A due anni dall’ultima edizione, è tornato Boss in incognito, in prima serata su Rai 2, con Max Giusti alla conduzione del programma. Unica differenza rispetto alle precedenti edizioni è la possibilità di ingresso in scena del presentatore che può intervenire all’interno dell’azienda e scoprire i pensieri, le riflessioni e le storie di un dipendente (per poi aggiornare e informare il boss).
Boss in incognito è sempre piacevole. Nella forma, nel contenuto e nelle storie raccontate. Protagonista della prima puntata di questa nuova stagione è stata Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda leader nella produzione di patatine e snack. La sede centrale dell’azienda si trova a Pomezia in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d’affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa fino in Brasile.
E Francesca è stata un’ottima protagonista di questa prima puntata della nuova edizione del programma. Elegante, seria, molto attenta e sensibile, ha raccontato di aver investito parte del suo capitale personale per salvare l’azienda che, anni fa, rischiava di chiudere e lasciare a casa centinaia di persone. Un dettaglio da non sottovalutare in questo periodo storico ed economico difficile come quello della pandemia da Covid-19.
E il Coronavirus, citato in apertura di programma proprio da Max Giusti nel parlare del tema del lavoro, torna inevitabilmente nelle storie dei protagonisti (dipendenti) di questa prima puntata. C’è chi ha non ha potuto lavorare per un mese e mezzo perché la sua città (Anzio) era diventata zona rossa o chi ha avuto una figlia probabilmente colpita dalla pandemia e ricoverata in ospedale a fine 2019.
Lo scenario di lavoro diventa così protagonista di storie difficili, tormentate, spesso commoventi o nelle quali ritrovare un po’ di se stessi. Le incertezze economiche, le fatiche, la passione per il proprio mestiere, le frustrazioni, i sogni e le speranze.
Quest’anno, come escamotage per giustificare le telecamere presenti in azienda, hanno scelto di usare la scusa di un documentario sulle aziende e il lavoro post Covid. Un alibi che potrebbe risultare credibile, forse qualcuno potrebbe trovare troppo immediato i racconti e le storie raccontate dai dipendenti protagonisti a quello che, di fronte a loro, è un perfetto sconosciuto appena arrivato (e in realta, appunto, Boss in incognito) ma le reazioni di fine puntata, sembra assicurare che i dipendenti non abbiano “mangiato la foglia”. L’happy ending è assicurato per ognuno di loro (con iniziale c*azziatone su eventuali rischi di sicurezza o svolgimento della routine lavorativa).
L’ingresso di Max Giusti non appare forzato o fuori luogo (permette, del resto, di ascoltare una storia in più e di mescolare le carte rispetto al sospetto possibile del boss in incognito) ma il trucco della prima puntata lo rendeva davvero molto (troppo) simile alla sua vera identità…
Boss in incognito, insomma, convince, anche grazie alla sua durata non monstre. Due ore incluse le pubblicità che rendono scorrevole il programma, leggero, interessante nella sua evoluzione del racconto e -perché no- anche commovente in alcuni momenti.
Tante storie che popolano gli ambienti di lavoro, recentemente portate a galla con veemenza e violenza da questo maledetto Coronavirus e che animano la società. La colorano e, spesso come in questo caso, la arricchiscono. “L’azienda è come se fosse un po’ anche la mia” abbiamo sentito dire più volte, stasera, nel corso della puntata. E, dopo mesi di insicurezze e paure, in molti si sono riconosciuti in quella frase, dopo essersi visti forzatamente allontanati (anche senza stipendio) dal proprio posto di lavoro durante il lockdown.
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21.09
Mancano pochi minuti all’inizio della prima puntata di Boss in incognito. E noi la seguiremo insieme a voi con il nostro consueto liveblogging!
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21.26
Boss in incognito si apre con le parole di Max Giusti che sottolinea il ritorno del programma dopo due anni dopo il dramma del Covid-19. E quest’anno anche lui si travestirà, in caso, per far parte del programma.
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21.27
Protagonista di questa puntata è Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda leader nella produzione di patatine e snack. La sede centrale dell’azienda si trova a Pomezia in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d’affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa fino in Brasile.
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21.27
“E’ stato un amore a prima vista, mi sono innamorata di questa azienda dalla prima volta che ho messo piede in questa azienda” racconta. Spiega di aver investito anche dei suoi capitali dopo il rischio di fallimento iniziale. Un coraggio che è stato premiato dai risultati: “Ho fatto una scelta complicata e difficile e l’ho fatto col cuore”. E parla del suo ruolo di madre: ha due figli, Andrea e Azzurra. Ha deciso di fare Boss in incognito per capire cosa migliorare e per conoscere meglio le persone che lavorano nella sua azienda: “Non sono agitata per niente, l’idea mi diverte tantissimo”. Teme solo di essere riconosciuta.
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21.32
Incontro tra Max e Francesca, a casa della donna, a Roma nord. Inizia il trucco a parrucco per non far riconoscere Francesca dai suoi dipendenti.
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21.37
Guanti, mascherina e spiegazione del lavoro, con inserimento dei 12 pezzi. Vede che Suzanne ha rovesciato dei cartoni “con troppa veemenza”. Ammette di essere severa. Ma non sa di avere il capo davanti…
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21.40
C’erano dei cartoni rotti ma lei mi ha detto che andavano bene così…” racconta Giovanna/Francesca con qualche dubbio.
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21.41
Suzanne racconta di avere tre figli, ci mette circa un’ora per arrivare a lavoro, in auto. I figli vanno a scuola, una ha la sindrome di down: “Ma sta bene, abbiamo trovato questo centro…”
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21.45
Secondo giorno per Francesca/Giovanna. Incontra Filomena. Partono dalla cernita, il controllo delle chips per vedere se trovano qualcuno bruciato o attaccato.
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21.48
“I guanti li puoi tenere o no ma l’importante è che non tocchi il prodotto” racconta Filomena. La frase lascia interdetta Giovanna…
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21.50
Intanto mi è venuta voglia di patatine…
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21.51
Filomena e Giovanna, sempre a favore di telecamera, si raccontano. La donna ha 2 figli, di 31 e 25 anni: avvocato e dottoressa, entrambe laureate. “Ho fatto tanti sacrifici, lavoro, puntuale sempre…” Il marito ha perso il lavoro 4 anni fa, faceva il metalmeccanico. L’azienda ha chiuso poco prima che l’uomo fosse in età per la pensione.
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21.53
Filomena racconta di essere felice del suo lavoro: “Come se l’azienda fosse mia Dopo la pausa confidenza tornano al lavoro.
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22.02
Si torna dopo la pausa. E’ il momento di truccare Max Giusti. Anche lui lavorerà in incognito.
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22.06
Stefano lavora da 26 anni lì. Io continuo a riconoscere Max Giusti ma è un dettaglio.
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22.12
Max Giusti: “Mi stai insegnando come si affrontano i problemi”. Il conduttore è commosso dal racconto. Sale in auto e racconta a Francesca del suo incontro con Stefano (del reparto maschile): “Vale tanto oro quanto pesa”.
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22.19
“Il modo in cui Cristian spiega le cose credo sia un po’ approssimativo” si lamenta Giovanna. “Ho la sensazione che Cristian non conosca bene i prodotti che vende”. Stanno andando da un nuovo possibile cliente.
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22.20
Cristian sulla spiaggia con Giovanna per le consuete quattro chiacchiere. Il lavoro gli spiace ma è rimasto fermo un mese e mezzo perché Fondi è stata zona rossa. Guadagna in base agli affari. Non si sono ancora sposati e non hanno un figlio perché non è giusto pensare anche a livello economico. “Mi dispiace sentire un uomo che non riesce a dare un futuro alla famiglia anche perché non ha certezze economiche”. Eh.
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22.24
Francesca rientra nei panni di Giovanna per l’ultima volta. Si passa al ruolo di confezionatrice. Leonarda le spiega come funziona e la invita ad essere più veloce. “Nessuno ti verrà in aiuto con questo piatto perché un’altra collega sarà impegnata sul suo lavoro”. Per Leonarda privilegia un po’ i maschietti, questo lavoro.
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22.27
“Leonarda trova questa azienda maschilista” sottolinea Francesca che vuole capire bene cosa stia succedendo. Per il direttore ci sono state troppe lamentele dalla donna…
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22.29
“Io cerco sempre di mettermi nei panni degli altri… mi ricordo quando sono entrata e pensavo di non farcela…” si racconta Leonarda, nel consueto momento di confessione. “Sono affezionata a questo marchio” spiega. Lavora solo di pomeriggio da 26 anni. E’ contenta nel suo part time, sperava di fare una mini carriera all’interno dell’azienda “ma non hanno visto le mie potenzialità”.
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22.34
Esperienza meravigliosa e faticosa per Francesca alias Giovanna.
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22.34
E’ il momento della verità. Tutti sono stati convocati in azienda. Non sanno cosa aspettarsi, sono preoccupati e spaventati…
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22.35
Francesca si svela ad ognuno di loro: “Giovanna in realtà ero io”.
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22.43
“Quella che pensavi fossi Giovanna in realtà ero io…” Si inizia con Suzanne. “Mi ha fatto capire molte cose, alcune positive ma altre molto meno”. Chiede se ha fatto errori… “Posso capire l’agitazione però ho visto poca cura nel sistemare le scatole, alcune erano rotte…” Lei racconta che tremava. “In quelle scarole viaggiano le nostre patatine… le scatole rovinate non posso partire comunque”.
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22.45
Suzanne spiega che a volte si sistemano dopo la confezionatrice che faceva errori… “La confezione delle nostre patatine è il nostro biglietto da visita”. Poi aggiunge: “Una lavoratrice come te credo che sia il miglior biglietto da visita”. Le fa i complimenti. “Che piacere sentirlo dire da lei…”.
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22.47
Libretto di risparmio e fondo per la figlia Soraya, la ragazzina di cui le aveva parlato, con la sindrome di Down: “Come mi dispiace non poterti abbracciare…” Siccome lavora solo lei, le regala un corso per prendere la patente visto che viene al lavoro in autobus. Per lei, in regalo anche una macchina (dopo la patente presa).
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22.52
Cristian è il secondo in ufficio. Anche per lui c’è una critica iniziale: poca conoscenza del prodotto. Lui sottolinea come il prodotto sia conosciuto. “Ma non è una giustificazione…” replica lei. Francesca sembra molto critica nella vendita dei prodotti…
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22.55
Cristian si commuove nel sentir parlare del padre scomparso quando era appena ventenne. E mi sto commuovendo pure io…
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22.55
“So cosa vuol dire, l’ho vissuta come te… ” spiega Francesca. I numeri delle vendite convincono la donna: “Hai i numeri per essere un grandissimo venditore e per crescere sempre di più…”
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22.57
Un assegno per l’uomo e per la sua compagna: un aiuto per compensare quello che hai perso durante il lockdown.
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22.59
E’ il momento di Filomena, giudicata molto approssimativa. “Da una veterana come te non me lo aspetto proprio…” Ca**iatone iniziale come per i due colleghi. Anche per essersi arrampicata per pulire la macchina…
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23.02
Lettera per lei: “Dal 1 settembre 2020 è nominata capoturno del reparto confezionamento”. Promozione per la donna.
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23.06
“E’ arrivato il momento di goderti un bel viaggio con tuo marito…” Siccome non viaggia dai tempi delle nozze, per lei una vacanza pagata. “Voglio che tu ti diverta e ti coccoli un po’ insieme a lui”.
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23.07
E’ il momento di Leonarda che si era lamentata nella gestione. “Alcune volte c’è questa mentalità un po’ radicata…” Francesca non ci sta nella definizione di una azienda maschilista: “Mi ha ferito molto come donna e professionista. Sono la prima a pensare che le donne siano un valore aggiunto”.
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23.09
Francesca ricorda del non sentirsi apprezzata ma lei spiega che era riferito al passato (prima dell’arrivo del direttore nuovo, Francesca). “Ti sei lamentata tutto il tempo…” evidenzia il boss. “Non hai mai chiesto qualcosa in più… non puoi lamentarsi se per prima non hai il coraggio di un cambiamento”.
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23.11
Francesca spiega di aver apprezzato la sua sincerità. Leonarda si commuove.
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23.12
La boss vuole capire in cosa si può migliorare: “L’azienda è fatta di persone ed è importante che stiano bene”. Ha apprezzato l’attaccamento al marchio. Per lei un viaggio in Kenya visto la sua passione per l’Africa e il sogno di volerla visitare.
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23.14
Si passa a Stefano che aveva lavorato con Giuliano (aka Max Giusti). Approccio leggero “per i miei gusti”. “Sai che non stare attenti alla friggitrice è una cosa gravissima…” sottolinea. Non ha usato sempre le protezioni: “Questo mi ha molto amareggiata”.
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23.16
“Mi dispiace…” risponde Stefano. Entra Max Giusti in ufficio. “Ieri quando mi hai raccontato di te, eri così vero che io ero in grande difficoltà… ed è stata quella di cercare di farti capire che eri arrivato al mio cuore”. Non poteva svelarsi (anche se era abbastanza riconoscibile…).
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23.18
Francesca colpita dalla sua storia e dalla moglie, un Fenomeno (così la chiama, dopo aver perso la vista). Dentro un pacchetto di patatine, una pergamena con un premio per l’uomo e per il 25 anni di matrimonio dell’uomo con sua moglie.
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23.20
Un video messaggio della moglie e del figlio per l’uomo. “Sarà un piacere immenso passare altri 14/15 anni insieme a lei…” ammette Stefano.
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23.22
“E’ stata una bellissima esperienza… piena di emozioni, penso che la vita sia un’emozione”: Finisce qui la prima puntata di Boss in incognito, con il recap dei dipendenti di Francesca, prima protagonista di questa edizione del programma.
Dopo due anni, torna Boss in Incognito, il docu-reality di Rai2 prodotto in collaborazione con EndemolShine Italy che racconta l’avventura degli imprenditori che hanno deciso di affrontare la sfida di lavorare sotto mentite spoglie, per una settimana, insieme ai loro dipendenti.
Questa sesta edizione, al via martedì 8 settembre alle 21.20 su Rai2 con quattro nuove puntate, avrà un nuovo conduttore: Max Giusti. Spetterà a lui il compito di accompagnare il pubblico alla scoperta di realtà aziendali italiane d’eccellenza e di narrare l’incontro tra due mondi solitamente separati e distanti, quello dei boss e quello dei loro lavoratori. Ma la conduzione di Max Giusti non sarà l’unica novità di questa nuova stagione: per la prima volta, infatti, anche il conduttore andrà in incognito e, con un nome di fantasia e nuove sembianze, grazie a un travestimento, in alcune occasioni potrà dare una mano al boss e sostituirlo nella sua missione.
Le telecamere del programma arriveranno nelle aziende con un pretesto che servirà a non far insospettire gli operai che affiancheranno il boss e Max Giusti, i quali si presenteranno con una nuova identità e un aspetto fisico inedito. In azienda verrà detto che si sta girando “Un lavoro in sette giorni”, un documentario per la Rai che aiuta a ricollocare alcune persone che hanno perso il lavoro a causa del Covid, sottoponendole a un training di una settimana. Solo al termine della settimana, i lavoratori scopriranno che sono stati affiancati nelle loro mansioni dal loro boss e, in alcuni casi, da Max Giusti, che svelerà la sua vera identità.
Protagonista della prima puntata di questa nuova stagione sarà Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda leader nella produzione di patatine e snack. La sede centrale dell’azienda si trova a Pomezia in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d’affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa fino in Brasile.
I boss protagonisti delle successive puntate sono a capo di un’azienda che produce limoni, un parco di divertimenti e un’azienda di latticini.
Boss in incognito, basato sul format Undercover Boss creato da Studio Lambert e licenziato da All3media International Limited, è una produzione di Rai2 in collaborazione con EndemolShine Italy.
Noi di TvBlog seguiremo questa prima puntata della nuova stagione con il nostro consueto liveblogging. A più tardi!