Home David di Donatello in onda l’8 maggio 2020 su Rai 1: come potrebbero svolgersi?

David di Donatello in onda l’8 maggio 2020 su Rai 1: come potrebbero svolgersi?

Come sarà la cerimonia della 65° edizione ai tempi dell’emergenza Coronavirus? Le ipotesi.

pubblicato 17 Aprile 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 03:08

Inizialmente previsto per lo scorso 3 aprile, anche l’edizione numero 65 del David di Donatello ha dovuto rivedere il calendario e quindi l’appuntamento con il più importante riconoscimento cinematografico italiano assegnato dall’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano. La nuova data prevista per la cerimonia è per l’8 maggio 2020 come comunicato da Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia.

Di certo sappiamo che l’evento sarà trasmesso in diretta e in prima serata su Rai1 e sarà condotto da Carlo Conti per la terza edizione consecutiva, meno certa invece sarà il modo in cui si svolgerà la serata, tanto meno chi saranno i presenti e gli ospiti. Abbiamo potuto osservare che negli anni scorsi le edizioni si sono svolte in grandi teatri, auditorium e studi televisivi (dal 2018 agli studi Rai Fabrizio Frizzi di Roma) colmi di pubblico e protagonisti, la maggior parte i nominati nelle varie categorie. Alla luce dei fatti attuali riguardanti l’emergenza Coronavirus e quindi le misure di contenimento della pandemia tra cui l’evitare luoghi affollati, come si potranno riunire così tante persone in un luogo solo?

La sicurezza di poter vedere uno studio colmo di persone sedute l’una accanto all’altro per ora appare solo come un miraggio. Quindi? Si potranno vedere i protagonisti nominati nelle 26 categorie?

Se ci incamminiamo nella strada delle ipotesi e quindi se queste misure dovessero essere protratte oltre la data del 3 maggio, la prima che balza subito in testa è la più elementare quanto – comunque – efficace: il conduttore potrebbe gestire la diretta da uno studio vuoto mentre la regia si adopererà per l’organizzazione di collegamenti video (Skype o facetime che sia) o semplici telefonici da poter trasmettere (sempre che i segnali siano buoni); la seconda è quella di poter avere in studio una strettissima rappresentanza dei film in gara, così come delle varie categorie evitando così il famoso ‘assembramento’ di persone, escogitando una tecnica per poter consegnare i premi con mezzi ‘artigianali’, prendiamo d’esempio l’episodio della coppa consegnata con un carrello alla cantante vincitrice di Amici 2020, Gaia.

E’ possibile che l’organizzazione comunichi presto come si svolgerà la serata e in che modo i premiati potranno intervenire durante la cerimonia. Il vice-direttore di Rai 1 Claudio Fasulo nella conferenza stampa di presentazione disse: “Cercheremo di costruire una serata di spettacolo e di contenuti” sarà ancora così? La 65° edizione dei David di Donatello in un modo o nell’altro lascerà l’impronta in un periodo storico anche sotto il punto di vista dello show.

Rai 1