Antonello Falqui è morto, addio al maestro della regia tv
L’addio al grande maestro della televisione italiana
Oggi è mancato Antonello Falqui. E’ apparso poco fa sul profilo facebook del regista televisivo questo testo :
“Sono partito per un Lungo Lungo Lungo Viaggio……potete venire a salutarmi LUNEDI 18 NOVEMBRE alle ore 11 alla CHIESA S.EUGENIO a V.le Belle Arti Roma.
Mi raccomando, niente fiori….al loro posto,se volete, potete aiutare l’associazione QuintoMondo Animalisti Volontari Onlus.
P.S. Perdonate Jimmy, Matteo e Luca se non vi hanno avvisato prima”
Falqui è stato uno dei pionieri della televisione in Italia. Grande regista del piccolo schermo, aveva una visione artistica del suo lavoro, quasi cinematografica. Ha diretto alcuni dei varietà televisivi più celebri della Rai: Studio Uno, Biblioteca di Studio Uno, Canzonissima, Teatro 10, Milleluci, fino al più recente Al Paradise, con cui vinse la prestigiosa Rosa d’oro di Montreux.
Falqui è stato il più grande regista del varietà televisivo della nostra tv. I varietà da lui diretti erano fatti con una preparazione meticolosa, che li rendevano dei piccoli gioielli, ancora oggi replicabili, questo perchè fatti con una professionalità davvero infinita. La tecnica di regia cinematografica dei suoi spettacoli, era il punto di partenza di un lavoro che andava ben oltre la semplice confezione di un varietà televisivo.
Nel tempo la sua meticolosità, la sua pignoleria, che avevano bisogno di tempi molto dilatati nella confezione dei suoi programmi, erano diventati in qualche modo d’intralcio con la tv “cotta e mangiata” arrivata con gli anni ottanta, in coincidenza con l’avvento della televisione commerciale. Tutta questa situazione lo aveva in qualche modo emarginato.
Restano però i suoi spettacoli, Milleluci, su tutti, di cui avevamo parlato con lui in una intervista che ci diede l’onore di rilasciarci alcuni anni fa :
Con Antonello Falqui se ne va un maestro indiscusso ed indiscutibile di una televisione che non c’è più più, che non c’è più per forza. Restano i suoi lavori e resta la voglia di non dimenticarlo.