Vent’anni che siamo italiani, la conferenza stampa con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada
Vent’anni che siamo italiani con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada. Conferenza stampa.
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Claudio Fasulo: “Vent’anni che siamo italiani è un varietà puro. Da una costatazione, quella sui loro vent’anni che sono italiani, abbiamo costruito un mondo molto affascinante, divertente, emozionante, che prende spunto dalle vite dei nostri due artisti. La cosa insolita, palese ma non banale, è che abbiamo un’attrice importante e un cantante importante che si trovano in un territorio che conoscono ma che non hanno mai frequentato da protagonisti. Condivideranno il divertimento e l’intensità, andando a sperimentare e a divertirsi con performance ciascuno nel mondo dell’altro. Vanessa canterà: bene, speriamo. Gigi reciterà: bene, speriamo. L’imprevedibilità sarà alla base di questo show e sempre l’imprevedibilità ci permetterà di realizzare un intrattenimento che solo noi in Rai riusciamo a realizzare, perché alto e largo allo tempo stesso. Siamo in grado di raggiungere grandi quote di pubblico con contenuti all’altezza. L’intrattenimento di Vent’anni che siamo italiani è dichiaratamente leggero, ma che vi sorprenderà con i suoi contenuti”.
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Il regista è Fabrizio Guttuso, un regista interno Rai.
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Mannoia, Amadeus, Panariello, Mika, Nannini, Amendola, Giallini, Chiatti, Gualazzi, Cammariere, Tozzi e Raf, Luché ospiti della prima puntata.
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Teresa De Santis in collegamento: “Gigi e Vanessa sono divertenti, hanno una grande verve e un grande spiritio. Questo programma è a me molto vicino. Ci ho lavorato per la costruzione della mia prima vera stagione televisiva. Abbiamo volutamente rimescolato le carte. Abbiamo dei napoletani, di origini napoletana, che vanno al Nord, a Milano. Un milanese doc come Ruggeri, invece, è andato a Napoli (…) Vedere realizzato questo programma è come vedere un figlio, è una creatura che sento molto mia. Questi due artisti sono completi, sanno fare tante cose e sono versatili. L’alchimia tra loro è straordinaria. Sarà un grandissimo risultato. Gigi è un grande artista, con una storia professionale importantissima. Vanessa è uno dei volti femminili più amati. Sono sicura, facendo gli scongiuri del caso, che ci daranno grandi soddisfazioni”.
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“A dispetto da quello che ho letto, ci tenevo a sottolineare che Rai 1 è in un momento storico importante, soprattutto nel mese di novembre. Dal 1995 a oggi abbiamo realizzato il record storico di vittorie sul competitor, 62 su 71, il che non mi sembra poco. Sempre rispetto al 1995, abbiamo avuto le migliori performance in assoluto. Rispetto allo scorso anno abbiamo realizzato un distacco di oltre 4 punti rtispetto al competitor, un’altra vittoria storica. Rispetto agli ultimi tre anni, nel 24, abbiamo vinto anche in questo spazio: siamo passati, rispetto al 2018, a un +0,79%. Stiamo migliorando tutte le performance del gruppo Rai, Rai1 è la rete che cresce di più. Con questo show credo che conferemo questo risultato. Ci aspettiamo di avere tutte le soddisfazioni su cui contiamo”.
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“La direzione è far sì che gli artisti esprimano a tutto tondo il loro potenziale, e uscire dagli schemi. Rispetto al programma del sabato sera, c’era una scelta particolare: non avere un conduttore tradizionale. Anche in questo caso, la scelta va in questa direzione: cercare di innovare in quella direzione. Non sono conduttori in senso tradizionale, ma artisti con una straordinaria professionalità”.
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Vanessa Incontrada: “La direttrice ha detto una cosa molto vera e importante: questa volta di avere artisti a pieno, questa cosa mi ha riempito il cuore. Guardo molto cosa succede in America e lì gli artisti si esprimono a tutto tondo, sanno cantare, ballare e recitare. Questa cosa, faticosamente, sta arrivando anche in Italia. Altrimenti rimani catalogato: se sei attore, rimani attore. Ma io, personalmente, ho davvero tanta voglia di esprimermi in tante maniere. Cantare non è il mio mestiere, ma mi diverte farlo. Gigi, che è un grande professionista, mi ha fatto scoprire alcune cose che non sapevo. Ho scoperto in lui un grande comico: i tempi compici ce l’ha, sono rimasta colpita perché in uno sketch improvvisato potevamo andare dieci ore, c’era un continuo botta e risposta. Sono molto felice del cuore che si è creato. In questo show c’è veramente la squadra: non c’è mai un litigio, c’è un gruppo affiatato con la voglia di dare un risultato. Se riuscirò a far ballare Gigi? Due passi li farà nella prima puntata. Il bello di Gigi è che ironico e autoironico, ci prova senza paura e questo è un dono. Ci stiamo lavorando…”.
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Gigi D’Alessio: “Anche io ringrazio il direttore di Rai1 per questo incarico. Sentiamo il peso di questa responsabilità. Il nostro rapporto è straordinario. Conoscevo Vanessa tramite le fiction, ci siamo incontrati qualche volta i Wind Music Awards, però ho sempre visto la semplicità di questa donna meravigliosa. Credo che la gente a casa abbia bisogno di normalità. Non siamo qui a parlare degli scavi di Pompei, vogliamo fare spettacolo con amici che vengono a divertirsi con noi”.
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Gigi: “Avremo un’orchestra di più di 30 elementi, diretta da Adriano Pennino, che mi segue da più di vent’anni. Noi speriamo di non deludere. Stiamo portando la nostra semplicità. Una cosa che ho scoperto di avere in comune con Vanessa è che non abbiamo due facce, non abbiamo bisogno di maschere. Come siamo a casa, siamo qui. Chi ha bisogno di recitare, è perché non ha una propria personalità. Lei mi vuole insegnare a tutti i costi a ballare, ci vorrà tempo. Mo’ vediamo che succede… Ma per me ballare significa fare tre passi avanti e tre indietro, non vi aspettate le capriole”.
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Gigi: “Spero che vi possiate divertire anche a casa. Vanessa, credetemi, è una bella amica. Quella con cui puoi passare il panino con la mortadella seduto a terra. Sembra amica mia da vent’anni”. Vanessa: “Sono quelle cose che nascono o non nascono”. Gigi: “Sappiamo come funziona il mondo dello spettacolo, dove tutti vogliono fare le primedonne. Qui non succede. Siamo così generosi l’uno con l’altro, che non c’è nessuna gara. C’è solo la voglia di divertirsi”.
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Parte un allarme. Gigi: “Sono quelli di Canale 5, fanno sempre questi scherzi”.
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Gigi: “C’è tanta qualità e riflessione in questo spettacolo. Qualsiasi cosa è curata nei minimi particolari. Noi siamo alla 28esima rivisitazione della scaletta. E’ un continuo lavorare. Sicuramente, quando andremo in onda, ci saranno cose che vorremmo modificare. Questo significa avere grande amore per il lavoro che si fa. Qui rispondono tutti, che siano le tre di pomeriggio o mezzanotte”.
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Gigi: “Direttore, voi avete fatto Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord”.
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Fasulo: “Saremo in diretta su Rai Italia. Vent’anni che siamo italiani porta a ragionamenti che riguardano i nostri amici all’estero. L’attività multipiattaforma sarà ai massimi livelli. Trattandosi di uno show ma con contenuti di un certo tipo, il nostro desiderio è ricevere spunti, storie, immagini. Vorremmo che questo show diventasse un recupero di affetti, emozioni, divertimenti e risate”. Gigi: “Non ci dimentichiamo che nel resto del mondo ci sono altri 60 milioni di italiani. Grazie a Rai Italia andremo in onda in tutto il mondo. Esportare l’italianità è una cosa molto bella e importante”.
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Gigi: “Lei vent’anni fa è arrivata dalla Spagna e ha messo piede in Italia, e ci è rimasta. Io vent’anni fa sono diventato italiano. Noi nasciamo prima napoletani e poi diventiamo italiani. Vent’anni fa ho avuto la fortuna di salire sul palco più importante della musica italiana, Sanremo, con Dirgli Mai. Da quel momento sono diventato italiano a tutti gli effetti, isole comprese. Ecco perché questo titolo”.
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Vanessa: “Nella vita niente succede a casa. Incontrada tutti pensano che sia un cognome spagnolo, invece è un cognome napoletano perché mio nonno era napoletano. Il cognome D’Alessio, invece, è spagnolo. La vita, forse, ci doveva far incontrare. C’è un motivo se siamo qui insieme”. D’Alessio: “Sono cose che succedono, perché la vita è bella e ti offre mille opportunità. Noi ci auguriamo di afre arrivare nelle case degli italiani la nostra semplicità e il nostro volerci bene”.
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Gigi: “Ci sarà un numero mai visto prima, forse, con quattro pianoforti insieme. Ci sarà un momento molto emozionante con Vanessa e Fiorella Mannoia”. Vanessa: “Tutti gli artisti che sono venuti, oltre a essersi messi a disposizione, l’ultima frase che ci hanno detto prima di andare via è stata: ‘Mi sono sentito a casa mia’. Sentirselo dire, è la cosa più bella”.
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L’Italia in cosa vi ha soddisfatto e in cosa vi ha deluso? Gigi: “Noi abbiamo avuto tutto. Siamo fortunati, non tutti hanno questa possibilità di avere tre prime serate su Rai 1. Ci sono tante persone più bravi di noi come cantanti, intrattenitori o musicisti, e che magari non conosce nessuno e stanno facendo il pianobar. Questa vita a noi ci ha dato tanto”.
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Il Paese è cambiato in meglio o in peggio? Vanessa: “L’Italia è sempre stato un paese difficile sotto tanti aspetti. Non mi permetto di valutare questa cosa, sicuramente è un Paese con tante complessità. Lo è sempre stato. Ogni momento è difficile, non è cambiato oggi o l’altro ieri. Andando avanti con il tempo, le problematiche diventano sempre di più. Ma credo che il mondo sia in una grande difficoltà. Se non cambia, siamo nei guai un po’ tutti, non solo l’Italia”.
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Fasulo: “Scatteremo delle instantanee sugli umori dell’Italia e ne approfitteremo per farci spettacolo. Non racconteremo le storie di Gigi e di Vanessa, ma cercheremo di essere imprevedibili per fare varietà. Noi facciamo intrattenimento leggero sullo sfondo dell’Italia degli ultimi vent’anni”.
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Vanessa a Sanremo? Vanessa: “Ho tanti impegni in futuro. Io continuo con i miei impegni. So cosa vuol dire Sanremo per gli italiani, perché no? Io continuo con il mio lavoro. Sanremo sappiamo tutti il valore che ha, conosco la bellezza di Sanremo”.
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Il futuro di Teresa De Santis: “Non posso rispondere di quello che decide il cda, è quello che sta sopra di me. Io posso parlare dei miei risultati, dei risultati della rete che ho diretto in questi mesi. Il compito che ho avuto, mi si permetta di dirlo, non è stato facilissimo a causa di alcune defaillance sul prodotto e a causa delle condizioni di mercato che la Rai nons empre può permettersi di affrontare, come la perdita della Champions. Non posso entrare nelle decisioni del consiglio di amministrazione. Io mi sento benissimo per i risultati che so di essere riuscita a portare. Per me è una grande soddisfazione,a nche perché in questa rete ho passato tanti anni. C’è il cuore. Oggi con Vent’anni che siamo italiani e Con una storia da cantare è partito il mio primo vero palinsesto, con i programmi che ho pensato io isneime ai collaboratori più stretti. Mi sento molto bene, perché questi due programmi sono una riflessione di carattere antropologico-culturare. Si parla di cultura, senza distinzione tra alto e basso, ed è quello in cui io credo. Questo resta il centro del mio pensiero. Le decisioni delle aziende seguono logiche di tutte l’anzienda e non certo le mie, di più non posso dire”.
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Gigi: “Il neomelodico è una parola un po’ razzista. Se nasci a Roma sei un cantautore romano, se nasci a Milano sei un cantautore milanese, se nasci a Napoli sei un neomelodico. Non ho mai capito se è un complimento o no. La parola è bella perché signfiica nuova melodia. Se vogliono etichettarci come una razza, io mi sento un cantautore con la fortuna di essere nato a Napoli”.
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Il programma è registrato? Fasulo: “Diciamo che è in onda domani sera, non credo che cambi nulla. Credo sia una classificazione superflua. E’ interpretato con la passione e l’entusiasmo di un live. Con un cast così, ci facciamo due serate di Sanremo. Tutti intervengono perché chiamati a svolgere un ruolo, non c’è una partecipazione fine a se stessa”.
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Fasulo: “Il gruppo di autori ha qualche presenza in comune con Sanremo, perché vogliamo lavorare con quelli bravi, che non sono tantissimi. C’è una squadra autoriale che viene costruita come una squadra di calcio, ognuno ha un suo ruolo. In questa squadra abbiamo due o tre professionisti particolarmente bravi a coprire quel ruolo di scrittura. Non facciamo scippi, ci mancherebbe altro, traiamo punti, ma nell’epoca dello smartphone ditemi voi come potrebbe essere altrimenti”.
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Teresa De Santis: “Non si tratta di uno show convenzionale, anche nella struttura. Non ci sarà un ‘Ecco a voi’. Fare queste scelte non è facile con un’azienda con una lunga tradizione, che può rischiare solo fino a un certo punto. Questa lungimiranza mi è stata concessa da Fabrizio Salini, che voglio ringraziare”.
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La conferenza stampa è terminata.