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Sette Storie, Monica Maggioni confeziona un ottimo approfondimento estivo

La questione razziale al centro della prima puntata del programma di inchieste di Monica Maggioni. Il tema viene trattato senza retorica, ma soprattutto senza ospiti e studio. Una formula da considerare anche a emergenza finita.

pubblicato 30 Giugno 2020 aggiornato 9 Novembre 2020 14:36

  • 23.50

    Si inizia con il filmato del 4 novembre 2008 dell’allora senatore dell’Illinois Barack Obama, che di lì a poco si sarebbe insediato alla Casa Bianca. L’elezione di Obama ovviamente non ha risolto il problema del razzismo negli Stati Uniti.

  • 23.53

    “Non riesco a respirare”: Monica Maggioni spiega come il primo a pronunciare questa frase sia stato Manuel Ellis prima di George Floyd. Succede nel marzo 2020 a Tacoma, Washington. Arrivano poi le tristi e memorabili immagini della morte di Floyd.

  • 23.57

    Interessante la prossemica della Maggioni, che scandisce i concetti quasi in maniera prosodica avvalendosi del taccuino tra le mani.

  • 23.59

    La giornalista ricorda che anche molti poliziotti si sono inginocchiati accanto ai manifestanti insorti dopo la morte di Floyd, non trascurando di dire che anche all’interno della polizia si è aperto un dibattito su alcune modalità di azione.

  • 00.00

    La Maggioni sciorina dei dati dal suo taccuino, che si traducono in sovrimpressione sullo schermo (“i neri costituiscono il 12 per cento della popolazione Usa”).

  • 00.02

    Taylore Scott, manager della Silicon Valley spiega come le persone di colore debbano dimostrare di valere molto più degli altri nel mondo del lavoro negli Usa. E aggiunge una nota di costume: “Quando entro nei negozi l’addetto alla sicurezza mi segue”.

  • 00.06

    Monica Maggioni intervista Tommy Kuti, rapper di seconda generazione che abbiamo avuto modo di conoscere con Pechino Express. “Mi hanno dato del ne*ro per la prima volta da bambino, non sapevo che cosa significasse”.

  • 00.14

    Viene interpellato Jared Taylor, volto di punta del suprematismo bianco. La Maggioni premette: “Ha studiato a Yale, non è una persona incolta”. Ma poi completa: “Risulta innegabile che sia violento chi si abbevera alle sue teorie”.

  • 00.16

    Si polemizza sui trattamenti di favore riservati ai suprematisti bianchi arrestati per aver commesso omicidi a sfondo razziale a sf: “Li portano da Burger King”, dice il musicista Daryl Davis.

  • 00.19

    Nei soli ultimi 5 anni negli Usa sono nati 940 hate groups. L’italoamericano Christian Picciolini racconta di quando era stato reclutato da un grupponeonazista. Nel 1991 ha fondato una band di “musica razzista”.Daryl Davis era stato invitato al suo matrimonio, dopo che l’uomo era uscito dagli ambienti suprematisti.

Nel primo giorno di campo scuola estivo di molti programmi (Unomattina Estate, C’è tempo per …, La Vita in Diretta Estate, ma anche Ogni mattina su Tv8), ha debuttato in seconda serata sull’ammiraglia Rai Sette Storie, trasmissione di approfondimento condotta da Monica Maggioni, che è stata anche presidente di Viale Mazzini.

Al centro di Sette Storie i temi finiti in secondo piano a causa della pandemia da coronavirus: per la prima puntata è toccato alla questione razziale negli Usa, culminata con l’omicidio di George Floyd. Monica Maggioni ha affrontato l’argomento, che in realtà ha segnato la fine della centralità del virus sui media, in maniera molto convincente, lasciando da parte la retorica, ma soprattutto l’abusata formula degli ospiti in studio.

Presente in video in camicia bianca e armata di un taccuino con il quale scandiva prosodicamente i concetti, la Maggioni ha dato spazio non solo ad attivisti come il musicista Daryl Davis, ma anche a personaggi controversi come l’intellettuale suprematista bianco Jared Taylor e l’ex neonazista italoamericano Christian Picciolini (quest’ultimo invita al suo matrimonio proprio Davis).

In conclusione, la Maggioni affronta l’argomento con un piglio per nulla scontato e attraverso una formula assolutamente da considerare anche a emergenza finita.

Sette Storie: anticipazioni prima puntata 29 giugno 2020

Debutta stasera alle 23.40 su Rai1 Sette Storie, il nuovo programma condotto da Monica Maggioni, in onda ogni lunedì in seconda serata. Il viaggio prenderà le mosse dal racconto degli Stati Uniti dilaniati dalla questione razziale: nonostante non si fermi la diffusione del coronavirus crescono le proteste per gli abusi della polizia, con i bianchi che si sentono assediati. TvBlog seguirà la prima puntata in liveblogging.

Sette Storie ha origine dal desiderio di riportare in televisione approfondire le vicende che nelle settimane che a causa della preponderanza mediatica del coronavirus sono finite in secondo piano o non sono state raccontate fino in fondo. Si tratterà di un viaggio mediante protagonisti, persone, numeri e immagini dall’Italia e dall’estero. Consentirà  di entrare anche nelle questioni più complesse con uno sguardo insolito. Saranno 60 minuti di reportage, analisi e scoperta di storie.

Scritto da Monica Maggioni, Roberto Fontolan, Anna Migotto, Marcello Sorgi, Sette Storie è un programma con la regia di Alessandro Capitani.

 

Sette Storie: dove seguirlo

Sette Storie va in onda su Rai1 alle 23.50 e in livestreaming su Raiplay, rimanendo disponibile sulla stessa piattaforma anche al termine della messa in onda.

 

Sette Storie: Second Screen

Sette Storie non ha dei social legati direttamente alla trasmissione, ma in compenso saranno disponibili per commentare la prima puntata i canali social di Rai1.