Amici 19, commissione speciale per il destino di Skioffi: dentro o fuori?
L’artista sotto la lente di esperti di musica, artisti ed opinionisti, chiamati a fornire un giudizio sul suo destino all’interno della trasmissione
La diciannovesima edizione di Amici di Maria De Filippi si è aperta con una polemica da manuale. Tra i candidati all’ultimo banco della classe di canto della scuola di Canale 5, c’è Skioffi, un rapper che in passato ha fatto discutere per il contenuto sessista dei suoi brani, che spesso ritraggono donne più come oggetti sessuali, che come individui. Nonostante il progetto artistico con cui Skioffi si è presentato ai provini del talent segni un netto cambio di marcia della sua produzione, sia a livello stilistico che contenutistico, tuttavia le accuse e le petizioni contro l’ingresso dell’artista nel programma si sono moltiplicate sul web e la produzione della trasmissione non ha potuto ignorare l’eco dello contro.
È stata così allestita una commissione speciale composta da artisti, esperti di musica, opinionisti e giornalisti (anche il nostro Massimo Galanto), chiamata a deliberare sulla permanenza nella scuola di Amici di Skioffi, ancora in qualità di uditore e non di effettivo studente. Pareri contrastanti, tra chi ritiene che l’artista meriti di continuare la corsa al banco, come opportunità per riscattarsi da quelle barre che non ricanterebbe più, e chi invece ne chiede l’esclusione del programma. Tra i giurati della commissione, inoltre, anche Giulia Mengolini, autrice per LetteraDonna, tra le prime a sollevare critiche sui testi di Skioffi, ben prima della sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi. Contro di lei, un’orda di offese misogine scatenate dallo stesso artista, che su Instagram avrebbe allora chiamato alle armi i suoi seguaci.
Dopo aver ascoltato anche i giudizi degli altri membri della commissione, tra cui quello di Noemi e Barbara Palombelli, la classe si è schierata quasi unanime a favore di Skioffi, che avrebbe ormai tolto la maschera dell’uomo violento per parlare finalmente di sé nei suoi brani, con una ritrovata sensibilità e fragilità. “Non è lui ad essere misogino, lo sono le cose che cantava, specchio della società in cui viviamo“, sostengono i suoi colleghi, che sottolineano il fatto che Skioffi interpretasse solo un ruolo in quei brani, nei videoclip incriminati. Viene da chiedersi se facesse parte della commedia anche l’attacco sui social alle critiche. Qualunque sia la risposta, Skioffi ora pare dirsi pronto a lasciare il passato alle spalle e ad intraprendere una carriera diversa, all’insegna del rispetto. Sarà stato sufficiente questo per convincere i giurati a non espellerlo? La risposta, nello speciale pomeridiano di sabato…