Permette? Alberto Sordi: parenti delusi dal film tv di Rai1 e dall’interpretazione di Edoardo Pesce
Il film tv, dedicato a venti anni della vita di Alberto Sordi, è stato contestato dai familiari dell’attore.
Permette? Alberto Sordi: martedì 24 marzo su Rai1 andrà in onda, in prima visione, un film tv biografico che racconta venti anni di vita del grande Alberto Sordi. Il periodo preso in considerazione va dal 1937 al 1957, ovvero da quando un aspirante attore romano diventa una delle stelle più importanti della storia del cinema italiano.
Edoardo Pesce, l’attore scelto come protagonista della fiction, a La Repubblica, ha ammesso di aver sentito la responsabilità del ruolo e di essersi impegnato per rendere giustizia a Sordi:
[Ho sentito la responsabilità] ma senza soggezione, anche se è un mito. In un certo senso sono stato fortunato, non ho avuto il terrore che può paralizzare. Mi sono messo “la maschera” di Sordi, come un napoletano indosserebbe quella di Pulcinella. Era l’unico modo per interpretarlo. Anche il suo famoso saltello mi è venuto naturale. Il primo provino è durato otto ore, utile per tre scene fondamentali… ho seguito l’istinto, non abbiamo cercato la somiglianza, non ne ho fatto una macchietta. E’ il nostro omaggio nel centenario della nascita… Quando capivo che le scene piaceva ai macchinisti che mi dicevano “bravo” ero contento. Ho mantenuto la concentrazione di un tennista all’ultimo set.
Ai macchinisti saranno pure piaciute le scene di Edoardo Pesce in versione Alberto Sordi, ma non sono dello stesso avviso i parenti del grande attore romano che, per voce di Igor Righetti, cugino di Alberto Sordi, hanno bocciato senza appello la sua interpretazione e il film tv in generale. Al Corriere della sera il conduttore ha dichiarato:
Quella di Edoardo Pesce è un’imitazione mal riuscita: non basta una protesi al naso e scimmiottare la parlata romanesca per diventare Alberto Sordi. Pesce non buca il video, al massimo lo graffia. Noi familiari siamo tutti delusi, peccato: è stata un’occasione persa. Intanto il film è stato presentato con l’idea di mostrare un Sordi inedito e sconosciuto, ma non c’è niente di nuovo, niente che non si trovi su Wikipedia. E poi ci sono un sacco di inesattezze, maldicenze e cattiverie. Io che l’ho conosciuto, Sordi non l’ho rivisto: per tutto il film viene ritratto come un cane bastonato.
Righetti, che ha scritto il libro Alberto Sordi segreto, in uscita il 9 aprile, ne ha anche per la produzione, colpevole di aver trascurato alcuni aspetti importanti, come il legame tra l’attore e la religione o il suo rapporto con la madre, e di aver fatto numerosi errori storici:
Non è vero che la professoressa dell’Accademia ce l’aveva con lui; non è vero che venne cacciato dal set di Scipione l’Africano; manca completamente il rapporto con i fratelli, il padre di alberto morì che lui aveva 20 anni e loro quattro erano un clan.
Alberto Sordi, a prescindere dai presunti demeriti di Edoardo Pesce, sottolineati dalla famiglia dell’attore, rimarrà inimitabile. Il film tv va preso per quello che è, un omaggio ad un grande personaggio della storia dello spettacolo italiano. Accontentiamoci dell’onestà intellettuale di chi ha pensato, lavorato e prodotto l’opera, perché Sordi merita di essere ricordato oggi, domani e sempre.