Sky Italia in perdita. E Lucio Dalla affossa SkyUno
Vista la specificità di argomenti prettamente economici, su cui è bene però fare dovere di cronaca anche su un blog di tv, riportiamo testualmente dal Sole 24 ore:Nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2010 Sky Italia ha fatto segnare perdite operative per 30 milioni di dollari, a fronte dell’utile di 10 milioni registrato nel corrispondente periodo
Vista la specificità di argomenti prettamente economici, su cui è bene però fare dovere di cronaca anche su un blog di tv, riportiamo testualmente dal Sole 24 ore:
Nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2010 Sky Italia ha fatto segnare perdite operative per 30 milioni di dollari, a fronte dell’utile di 10 milioni registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno. È quanto emerge dai dati dalla conference call della società News Corp per quanto riguarda l’Italia (…) Alla fine del trimestre la base clienti è di 4,74 milioni, in calo di 63.000 unità rispetto ai tre mesi precedenti, dal momento che i 150.000 nuovi clienti sono stati più che controbilanciati dalle disdette.
Rupert Murdoch, presidente e ceo di News Corporation, rassicura:
“Sky Italia sta fronteggiando un difficilissimo contesto economico, ma siamo entusiasti circa il potenziale di questo business data l’alta qualità dei nostri servizi e la bassa penetrazione della tv a pagamento in Italia”.
Quello che preme più fare, a un blog come il nostro, è un bilancio sui contenuti, a partire dalla deludente programmazione di SkyUno, rete che si preannunciava la risposta satellitare alle generaliste. Dopo gli acquisti boom del lancio nell’aprile 2009, che facevano presagire il trasloco di massa dei big su Sky, il canale ha via via disatteso le aspettative iniziali.
Per una Lorella Cuccarini che, pur andando in diretta con uno show, faceva ascolti degni di essere censurati e un Fiorello che, nonostante l’elevatissimo cachet, non ha fatto il botto, SkyUno sembra essersi arresa dopo la soppressione del RiskyTutto, dovuta all’improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno, altro acquisto di punta Sky.
Da qualche sabato Lucio Dalla ha pensato bene di tradire la Rai, dove già riportò bassi ascolti con La bella e la bestia, portando su SkyUno il suo nuovo one man show, L’angolo nel cielo. La formula è simile a quella in pillole del Fiorello Show, ma con risultati ben diversi degni di un flop che si rispetti. La puntata d’esordio ha riportato lo 0,07% con 18mila telespettatori, la seconda si è fermata allo 0,05% e 13mila persone. Fiorello, al suo debutto, aveva conquistato il 3,6% di share e un milione di spettatori.
Sia chiaro, riportare questi dati non significa essere pro Mediaset e tifare per Mediaset Premium, ma limitarsi a prendere atto che a Sky la mancanza di brand come l’Isola dei Famosi, Amici e il Grande Fratello, che facevano volare Sky Vivo tra strisce e live, inizia a farsi sentire sul fronte dell’intrattenimento. E non basta assemblare qua e là format internazionali, mettendogli i sottotitoli, per fare una rete generalista competitiva e attrattiva per il grande pubblico.
Ciò non toglie che telefilm e sport restino il vero zoccolo duro dell’offerta satellitare, visti gli ampi ascolti, nonché l’alto gradimento, riservato alla programmazione di Sky Sport e dei vari canali Fox.
Invece passando al bouquet cinema, a detta di chi scrive, il livello di offerta è meno alto del passato e la mancanza di titoli forti della stagione precedente si fa sentire.
Posto che quelli del sottoscritto sono giudizi opinabili, apriamo i commenti a ogni vostro parere concorde o discorde, invitandovi a evitare scontri forzati con la concorrenza o a sparare a zero per partito preso.