L’Aria che tira, Myrta Merlino canta e balla con Giorgia Meloni (Video)
A L’Aria che tira Myrta Merlino canta e balla con la Meloni sulle note di ‘Io sono Giorgia’. L’ennesima prova della complicità mostrata dal giornalismo verso il mondo della politica. Per la conduttrice un ulteriore passo verso la ‘dursizzazione’
Volendo essere ironici, ma nemmeno troppo, potremmo definirlo un ulteriore passo verso la completa dursizzazione di Myrta Merlino. La conduttrice de L’Aria che tira accoglie Giorgia Meloni in studio come fosse una rock star e arriva persino ad improvvisare un duetto con la leader di Fratelli d’Italia (il video qui sotto oppure cliccando qui).
La giornalista chiede alla deputata di intonare i primi versi del tormentone ‘Io sono Giorgia’, il remix realizzato prendendo spunto (e materiale) dal discorso della Meloni in piazza San Giovanni.
Ne nasce un mini-balletto con tanto di mani al cielo. “Ne valeva la pena – spiega la Merlino – perché è una cosa seria quella che è successa. La canzone ha dilagato nel mondo dei giovani, è diventata un tormentone pazzesco”.
Il siparietto, oltre ad arrivare ormai fuori tempo massimo, ripropone la questione relativa ad una hit nata originariamente per prendere di mira la Meloni, ma trasformatasi in breve tempo in un boomerang con tanto di incremento di popolarità dell’ex ministro, soprattutto tra i giovanissimi.
L’episodio, perfetto per una futura ‘blobbizzazione’, riapre inoltre il dibattito sulla tendenza a fondere il prodotto prettamente informativo con l’infotainment. Senza dimenticare le polemiche che spesso genera la complicità mostrata da alcuni giornalisti nei confronti dei politici.
Qualche settimana fa era stato un altro conduttore di La7, Massimo Giletti, a subire feroci critiche per un saluto mandato alla figlia di Matteo Salvini nel corso di un’intervista a Non è l’Arena. “La saluta anche lo zio Giletti visto che la domenica siamo alla famiglia allargata” aveva ironizzato il padrone di casa, che poi provò a difendersi dalle accuse di faziosità: “Ho detto zio Giletti? Era una battuta, l’importante è che ho fatto le domande che dovevo“.