disco: Desaparecido.
Di sparire però Piero e socio non avevano proprio intenzione e la loro carriera filò dritta come la corda di un basso elettrico fino al 1999, quando Pelù, dopo aver dato una voce al brano a sostegno di Emergency Il mio nome è mai più, sembra voler dire “mai più” anche a Renzulli dedicandosi ad una carriera solista che sarà particolarmente fruttuosa per lui almeno fino al 2009, anno che, come ricordavo in apertura del post, segna la reunion dei Litfiba.
Da giovedì Pelù tornerà sul palco nell’inedita veste di giudice. Dite che il sodalizio col piccolo schermo potrà funzionare o sarà solo un “Amore Immaginato”?
In caso foste appena atterrati sul pianeta Terra dopo un mesetto buono di vacanza su Marte, ho da darvi una notizia nuova di zecca: la Rai, anzi RaiDue, ci riprova col talent musicale. Dopo l’ultima opaca edizione di X Factor (approdato poi su Sky per risorgere dalle proprie quasi ceneri) e il disastroso Star Academy, di cui per fortuna si ricordano in pochi, stiamo tutti “scaldando le canne” per l’edizione italiana di The Voice, in partenza nel primetime di RaiDue giovedì 7 marzo. I giudici del nuovo talent a occhi chiusi e orecchie ben aperte saranno quattro e rispondono ai nomi di Piero Pelù, Noemi, Raffaella Carrà e Riccardo Cocciante. Se volete conoscerli meglio, o scorrere brevemente le loro vite e i loro miracoli nel mondo dello spettacolo, qui trovate qualche dettaglio sulle loro carriere e non solo…