Doc, nelle mani della Rai il medical cerca l’impronta italiana (ma guarda comunque agli Usa)
Il liveblogging e la recensione della prima puntata del 26 marzo 2020 di Doc-Nelle tue mani, la fiction di Raiuno con Luca Argentero nei panni di un medico che perde la memoria e deve imparare a lavorare con nuovi metodi e stando più vicino ai pazienti
Medical drama italiani, nuovo capitolo: questa volta, a provarci, è Raiuno con Doc-Nelle tue mani, ambiziosa produzione di LuxVide e Rai Fiction in onda da questa sera, giovedì 26 marzo 2020, alle 21:25. Ambiziosa perché trama, cast ed ambientazione punta davvero in alto, e se non si cerca il paragone con gli show oltreoceano, l’idea è comunque quella di voler lasciare il segno.
Un obiettivo reso ancora più forte dal periodo storico in cui Doc viene trasmesso, in settimane in cui medici ed infermieri di tutta Italia sono sottoposti ad uno sforzo senza precedenti e ne viene spesso sottolineata la professionalità ed, ancora di più, umanità. Anche per questo la Rai ha preferito mandare in onda Doc sebbene delle otto prime serate previste ne siano pronte solo quattro (le restanti andranno in onda quando la produzione potrà riprendere).
Doc-Nelle tue mani, la recensione
Il genere medical drama lo si può dividere in due principali filoni: quello buonista, che racconta i sentimenti tramite il filtro dei casi medici da risolvere, e quello più crudo, che vuole rispecchiare la situazione del sistema sanitario nel modo più realistico possibile. Di più, questo genere non lo si più declinare, per natura.
Una premessa doverosa per parlare di Doc-Nelle tue mani, perché l’istinto di molti potrebbe essere quello di dire “l’ho già visto”: il medico geniale ma distante, la tragedia in ospedale, i rapporti tra colleghi. Ma non è un già visto: piuttosto, è la natura di un genere che, per funzionare, deve ben amalgamare le sue componenti.
E’ quello che si cerca di fare in casa LuxVide, che sceglie Luca Argentero come protagonista che sappia essere, all’occorrenza, stxxxxo, geniale o buono. Un po’ Dr. House, un po’ Shawn Murphy di The Good Doctor ed un po’ Derek di Grey’s anatomy.
Perché, per quanto ci si possa girare intorno, alla fine si arriva lì, al paragone con gli Stati Uniti. E Doc sembra avere imparato la lezione di numerosi altri medical italiani che hanno fallito miseramente là dove negli Usa si trionfava.
La nuova serie di Raiuno, infatti, non cerca l’imitazione a tutti i costi dei medical drama a stelle e strisce: ne assorbe la lezione, certo, soprattutto a livello visivo (regia, costumi e scenografia appiattiscono ogni possibile differenza con altre serie straniere), ma a livello di contenuti Doc prova a mantenere un’impronta italiana.
Lo fa raccontando storie che -eccetto quella del protagonista- non cercano la straordinarietà clinica a tutti i costi, ma che piuttosto si concentrano sui rapporti umani e sulle vite di chi entra in ospedale in cerca di aiuto. Lo stesso ospedale, allora, diventa un contenitore pronto ad accogliere storie di ogni tipo, purché il telespettatore medio di Raiuno vi ci possa rispecchiare.
Ed è così che il medical drama, anche in Italia, conferma la sua potenzialità di arma a doppio taglio: una gallina dalle uova d’oro che può offrire spunti infiniti, ma anche un azzardo che può far compiere il passo più lungo della gamba. A Doc non resta che giocare le sue carte: siamo nelle sue mani.
-Di seguito, il liveblogging della prima puntata del 26 marzo 2020 di Doc-Nelle tue mani-
Da una storia realmente accaduta
In Doc il personaggio a lui ispirato si chiama Andrea Fanti (Luca Argentero). Primario di Medicina Interna, è un medico che evita di parlare con i pazienti, distaccato e freddo. La sua vita cambia quando il padre di un paziente morto gli spara alla testa. Andrea va in coma, si salva, ma al suo risveglio non ricorda gli ultimi dodici anni della sua vita.
Numerose le cose che sono cambiate: non solo la tecnologia ha fatto passi da gigante (tant’è che non sa neanche cosa sia un tablet), ma anche le persone che lo circondano non sono più le stesse. La figlia Carolina (Beatrice Grannò) ora è una giovane donna, l’ex moglie Agnese (Sara Lazzaro), direttrice generale dell’ospedale in cui lavora, si è rifatta una vita, ma quel che più lo fa soffrire e riscoprire che il figlio Mattia non c’è più.
Andrea, però, decide di accettare il fatto di dovere imparare di nuovo tutto e diventa, da Primario quale era, aiutante degli specializzandi. Per lui è l’occasione di imparare a parlare con il paziente, rispettarlo e garantirgli tutta l’assistenza di cui ha bisogno.
Storce il naso, di fronte a questo cambiamento, la collega Giulia (Matilde Gioli), mentre il collega Marco (Raffaele Esposito), che Andrea stava per denunciare per aver falsificato un documento, ne approfitta e diventa il nuovo Primario.
Al centro della serie, però, ci sono anche i casi di puntata, che da una parte rappresentano dei veri e propri enigmi da risolvere ma dall’altra permettono anche ai personaggi di guardare meglio dentro loro stessi, capire chi vogliono diventare e quale direzione prendere.
Il soggetto di Doc-Nelle tue mani è di Francesco Arlanch e Viola Rispoli, che hanno curato anche la supervisione alle sceneggiature; gli story editor sono Edoardo A. Gino e Giulia Cavazza. La regia è di Jan Maria Michelini e Ciro Visco.
La prima puntata
Nel primo episodio, “Meno 12”, Andrea è un Primario di successo quando il padre di un paziente morto nel reparto gli spara alla testa. Andrea si salva, ma dimentica gli ultimi dodici anni della sua vita, così come non riconosce più quello che sono diventate le persone che lo circondano e, soprattutto, se stesso.
Nel secondo episodio, “Selfie”, Andrea viene ricoverato nel reparto di Medicina Interna, nella speranza che stando nei luoghi che più conosce riesce a recuperare la memoria. Lo assiste Giulia, che però ora ha a che fare con una persona totalmente differente. Andrea, intanto, cerca di fare amicizia con Jacopo, suo giovane compagno di stanza affetto da una patologia complessa e con un segreto.
Doc-Nelle tue mani, streaming
E’ possibile vedere Doc-Nelle tue mani in streaming sul sito ufficiale della Rai e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.
Doc-Nelle tue mani, social network
Si può commentare Doc-Nelle tue mani sulla pagina ufficiale di Facebook e su Twitter, all’account @DocNelleTueMani. L’hashtag è #DocNelleTueMani.