Gli Sport Minori
E’ interessante, l’articolo di oggi su Repubblica a firma Leonardo Coen, in cui si parla del successo degli sport minori e si dice, testualmente L’audience del pattinaggio ha raggiunto picchi impensabili. Bello, siamo tutti lieti di questa riscoperta, delle interviste che fioccano a allenatori fatalmente meno pagati di quelli del calcio, allenatori che fanno anche
E’ interessante, l’articolo di oggi su Repubblica a firma Leonardo Coen, in cui si parla del successo degli sport minori e si dice, testualmente L’audience del pattinaggio ha raggiunto picchi impensabili.
Bello, siamo tutti lieti di questa riscoperta, delle interviste che fioccano a allenatori fatalmente meno pagati di quelli del calcio, allenatori che fanno anche da autisti – quando va bene – e non se ne lamentano. Ma la domanda è questa: decine di persone, in questi giorni (non è un numero per dire, sono decine davvero) mi hanno detto, in un’occasione o nell’altra: Io lo seguivo sempre, il pattinaggio, su TeleMontecarlo.
Oh, è vero. C’era il pattinaggio, su TeleMontecarlo, e c’era gente che lo seguiva, pensate un po’, senza che ci fossero le Olimpiadi. E noi stiamo qui, oggi, a pontificare sugli inaspettati risultati degli sporti minori.
Signori della stampa e della tv, non raccontiamoci favole: siete (anche) voi a decidere quali sono gli sport minori. Fra due mesi Fabris l’avrete dimenticato. Carolina Kostner forse no: 10milioni e ottocentomila spettatori – visto che alle favole ci crediamo tutti, raccontiamoci i precisi dati Auditel – non si dimenticano tanto facilmente. ma non ne sarei tanto sicuro. Fino alla prossima volta in cui vi sorprenderete. Solo una cosa, per favore. Non portatela in un reality.