Durante la prima puntata di Dritto e Rovescio, il programma di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio, è andato in onda un servizio riguardante un tentativo di intervista a Beppe Grillo effettuato dal giornalista Francesco Selvi.
La reazione del comico e leader del Movimento 5 Stelle è stata irruente. Dalle immagini, si è intuito che il giornalista sia stato spinto e che, successivamente, sia caduto lungo una serie di scalini.
Dopo la messa in onda del filmato, Paolo Del Debbio ha difeso il suo collaboratore con un intervento di quasi 4 minuti, esordendo con queste parole:
Siccome c’è un fatto personale, mi tocca intervenire. L’ho fatto solo una volta, a proposito del fascismo, ma qui siamo vicini… Anzitutto, solidarietà al nostro Francesco Selvi, inviato che non si meritava di essere buttato giù dalle scale da un leader politico, dal fondatore del Movimento Cinque Stelle che ha addirittura una piattaforma che si chiama Rousseau. Invierò a Grillo tutte le opere, in francese e in italiano, di Jean-Jacques Rousseau perché gli dovrebbe dare una ripassatina… Rousseau elogiava il buon selvaggio e non il cattivo selvaggio, cioè quello che sei stato tu, Grillo, in questa occasione. Perché il buon selvaggio era una persona non corrotta dai costumi, invece, tu, in questo caso, sei stato un corruttore di costumi.
Del Debbio, quindi, ha sfidato Grillo, invitandolo ad un confronto e sottolineando come tutti i politici del Movimento 5 Stelle, ospiti del programma, non abbiano mai avuto problemi con lui. Non sono mancate citazioni dotte e qualche sfottò:
Perché te la prendi con i giornalisti e in particolare con i miei? Prenditela con me! Io vengo da un quartiere popolare di Lucca. Non mi fai paura, Grillo. Non ti sto minacciando, non meriti. Sei un poveretto… Non meriteresti neanche tutto questo se non fosse per i 5 giorni di ospedale di un giornalista. Mi dispiace perché i tuoi, quelli dei 5 Stelle, hanno sempre detto che qui si sono trovati molto bene. E’ un problema di ignoranza tua. Il passaggio dall’essere comico all’essere tragico, nell’Antica Grecia ha significato un passaggio importantissimo nella storia della letteratura greca, che trovi anche usata, so che sei particolarmente tirchio, perché si passava a parlare da argomenti più bassi ad argomenti più alti. Ho l’impressione che il passaggio dal comico al tragico, nel tuo caso, sia un caso di senilità, anticipata e precoce. Come dice giustamente Italo Svevo, in due opere fondamentali che ti consiglio, la senilità va curata. Perché uno che fa una cosa così, si deve interrogare su se stesso.
In chiusura di intervento, Paolo Del Debbio ha ribadito il suo invito a Grillo in modo ancor più colorito:
A me, mi fai un baffo. Il problema non è mio, è tutto tuo, caro Grillo, della tua esistenza e della vita che fai, che sono caz*i tuoi. Se vuoi attaccare qualcuno, se sotto non hai due noccioline ma due cogl*oni, attacca quelli come me che sono più forti. Se ti comporti così, sei un poveraccio e ho speso anche fin troppe parole.
Cliccando sulla foto, c’è il video.