Propaganda Live tra Tiger King, la pallina di Conte e Bella Ciao: come stare sul pezzo nel tempo sospeso
Ogni puntata di Propaganda Live è un esercizio di stile: come raccontare il movimento di un Paese fermato dalla Quarantena.
Propaganda Live riesce a raccontare le mille facce dell’attualità senza appiattirsi sul Coronavirus ma facendone una cornice, un filo narrativo che non cannibalizza il racconto, ma esalta ancor di più i temi cari al programma.
Ogni puntata di Propaganda Live è una lezione sul racconto dell’(altra) attualità, quella che va oltre i numeri del contagio e scava in quei rivoli che il programma segue da sempre. I lavoratori in bilico (dalla Whirpool all’ex-Ilva), gli immigrati sfruttati e abbandonati a se stessi, gli irregolari nei ghetti, l’impegno dei volontari a sostegno degli ultimi, la ricostruzione nelle zone terremotate, le difficoltà di chi non sa cosa ne sarà del proprio futuro restano i pilastri dei reportage di Diego Bianchi, oggi sintetizzati in quel Grezzone che riesce a fare della Quarantena il filo comune di un racconto che non resta mai fermo su se stesso. Un racconto davvero collettivo, che va dal particolarissimo (come la comunità di territorio con il Quizzone del Condominio) all’internazionale (con i contributi della grande rete di ‘propaganders’ nel mondo), che mescola contemporaneo e repertorio in una versione 4.0 di un vecchio format del primo Zoro. E quello di venerdì 17 aprile resta uno dei migliori della serie (con omaggio speciale alla figlia, operatore di ripresa di supporto).
Il tutto senza dimenticare l’analisi della comunicazione politica, le contraddizioni di un sistema ogni giorno più confuso – che passa anche per quella pallina della verità di Tiger ‘sgamata’ da Makkox sulla scrivania di Giuseppe Conte – il disorientamento sociale (perfettamente espresso da uno ZeroCalcare in stato di grazia con Rebibbia Quarantine) senza pedanterie. Un miracolo, come abbiamo già evidenziato parlando della prima sit-com italiana da Quarantena.
Un mix quasi magico di ‘alto e basso’, di contemporaneità e di storia, di pop e trash, di memoria e attualità che tiene insieme le sagome di Tiger King accanto a Constanze Reuscher (celebrate live da Netflix), il ‘fascista su Marte’ Corrado Guzzanti alle spalle di Paolo Celata, Enrico Letta che disquisisce di Subbuteo e una Propaganda Orchestra che torna insieme per una sera, a distanza di sicurezza e all’esterno dello studio, per suonare Bella Ciao allo scattare della mezzanotte che porta al 25 aprile. E quei ‘mille papaveri rossi’ stampati sulla maglietta di Bianchi sembrano muoversi al vento.
Joe Exotic di fianco a @paolocelata è il crossover di cui avevamo bisogno. #propagandalive
— Netflix Italia (@NetflixIT) April 24, 2020