Home CentoVetrine Centovetrine – Intervista doppia di Tvblog ai dark boy Andrea Bullano (Yuri Vetel) e Rocco Giusti (Ascanio Molteni)

Centovetrine – Intervista doppia di Tvblog ai dark boy Andrea Bullano (Yuri Vetel) e Rocco Giusti (Ascanio Molteni)

A Centovetrine ieri è uscito di scena Yuri Vetel (Andrea Bullano), il dark man entrato in scena un anno fa assassinando Adriano Riva (azione prode e meritoria per chi non sopportava più la melassa del Dottor Bollore in salsa italica), e si sono infrante tutte le speranze di vederlo oscuramente accoppiato con Carol Grimani (Marianna De Micheli), con cui finora aveva alternato notti di passione a reciproci rapimenti. Per un gigante buono che se ne va, un principe povero fa però il suo ingresso, ed ecco Ascanio Molteni (Rocco Giusti), ladruncolo e truffatore preso sotto la possente ala da Ettore Ferri, entrare nel mondo di Centovetrine e nella vita di Diana Ferri Cancellieri (Daniela Fazzolari).

pubblicato 1 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:52

Davanti a un’ideale staffetta tra guest star “lunghe e saporite”, a Tvblog abbiamo deciso di proporvi un’intervista doppia ai due attori, che evidenzia come anche da differenze notevoli nel modo di intendere la professione e i personaggi (e forse anche la vita, come vedrete dallo stile delle risposte) possa venire fuori quell'”alchimia” (parole loro) che si chiama Centovetrine. Eccovi l’intervista doppia, buona lettura.

Quando hai finito di girare dopo quasi un anno nei panni del tuo personaggio, che cosa hai portato via con te dal set di Centovetrine?

A. Bullano – Mi sarebbe piaciuto portare via qualche bel maglione o abito di Yuri, ma il reparto costumi non me lo ha permesso. A parte gli scherzi, ero consapevole di aver lavorato bene ma dal set mi sono portato via il dubbio di non piacere al pubblico per le imprese criminose di Yuri nei confronti di un protagonista molto amato. Dalla messa in onda mi sono sentito come Rocky in Russia nell’ultimo round, una meravigliosa sensazione che porterò sempre nel cuore. Grazie a tutti.
R. Giusti – Sicuramente Centovetrine è stata una grande palestra e una grande esperienza… i ritmi di lavoro erano molto veloci e quindi dovevi trovare nel più breve tempo possibile tutte le tue risorse di attore e cercare di rendere la scena nel miglior modo possibile! La memoria è migliorata ed anche la disinvoltura davanti alle telecamere e la dimestichezza con le battute… anche se c’è da lavorare ancora molto!

Hai sempre saputo quale sarebbe stata la tua uscita o l’hai scoperto pian piano? E cosa ne hai pensato?

A. Bullano – Ho conosciuto il mio finale mano a mano che andava avanti la sceneggiatura e devo dire che il fatto che non mi si proponesse la morte mi ha dato l’illusione di un ritorno. Parlo di illusione perché non voglio fermarmi col pensiero ad una ipotetica richiamata. Da attore credo conclusa definitivamente la mia avventura Torinese, per il pubblico e per il mutuo mantengo un piccolo spiraglio.
R. Giusti – L’ho scoperto piano piano..! Mi arrivavano ogni settimana i copioni per la settimana successiva e via via scoprivo cosa succedeva al personaggio!

Per preparare le tue scene, hai mai pensato a un passato del tuo personaggio oltre a quello che era stato scritto dagli autori? La sua infanzia, gli studi, la famiglia o la loro mancanza? Se sì, cosa hai “scritto” di lui?

A. Bullano – I profili che quasi tutti gli sceneggiatori suggeriscono, specialmente in una soap, non mi soddisfano quasi mai perché sono quasi sempre appena accennati.
Ho una sorta di libro nero dove, anche per i provini, costruisco in modo maniacale il passato dei miei personaggi. Yuri è anche lui nato così. Tutti i punti per la sua creazione hanno sempre vicino un bel punto interrogativo, ed abbinandoli alle battute del copione cerco le risposte sul set. Atmosfera, pancia e tanta vita concludono il percorso.
R. Giusti – Ho cercato di capire il più possibile del passato di Ascanio dalla sceneggiatura! Mi baso molto sulla sceneggiatura… il resto cerco di inventarlo mentre provo da solo allo specchio le scene, poi dimentico quello che ho pensato e recito! Certe volte recito non pensando a niente… magari a cose che non c’entrano niente col personaggio!…e strano ma vero il più delle volte vengono meglio!

E’ di pochi giorni fa la notizia della riapertura del set con la produzione di 192 nuove puntate dal 3 aprile. Se il tuo personaggio avesse l’opportunità di tornare cosa ti piacerebbe che vivesse?

A. Bullano – Sono sincero, non ne ho idea. Yuri ha carattere e pretenderebbe molto. La sua storia si dovrebbe sviluppare in linea col suo colore. Nulla di banale insomma. Roba forte anche nei sentimenti, nel lavoro. Giocasse a pallone sarebbe un centroavanti, non un mediano.
R. Giusti – Tornerei molto volentieri a Centovetrine… Mi piacerebbe una storia molto travagliata come quella di adesso in tv… e che mantenesse la sua ambiguità… Vorrei prendere in mano la holding incastrando tutti e mandandoli tutti in carcere! Aahahahahahhah:)))

Qual è la scena che ti ha dato più soddisfazione in questo anno sul set? Quella più difficile e quella più divertente?

A. Bullano – Tante ma, per svariati motivi, in primis la mia pancia mentre le vivevo. Per il resto… tutte difficili e tutte divertenti, davvero.
R. Giusti – La scena che mi ha dato più sodisfazioni è una scena girata con Mariano Rigillo (Vinicio Corradi) ma che non è ancora uscita e che non posso anticipare… così come le altre! Poi in un secondo momento se lo vorrete ancora sapere ve lo dirò molto volentieri!

Con che attore/attrice ti sei trovato meglio?

A. Bullano – No, si trovano meglio tra loro i personaggi. Gli attori stanno solo lavorando.
R. Giusti – Con Roberto Alpi (Ettore Ferri)! mi ha dato un sacco di consigli utili e io lo vedevo come un maestro!

Il tuo personaggio è stato accostato a una delle “Regine della soap” (Carol, interpretata dalla storica protagonista Marianna De Micheli per Bullano, Diana, interpretata da Daniela Fazzolari per Giusti). Questo ti ha influenzato/responsabilizzato in qualche modo?

A. Bullano – No, rispetto tutti i miei colleghi, ma come avrebbe potuto Yuri essere credibile con il suo profilo se Andrea avesse temuto o patito Marianna? Re e Regina per un breve ritorno della monarchia italo-slovacca. I personaggi si muovono, pensano e agiscono grazie a noi attori. Veritá e serietà. Si gioca, mica si scherza.
R. Giusti – Daniela non la conoscevo prima e neanche l’avevo mai vista! E’ una bella persona ed un’ottima attrice e anche da lei ho imparato! Però tutti gli attori per me sono uguali… bisogna portare rispetto e responsabilità a tutti… anche alla comparsa!

Dì al tuo collega qualcosa che non gli hai mai detto.

A. Bullano – Con Giusti ci siamo incontrati a Napoli per un evento con i fans e non lo conosco così bene da potergli dire qualcosa in particolare. Mi limito ad una sano trittico artistico: merda, merda, merda.
R. Giusti – “Piacere Rocco” …Bullano l’ho visto solo una volta a Napoli… ma non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscerci!

Avresti voluto che il tuo personaggio evolvesse in positivo o preferisci restare un “inglorious bastard”?

A. Bullano – Yuri diciamo che è partito da assassino, altro che evoluzione positiva che ha avuto. Era da mantenere forse?
R. Giusti – Ovviamente sempre inglorious bastard! Ho sempre voluto che Capitan Uncino sconfiggesse Peter Pan!:)

Se il tuo personaggio fosse un colore, una canzone o un cibo, cosa sarebbe?

A. Bullano – Colore il blu, una canzone di Goran Bregović e un cibo… rigatoni con la pajata!
R. Giusti – Il colore di Ascanio per me è l’argento! La canzone “It’s a hard life” dei Queen, e il cibo una pizza capricciosa… così a prima sensazione!

Come sei arrivato a centovetrine?

A. Bullano – In macchina, prendendo la Torino Aosta ed uscendo a San Giorgio dopo aver superato un regolare provino. Pazzesco, in Italia con la considerazione che hanno i figli di nessuno… ancora non ci credo.
R. Giusti – Ho fatto un provino dopo aver fatto le Tre rose di eva…ed è andato bene!

Cos’è la recitazione per te, cosa ti dà più degli altri lavori?

A. Bullano – Mi dà che non è un lavoro. La recitazione come diceva Marlon Brando è un mestiere da barboni. Si è soli con i propri mostri da sconfiggere o da assecondare a seconda delle situazioni. Da sconsigliare insomma.
R. Giusti – Comunicare con il pubblico attraverso un pesonaggio e non come me stesso… mi dà un’emozione pazzesca… Recitare è conoscere meglio me stesso…le mie sensazioni…il mio corpo e la mia voce e strappare un sorriso, una lacrima o qualsiasi emozione anche ad una sola persona è per me la soddisfazione più grande! Il mio sogno ..come penso quello di tutti…è di poter trasformare la propria passione in lavoro.. e vivere di questo!

Quando hai capito che nella vita volevi recitare?

A. Bullano – Deve ancora succedere.
R. Giusti – A 18 anni..quando ho provato un corso di teatro e gli insegnanti mi dicevano che avevo una certa predisposizione e di provare quindi ad entrare al centro sperimentale di cinematografia… e così è stato!

Descrivi la tua giornata tipo sul set di San Giusto Canavese: quando ricevevi le scene, quando provavi, in cosa ti rifugiavi tra una pausa e l’altra (biliardino, musica, auto)?

A. Bullano – Approfitto per ringraziare pubblicamente la mia compagna, spero mi sia concesso. Lei mi ha seguito nell’avventura Sangiustese. Mi ha aiutato moltissimo per ricreare l’ambiente famigliare, per la memoria, ed i suoi consigli sono stati molto preziosi. Nelle pause stavamo insieme. Un po’ di musica e alle volte un bicchierino di grappa mi aiutavano prima del ciak.
R. Giusti – A San Giusto quando finivo di girare me ne andavo subito in palestra e poi in piscina… poi mi riposavo… andavo a cena con i colleghi e poi andavo a provare prima di andare a letto!

Che cosa ha reso il tuo personaggio unico? E che cosa avresti rubato a uno degli altri se fosse stato possibile?

A. Bullano – I continui cambi di colore nonostante un unico obiettivo. Cosa avrei rubato a uno degli altri dici? Il contratto.
R. Giusti – Tutti i personaggi sono unici secondo me! Rubare è la cosa che ogni attore deve fare. Specialmente rubare dai grandi attori guardando tanti film, andando a teatro e anche sul set!

Un regista un attore/attrice e una serie italiana/straniera in cui vorresti lavorare.

A. Bullano – Lavorare con Kim Rossi Stuart in un film diretto da Bertolucci. Chiedo troppo? No.
R. Giusti – Regista Michele Placido, Attore GIancarlo Giannini e una bella serie come “Ultimo” con Raoul Bova!

Quanto ha cambiato le cose nel tuo rapporto col pubblico e con questo lavoro avere preso parte a cv?

A. Bullano – Una bella esperienza reciproca credo. Non è cambiato niente in fondo.
R. Giusti – Per fortuna la maggior parte delle critiche da parte del pubblico sono positive e spero si mantengano! Però non mi riconoscono per strada… perchè dicono che cambio molto con ogni look diverso…! Proprio ieri una cameriera guardandomi da vicino mi dice che assomiglio molto all’attore di Centovetrine che è appena uscito dal carcere e fa il magazziniere…che in realtà sono io…ma non mi aveva riconosciuto!:)

Centovetrine va avanti non solo grazie ai numeri che fa da 12 anni, ma anche grazie a una “campagna stampa” di attori e fan, che non hanno mai mollato dimostrando di tenere tantissimo alla soap. Secondo te perché? Cosa c’è di così speciale nel legame di Centovetrine col pubblico?

A. Bullano – Credo che si tratti di un legame famigliare ed i componenti vanno difesi con tutte le forze. Alchimia pura.
R. Giusti – Evidentemente perchè le storie appassionano molte persone…che in tutti questi anni si sono affezionate agli attori soprattutto quelli storici ..a mio avviso bravissimi e preparati! Certo le storie e la scrittura toccano argomenti molto vicino al pubblico e gli sceneggiatori sono stati bravi a capire quello che il pubblico vuole…ma la differenza secondo me la fanno gli attori..!

Ci sono progetti futuri di cui vuoi parlare?

A. Bullano – Dopo la firma del contrato parlo dei progetti. Tanta voglia di lavorare e molta forza. Rimango a disposizione.
R. Giusti – Adesso sto girando la seconda serie delle Tre rose di eva…e per ora non c’è atro di concreto per i prossimi mesi!

Ringraziamo di cuore Andrea Bullano e Rocco Giusti per la disponibilità, e ricordiamo che Domenica 3 Marzo al Carnevale di Viareggio saranno presenti assieme ad Andrea Bullano (Yuri) anche i suoi colleghi di Centovetrine Michele D’Anca (Sebastian, qui la nostra intervista), Pietro Genuardi (Ivan), Barbara Clara (Viola), Emanuela Tittocchia (Carmen) e Renato Raimo (Zanasi).

Si ringrazia anche Massmedia di Sante Cossentino e Stefano Telese per l’intervista.
Foto Via Facebook #1 e #2

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