Sanremo 2020, Mara Venier conduttrice per una sera?
La conduttrice di Domenica In riceve un messaggio da Amadeus: “Sai cosa voglio da te…”
E siamo ancora qua, eh già! Ancora qua a parlare di Sanremo 2020, ormai sempre più vicino alla messa in onda. Dal 4 all’8 febbraio, infatti, il Festival della Canzone Italiana tornerà sulle frequenze di Rai 1 per intrattenere milioni di italiani, pronti a decretare quale brano fare entrare nella storia del concorso. Al timone della settantesima edizione della gara, Amadeus, che proprio in questi giorni sta rivelando informazioni e dettagli sull’evento.
Dopo l’annuncio dei cantanti e dei brani in gara durante lo speciale dei Soliti Ignoti dell’Epifania, il conduttore è apparso oggi, domenica 12 gennaio, durante la puntata di Domenica In, con un videomessaggio diretto alla collega Mara Venier. Ecco il contenuto del filmato, che sembra lasciare poco spazio all’immaginazione:
Mara, Mara! Tu lo sai cosa voglio io da te, Mara! E adesso a casa diranno “Ma che cosa sarà mai?”. Mara lo sa, e se vuole lo dice lei. Io dico, ciao Mara, ci vediamo a Sanremo!
Ça va sans dire, la conduttrice veneta ha voluto fare orecchie da mercante, fingendo di non sapere a cosa Amadeus alludesse. Mara Venier, che condurrà anche quest’anno la consueta puntata di Domenica In al termine della settimana del Festival di Sanremo, in diretta dalla cittadina ligure, potrebbe essere una delle dieci donne scelte dal direttore artistico per la conduzione dell’evento. I dettagli sull’invito di Amadeus saranno resi pubblici domani, lunedì 13 gennaio, durante la prima puntata del nuovo programma radiofonico di Mara Venier, in onda su Rai Radio 2:
Non so cosa sarà, va bene così. Ma sì che lo so, ma non ve lo dico. Domani Amadeus sarà in diretta nella prima puntata di Chiamate Mara 3131, e sarà lui a svelarlo. È più carino!
Con la partecipazione alla settantesima edizione del Festival di Sanremo, Mara tornerebbe nel circuito del Festival a distanza di ventisei anni dall’esperienza del Dopofestival, condotto nel 1994 con Renato Zero, Sandro Ciotti e Roberto D’Agostino.