La Raiuno di Stefano Coletta: “Sciarelli, Fiorello, Favino, la coppia Zingaretti-Ranieri. E su Cattelan…”
A La Repubblica il neo direttore di Raiuno Stefano Coletta commenta il successo di Sanremo 2020 e confida i suoi sogni per la prima rete Rai
Nel giro di neanche un mese, Stefano Coletta è diventato uno dei volti più noti di Raiuno. E ci mancherebbe altro: 54 anni, in Rai dal 1991, dal 14 gennaio scorso Coletta è passato dalla direzione di Raitre (dove ha fatto grandi cose) a quella della prima rete Rai, oltre che dell’intrattenimento di prime time. A lui è toccato vivere dal direttore il Sanremo più di successo degli ultimi anni, uno “strarecord”, lo definisce lui, intervistato da Silvia Fumarola su La Repubblica.
“Quando si fa televisione solo il lavoro editoriale può tenerti al riparo da sterili polemiche”, racconta, rivelando che in queste settimane pre-sanremesi da direttore si sia occupato soprattutto “dei problemi che dovevano essere risolti rapidamente, i contratti sospesi, in particolare quello di Rula Jebral. Lavorare con il settore Risorse è stato da subito la sinergia più importante”.
Finito un Sanremo, si pensa a quello successivo: ci sarà un Amadeus bis? Come già detto nei giorni scorsi, l’idea è allo studio: “la decisione va condivisa con l’amministratore delegato Salini. Io sì, ci penso: Amadeus è stato una grande scoperta non come conduttore, ma dietro le quinte, come direttore artistico. (…) E’ una persona perbene che sa ascoltare. Per me ci sono tutti i presupposti per fare il bis, ci dirà come la pensa. Diamogli una settimana di riposo e poi lo incontrerò”.
Nel frattempo, c’è una Raiuno da gestire, e Coletta ha già le idee chiare su chi sogna di avere durante la sua direzione: “Federica Sciarelli, magari in uno show di cucina. Poi c’è Fiorello, il mio sogno da quando ero a Raitre. Abbiamo bisogno di lui, sa superare la televisione scritta. (…) Vorrei costruire una rete che sia la più inclusiva e pluralista possibile e riproporre il grande show del sabato”.
Per questa sfida non affatto facile, i nomi che vengono in mente al neo direttore sono decisamente interessanti:
“Penso a Pierfrancesco Favino, talento vero. Mi è capitato di vedere Luca Zingaretti fuori dalla televisione, è ironico: la coppia Zingaretti-Luisa Ranieri sarebbe perfetta per un varietà. (…) Bolle non deve essere solo evento ma ci deve essere una serialità legata al suo talento”.
Per quanto riguarda l’intrattenimento, la parola d’ordine deve essere “contemporaneità. Penso che sarebbe bello far conoscere il lato privato della comicità”. Infine, Coletta torna su Alessandro Cattelan. A Sanremo aveva detto che lo stava “tenendo d’occhio”, ed ora lo ribadisce: “E’ uno dei volti più interessanti, sa intervistare, ballare, cantare. Un profilo completo. Vorrei che fosse espressione de servizio pubblico”.