Enrico Piaggio – Un sogno italiano, la conferenza stampa: tutte le dichiarazioni
La conferenza stampa di Enrico Piaggio – Un sogno italiano.
-
12:45
Inizio conferenza. Eleonora Andreatta: “Questa storia si inserisce all’interno di un’ideale collana di racconti riguardanti gli imprenditori visionari come Olivetti o Luisa Spagnoli. Piaggio è sicuramente un personaggio estremamente simbolico del passaggio dell’Italia dalla guerra alla rinascita. Questo racconto è un racconto che utilizza diversi generi, usa un cornice che è il racconto di un grande film che nasce, Vacanze Romane, di cui la Vespa diventerà il simbolo della Dolce Vita nel mondo. All’interno di questa cornice, c’è l’uomo visionario come Piaggio che ha l’obiettivo di creare nuova ricchezza. E’ un bellissimo racconto con un grande cast”.
-
12:50
Massimiliano La Pegna, Moviheart: “Per me è stata una grande emozione conoscere la famiglia Piaggio. Chi ti dà fiducia senza nemmeno conoscerti, è una grande emozione. Questo vale anche per la famiglia D’Ascanio. Sono orgoglioso di questo film. In Italia, in questo momento, bisogna prendere ispirazione da questi personaggi. Tutto il cast e tutta la troupe hanno fatto un lavoro pazzesco in 24 giorni”.
-
12:55
Umberto Marino: “Sono nato nel 1952. I miei genitori erano 2 ragazzi. Quegli anni mi sono sempre sembrati un momento aurorale. Mi ricordo un grande movimento dove Piaggio è stato un “surfer” che ha cavalcato questa grande onda. Ho deciso di non rendere questo personaggio un “santino” ma ho voluto raccontare un uomo anche con le sue debolezze. Voglio ringraziare la produzione, la Rai e, principalmente, il mio cast. Se si hanno degli attori che parlano la mia stessa lingua, quella del teatro, è tutto più facile. Non abbiamo perso un solo minuto per colpa degli attori. Stamattina eravamo tutti contenti di rivederci”.
-
12:58
Alessio Boni: “La cosa particolare di questo progetto è stata l’adesione che c’è stata sul set. La Vespa è una cosa che ha accomunato tutti noi, dagli attori ai macchinisti. Tutti mi chiedevano di parlare di questa storia, com’è nata la Vespa… C’è stata questo tipo di serenità sul set. A volte, non tutte le troupe hanno questo tipo di interesse. Mi sono sentito accolto benissimo. Questo personaggio, lo adoro, io sono un “vespista”. Umberto Marino, avevo già fatto un lavoro con lui… Mi è sembrato di tornare in famiglia. Anche noi, come Piaggio, potremmo avere delle idee che potrebbero cambiare le sorti della nostra Italia”.
-
13:00
Violante Placido: “Per il mio personaggio, Livia, il problema è la moglie di Enrico Piaggio! Quando subentra la moglie, Livia si vede togliere qualcosa… E’ una donna che proviene da una famiglia agiata che nasconde il fatto di essere quasi sul lastrico. Ciò che mi ha colpito di questo personaggio è il fatto di essere una donna emancipata per l’epoca, una donna che sa muoversi in un mondo di uomini”.
-
13:02
Enrica Pintore: “Questo personaggio è in linea con le donne di quell’epoca. E’ riservata e modesta. Ho trovato pochi cenni storici quando mi sono informata su di lei. Io non avevo mai guidato un motorino in vita mia. Arrivai sul set, molto serena, pensavo ci fosse una controfigura. Però, poi, ebbi la mia prima esperienza di guida su una Vespa grazie ad Alessio Boni! In pochi ciak, me la sono cavata e non ho fatto nemmeno un graffio alla Vespa! E’ stata una bella esperienza. Se guido ancora? No, ho un contratto in essere e non vorrei recare danni alla mia persona!”.
-
13:04
Francesco Pannofino: “Il mio personaggio non è esistito nella realtà ma riassume quelli che sono stati i nemici di Piaggio. E’ un infame! Qualcuno lo doveva fare e hanno chiamato me! Il bello è questo: interpretare personaggi diversi da me. Vorrei complimentarmi con chi ha scritto il film, è stato bello dire quelle battute, e ringrazio il capitano Marino che ha chiamato tutti attori bravissimi. Abbiamo raccontato una storia bella. Di solito, le storie “brutte” hanno più presa emotiva. E invece, è bello raccontare storie belle ed eccellenze dell’Italia come questa”.
-
13:06
Roberto Ciufoli: “La cosa più difficile per me è stata quella di replicare lo sguardo intelligente di Corradino D’Ascanio! Speriamo di esserci riusciti! E’ stato motivo di orgoglio far parte di questo progetto. E’ stato interessante proporre un personaggio realmente esistito, un genio. Lui nasce come ingegnere aeronautico e, nel momento di conversione dell’azienda, ha avuto il compito di ideare un veicolo per gli italiani. Lui odiava le moto e ha ideato un veicolo che avesse tutte le caratteristiche che, fino ad allora, erano sempre mancate ad una moto, come una seduta comoda, ad esempio, una seduta comoda anche per le donne, che era una cosa importante all’epoca… “.
-
13:10
Alessio Boni: “Il marchio Piaggio è ancora tutto italiano. Dovremmo essere molto più orgogliosi del nostro artigianato e difenderlo con i denti. Davanti al denaro, però, purtroppo, tutti si inchinano… Basterebbe fare come Gaber, accontentarsi e difendere la nostra italianità”.
-
13:15
Alessio Boni: “Abbiamo un po’ di nostalgia nei confronti di questi italiani… 30 anni fa, uno che falliva, si suicidava… Oggi, uno che fallisce, se ne va in giro tranquillamente senza ritegno… Dovremmo pensare più al “noi” e meno all'”io”. L’uomo è un animale sociale, ha bisogno dell’altro. Insieme, si creano energie potenti. Ora, si nascondono tutti dietro ad un computer. Cosa sarei io senza Ciufoli, Pannofino, la Pintore, gli sceneggiatori, il regista? Non sarei niente, questo progetto non esisterebbe… Sembra una battuta ma non lo è. Le persone che fanno tutto solamente per denaro, mi annoiano. Essere economicamente più forte dell’altro è una lotta inutile”.
-
13:18
Massimiliano La Pegna: “La Piaggio ha ceduto i diritti di tutti i marchi. Non abbiamo usato Vespe del museo della Piaggio. E abbiamo fatto anche un lavoro con gli effetti digitali”.
-
13:20
Moisé Curia: “Sono felice di aver fatto parte di questo progetto. Mi hanno messo tutti a mio agio sul set, in primis, Alessio Boni. Peter è un personaggio a cui sono legato in maniera particolare. Non ho vissuto quegli anni, la Vespa non l’ho mai avuta ma mio padre sì e mi ha raccontato tutto di quegli anni. Sarebbe bello tornare a quei tempi, non dipendere soltanto da un’immagine. Oggi c’è sempre questa continua ricerca di essere qualcuno”.
-
13:25
Il personaggio di Suso omaggia la sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico.
-
13:26
Fine conferenza.
Oggi, giovedì 7 novembre 2019, a partire dalle ore 12:30, si terrà la conferenza stampa di presentazione di Enrico Piaggio – Un sogno italiano, film tv di Rai 1, diretta da Umberto Marino, con Alessio Boni, Violante Placido e Francesco Pannofino.
Enrico Piaggio – Un sogno italiano: il film tv
Martedì 12 novembre 2019, in prima serata su Rai 1, a partire dalle ore 21:25, andrà in onda il film tv Enrico Piaggio – Un sogno italiano, con la regia di Umberto Marino e con Alessio Boni protagonista, nei panni dell’imprenditore che inventò la Vespa.
Enrico Piaggio – Un sogno italiano, stando al comunicato ufficiale, sarà “la storia di un imprenditore di successo e di un’idea capace di rilanciare la vita economica e civile del Paese che, dopo la tragedia della guerra, vuole rialzare la testa e farsi riconoscere per le sue qualità”.
Ambientato nel dopoguerra, la crisi economica che colpì l’Italia non risparmiò anche la fabbrica di Rinaldo Piaggio, padre di Enrico. Per evitare il tracollo definitivo, Enrico Piaggio, insieme a Corradino D’Ascanio, ingegnere aeronautico interpretato da Roberto Ciufoli, inventò la Vespa, il primo scooter che, grazie al proprio design affascinante, conquistò i consumatori e anche registi celebri come William Wyler che volle una Vespa per il suo film Vacanze Romane.
Enrico Piaggio – Un sogno italiano è una co-produzione Rai Fiction/Moviheart. La sceneggiatura è firmata da Francesco Massaro, Roberto Jannone e Franco Bernini.
Enrico Piaggio – Un sogno italiano: la conferenza stampa
TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione del film tv Enrico Piaggio – Un sogno italiano, a partire dalle ore 12:30.
Durante la conferenza stampa, interverrà il cast della serie tv, Alessio Boni, Violante Placido, Francesco Pannofino, Enrica Pintore, Beatrice Grannò, Moisé Curia e Roberto Ciufoli, e il regista Umberto Marino.