Home Notizie FlashForward si ferma tre mesi: la spiegazione di David S. Goyer

FlashForward si ferma tre mesi: la spiegazione di David S. Goyer

L’episodio andato in onda giovedì scorso di “FlashForward” (il decimo) è stato anche l’ultimo di quest’anno: la serie, infatti, tornerà nel 2010 con nuovi episodi sulla Abc. La vera novità, però, sta nel fatto che il ritorno della serie, previsto a gennaio, è slittato al 4 marzo.Perchè una pausa così lunga? I maligni danno la

pubblicato 5 Dicembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 20:38

L’episodio andato in onda giovedì scorso di “FlashForward” (il decimo) è stato anche l’ultimo di quest’anno: la serie, infatti, tornerà nel 2010 con nuovi episodi sulla Abc. La vera novità, però, sta nel fatto che il ritorno della serie, previsto a gennaio, è slittato al 4 marzo.

Perchè una pausa così lunga? I maligni danno la colpa ad un stop di tipo creativo, che permetterebbe agli autori di aggiustare il tiro e mettere a posto quegli elementi che nella prima parte della stagione non hanno funzionato -con risultati flop: giovedì l’episodio è stato visto da 7,2 milioni di telespettatori-. David S. Goyer, adattatore del romanzo omonimo per la tv, ha però un’altra versione dei fatti:

“La risposta è semplice. Originariamente saremmo dovuti tornare a gennaio, ma circa tre settimane fa ci siamo sentiti col network per guardare il palinsesto dei prossimi mesi. Penso che per gli show come ’24’ e ‘Lost’ la cosa più importante sia mandare in onda nuovi episodi senza troppe interruzioni. Ad essere brutalmente onesti, la nostra programmazioni di gennaio sarebbe stata orrenda. Saremmo tornare per due settimane, poi fermi altre due per le Olimpiadi, poi avremmo ripreso per quattro settimane, fermi per altre due, tornati per tre, fermi ancora per due… I nostri primi dieci episodi hanno avuto un’interruzione, la seconda parte della stagione ne avrebbe avute quattro. Abbiamo così preferito tornare a marzo trasmettendo 13 episodi senza pause.”

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Goyer accenna anche alla possibilità che la scelta fatta dalla Abc sia dovuta al calo di ascolti (dai 12 milioni del primo episodi ai 7 del decimo), citando un esempio fatto da uno degli sceneggiatori ora in “FlashForward” ma prima al lavoro su un’altra serie famosa:

“Quando ci hanno parlato di questa possibilità, eravamo tutti preoccupato delle varie interruzioni. Un sceneggiatore dello staff faceva parte del team di ‘Prison Break’ e ci ha detto che ogni volta che lo show veniva interrotto, gli ascolti calavano e bisognava ricominciare tutto da capo. Parlando da telespettatore, mi annoio a guardare una serie spesso interrotta. Il nostro piano di produzione non è cambiato molto. Stiamo girando il 14esimo episodio e preparando il 15esimo ed il 16esimo. Avremo gran parte degli episodi pronti per marzo.”.

Ma a proposito di produzione, qual è la verità dietro alla sospensione delle riprese per una settimana avvenuta di recente?

“Dovevamo accellerare la sceneggiatura, dovevamo fare degli aggiustamenti agli episodi 15 e 16. Quando il network li ha visti, ci ha chiesto di inserirli come tredicesimo e quattordicesimo episodio. Per farlo, ci serviva una settimana per preparare il tutto.”

Tutto chiaro, insomma. Motivi di produzione ed, effettivamente, anche problemi con la sceneggiatura: questi sembrano gli unici ostacoli per Goyer, che non sembra preoccupato per gli ascolti della serie. Anche se, a suo parere, forse per conquistare più pubblico sarebbero dovuti andare in onda subito l’undicesimo ed il dodicesimo episodio, che conterrebbero rivelazioni molto importanti.

-Attenzione: spoiler-
Secondo l’autore, infatti, potrebbe esserci un nuovo black out, come quello che dà il via alla serie, mentre è certo che conosceremo qualcosa di più della visione di Mark (Joseph Fiennes), così come del “Sospetto Zero”.

Infine, Goyer parla anche di una possibile seconda stagione dello show: per lui dall’anno prossimo la serie avrà una programmazione diversa (qualora fossa rinnovata, aggiungiamo noi), ma ci tiene a precisare che queste decisioni non spettano a lui:

“Tutto questo non è nelle mie mani. Creare un palinsesto è un procedimento molto complicato con molte influenze. Vorrei poter dire che dipenda tutto da me e da cosa voglio fare”.

[Via EntertainmentWeekly]


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