Massimo Donelli, direttore di Canale 5, commenta lo straordinario successo di C’è Posta per Te
Ieri sera si è conclusa con ascolti record la decima puntata la stagione autunnale di C’è Posta per Te, il people show ideato e condotto da Maria De Filippi che anche quest’anno si è confermato leader incontrastato del sabato sera addirittura superando le partite della Nazionale di Calcio.Il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, ha
Ieri sera si è conclusa con ascolti record la decima puntata la stagione autunnale di C’è Posta per Te, il people show ideato e condotto da Maria De Filippi che anche quest’anno si è confermato leader incontrastato del sabato sera addirittura superando le partite della Nazionale di Calcio.
Il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, ha voluto esprimere i propri ringraziamenti alla conduttrice, che continuerà a lavorare ancora sulla rete con Amici (di cui partirà la fase finale a gennaio) e con Uomini e Donne (da sempre al top negli ascolti del pomeriggio).
Così Donelli:
“Ieri sera si è chiusa la tredicesima edizione di ‘C’è posta per te’. E’ l’occasione buona per ringraziare Maria De Filippi, una volta di più regina del sabato; ma, soprattutto, l’occasione è buona per dare un senso e, soprattutto, una dimensione numerica al gran lavoro che spiega il successo della trasmissione”.
In questa occasione, il direttore di Canale 5 non ha scritto il ‘solito’ comunicato di elogio ma ha voluto porre l’attenzione sul successo del programma di Maria immutato nel tempo.
“Dal 2000 a oggi ‘C’è posta per te’ ha avuto una share media del 30% ed è stata seguita mediamente da oltre 6 milioni di telespettatori. Ancora più impressionante è il dato medio di copertura (ovvero il numero di persone che hanno visto “C’è posta per te” almeno per un minuto nella loro vita): superano largamente i 18 milioni.
Dal 2001 a oggi (prima aveva contro film o fiction), Maria De Filippi è stata sfidata al sabato da Fiorello, Lucio Dalla e Sabrina Ferilli, Giorgio Panariello, Gianni Morandi, Milly Carlucci, Antonella Clerici, Pupo e Max Giusti. Nove conduttori diversi, ma sempre lo stesso risultato: la vittoria di “C’è posta per te”.
E ancora: nonostante la nascita e la crescita del calcio in pay-tv, con gli attesissimi anticipi del sabato, e nonostante la contemporaneità, a più riprese, con le partite della Nazionale, una percentuale rilevante di uomini, pari al 23.5%, è rimasta fedele al programma”.
Un accenno anche al target del programma di Maria:
“Può sembrare ovvio, poi, che il cuore del pubblico di Maria sia femminile. Ma ovvio non è. La forza di “C’è posta per te” sono le donne della fascia 15-54 anni, che, solitamente, da un punto di vista strettamente televisivo, risultano altamente infedeli (hanno cioè una grande mobilità da un titolo all’altro). Nel caso di Maria sono, invece, fedelissime”.
Donelli spiega perchè questa volta ha rilasciato una dichiarazione più tecnica:
“Tutti questi dati (e sono solo una minima parte di quelli sciorinabili) sottolineano la forza di “C’è posta per te”. E ho tenuto a renderli pubblici perché spesso si regalano titoli rilevanti a programmi che durano l’espace d’un matin (e spesso hanno migliore stampa che audience…) mentre si tende a trascurare chi costruisce un successo ed è capace, innovando, di portarlo avanti nel tempo”.
E conclude con una domanda assolutamente condivisibile visto i risultati del programma:
“Un’ultima annotazione. Si accusa spesso la tv generalista di fare sempre gli stessi programmi. Ma qualcuno sa spiegarmi perché Canale 5 dovrebbe rinunciare a un gioiello come ‘C’è posta per te’?”
Non possiamo che concordare con quanto scritto da Donelli. C’è Posta per Te resta uno dei programmi più amati del piccolo schermo. E ogni anno in parte si rinnova. Partito con le “lacrime”, oggi intervalla momenti toccanti ad occasioni di puro divertimento grazie alla partecipazione di ospiti d’eccezione (in questa edizione star del calibro di Julia Roberts e Antonio Banderas, Sabrina Ferilli, Gabriel Garko, Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio, Michael Bublè, Tiziano Ferro e tanti altri). E anche le storie sono cambiate, sono più scenografiche con la partecipazione di bambini e di elementi che arricchiscono il piccolo ma caldo studio 2 di Cinecittà. Non ultimo, il siparietto finale, con la nota cagnetta Eter, integrato dalla presenza del cane Giasone entrambi addestrati dal bravo Massimo Perla, genera divertenti e inusuali gag tra Maria e Eter che fanno registrare picchi record e risultano amatissimi ai giovanissimi.
Maria De Filippi chiude quindi C’è Posta con una media trionfale del 30% di share. E da’ ovviamente appuntamento al prossimo autunno con nuove storie e nuovi momenti di spettacolo. Con questi numeri ci sentiamo in qualche modo di riprendere la domanda di Donelli. Perchè mai, con i tempi che corrono, Canale 5 dovrebbe rinunciare ad un programma che raggiunge medie degne di una partita di calcio?