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Dritto e rovescio, nella prossima puntata la pace tra Vauro e il ‘fascista’ Brasile (Anteprima Blogo)

Dritto e rovescio trasmetterà giovedì sera le immagini della pace tra Vauro e Massimiliano Minnocci. I due avevano sfiorato la rissa durante l’ultima puntata

pubblicato 11 Novembre 2019 aggiornato 20 Novembre 2020 15:36

E riconciliazione sia. Vauro Senesi e Massimiliano Minnocci sigleranno la pace nel prossimo appuntamento di Dritto e rovescio. La trasmissione condotta da Paolo Del Debbio mostrerà le immagini del chiarimento tra il vignettista e l’esponente di estrema destra che erano quasi venuti alle mani nella diretta di giovedì scorso.

Il ‘Brasile’ – etichettato come ‘fascista’ suoi social dalla stessa trasmissione – era intervenuto nell’ambito del dibattito sui recenti episodi di intolleranza ai danni di Mario Balotelli e Liliana Segre.

Pronti via, c’era subito stato un battibecco con Francesca Fagnani, che Vauro aveva deciso di difendere platealmente arrivando ad affrontare Minnocci viso a viso, definito “fascio di merda”.

La rissa è stata evitata per un pelo, grazie anche all’intervento di Del Debbio che però è rimasto equidistante: “O vi riprendete, o vi butto fuori tutti e due”.

L’episodio ha immediatamente invaso la politica con l’appello di Debora Serracchiani, condiviso dal segretario Pd Nicola Zingaretti, a non prendere più parte al talk di Rete4:

“Noi non accettiamo questi toni e queste minacce nei confronti degli ospiti. Per questo ho proposto di disertare queste trasmissioni che incitano all’odio e alla violenza. E’ ora di finirla”.

Nei giorni successivi, tuttavia, è stato Vauro a tendere la mano a Minnocci attraverso la pubblicazione di una lettera aperta:

“Ti scrivo perché ci siamo trovati muso a muso con rabbia e con furore. Svastiche, effigi di Mussolini… tutto quello che ti sei tatuato sul corpo rappresenta per me (e non solo per me) orrore, schifo, disprezzo. Con tanta rabbia, certo, ma ti ho guardato negli occhi e oltre l’odio ho visto solitudine, rancore, disperazione e fragilità, sì proprio fragilità. Ho pensato a chi non sfoggia orridi tatuaggi ma si presenta in giacca e cravatta. Ho pensato a quanto sia comodo per loro che ci siano persone come te, per nasconderci dietro il loro cinismo, per scaricarle quando è opportuno e gridare al “pazzo fanatico” e coprire così le loro responsabilità. Sei un “nemico” ma un nemico facile “grosso, brutto e cattivo”. Sei lo spauracchio dei mostri veri, quelli che ti usano. Allora ti dico vediamoci. Potrai spaccarmi la faccia, la tua stazza te lo permette. O potremo parlare cenando assieme, così poi puzzeremo di vino tutti e due. Questa lettera è pubblica come lo è stato il nostro scontro. Ma il nostro incontro, se vorrai, sarà privato, senza telecamere né conduttori, io e te. Non è una sfida, è un invito”.

Venuto a conoscenza del messaggio a La Zanzara, il ‘Brasile’ si è detto disponibile ad un confronto che dovrebbe tenersi tra martedì e mercoledì.

Il giusto epilogo di una pessima pagina televisiva e, al contempo, un ottimo lancio di puntata.