Home TV8 Piacere Maisano, l’ex iena Marco Maisano su TV8: “Parlerò di temi elevati, ma in chiave pop”

Piacere Maisano, l’ex iena Marco Maisano su TV8: “Parlerò di temi elevati, ma in chiave pop”

Marco Maisano approda sull’8 con un programma tutto suo. Piacere Maisano affronterà, in sei puntate, temi di attualità e nuove tendenze, ma in chiave pop.

pubblicato 5 Novembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 11:50

Saranno sei gli appuntamenti che vedranno, a partire da domani sera in seconda serata su TV8, subito dopo la messa in onda di X Factor, l’ex iena Marco Maisano raccontare di alcuni tra i temi più interessanti fra quelli legati all’attualità e alle nuove tendenze, attraverso un format completamente nuovo e personalizzato.

Stiamo parlando del nuovo programma autunnale Piacere Maisano, in partenza domani, 6 novembre, e poi in onda ogni mercoledì sul canale 8 del digitale terrestre, per sei puntate raccontate in prima persona da Maisano e da alcuni protagonisti vip ospiti del programma.

Un format di “intrattenimento informativo“, come lo ha definito Marco Maisano in persona, che tratterà in modo leggero, divertente ma molto approfondito sei argomenti tutt’altro che banali, e forse mai affrontati in tv in questo modo.

Abbiamo incontrato Marco Maisano a poche ore dalla messa in onda della prima puntata del programma, ed ecco quanto ci ha raccontato.

Dopo l’esperienza a Le Iene e a Nemo ti ritroviamo sull’8 con un format tutto tuo. Com’è nata l’idea di questo programma?

Piacere Maisano è nato da una esigenza. Siamo abituati a credere che certe cose non vengano raccontate in televisione perché sia troppo complicato farlo. Ecco, questa è un po’ la sfida di questo programma; parlare di temi solitamente poco affrontati in tv, oppure temi dei quali si parla in maniera sempre troppo elevata e poco interessante, trasformandoli in argomenti assolutamente pop. Parlare di cambiamento climatico in modo semplice, chiaro, largo – il più largo possibile per la verità – coinvolge maggiormente l’attenzione dello spettatore. Ciò che mi sono chiesto io è: “Ma è davvero possibile parlare di questi temi, come ad esempio di fede religiosa, in Italia?“. Noi abbiamo scelto di raccontarli in un’ottica diversa, che pensiamo riuscirà a farli comprendere in maniera ottimale pur essendo sempre stati molto poco trattati in tv.

In Piacere Maisano, tra l’altro, non ti vedremo in chiave prettamente statica, ma in un duplice ruolo particolare; quello di narratore e anche di protagonista…

Anche questo è parte della scelta del linguaggio del programma. Di fatto, provare ad immergersi il più possibile e in prima persona nelle situazioni che si raccontano avvicina, e di molto, il pubblico. Ho cercato in ogni modo possibile di evitare l’atteggiamento di ‘quello che sa le cose‘, anche perché non le so. Per questo mi sono avvicinato ad ogni tema scoprendolo a poco a poco insieme al pubblico. Ad esempio, anche la puntata dedicata al mondo dei ciechi, con ospite Vladimir Luxuria, mi ha fatto capire che tantissime cose, anche banali, io non le sapessi affatto. In quel caso, ho provato a fare il cieco anche io. Ho preso la metro da non vedente, ho testato alcune loro app, ho vissuto insieme a loro per vivere in maniera più diretta un’esperienza, accorciando maggiormente il gap  tra presentatore e spettatore.

A proposito di esperienze… Ce n’è una in particolare, tra quelle vissute per registrare Piacere Maisano, che ti è rimasta impressa più delle altre?

Sicuramente il primo episodio, che vedrete domani sera e che racconta del cambiamento climatico, è stato quello che mi ha richiesto più lavoro rispetto agli altri. Per realizzarlo abbiamo viaggiato moltissimo in giro per il mondo, e ciò che più mi ha colpito è stato notare che non fossi sufficientemente preparato per parlare di certe cose. Ho conosciuto scienziati che lavorano al cambiamento climatico da anni, e che hanno una testa formidabile, e sono rimasto veramente sconvolto da ciò che ho scoperto. Il più delle volte ci scanniamo tra di noi e alimentiamo dibattiti su cose assolutamente inutili, senza renderci conto che quello dell’ambiente e del cambiamento climatico sia un tema veramente dietro l’angolo. Insomma, il cambiamento climatico è lì, tra 30 anni sarà lì e non potremo più tornare indietro. Mi ha sconvolto vederlo, e toccare con mano le prove del fatto che effettivamente stia accadendo un disastro.

Qual è secondo te il punto di forza di questo programma?

Credo il linguaggio, che in nessun caso appesantiamo. Piacere Maisano avrà un linguaggio molto semplice, e anche questa è stata una scelta voluta. Abbiamo cercato di intrattenere informando, perché altrimenti avremmo dovuto spiegare le cose in modo troppo complicato, e allora chissenefrega di far capire le cose soltanto a chi le sa già. L’importante per noi era parlare e arrivare a chi ancora certe cose non le sa.

In ogni puntata vedremo vari ospiti al tuo fianco. Anche questa è una scelta voluta da te?

Assolutamente sì. In ogni puntata sarò affiancato da persone che ne sanno più di me, e mi sembrava corretto così. Ad esempio, nella seconda puntata parleremo di Insetti Gourmet, della nuova frontiera culinaria che vede gli insetti come ingrediente principale di diversi piatti e ricette, una cosa assolutamente normale per miliardi di persone nel mondo ma totalmente nuova per noi. In quel caso mi sono fatto affiancare dallo chef Gianfranco Vissani. Mi sembrava necessario il suo aiuto per presentare questi piatti. Vladimir Luxuria, invece, sarà protagonista dell’episodio sul mondo dei ciechi. Anche lei è stata una grande scoperta. Si potrebbe pensare che sia un’ospite adatta soltanto a parlare di diritti civili, invece non è affatto così. Vladimir ha una grande vicinanza al mondo dei ciechi, li conosce da anni, ha un ottimo rapporto con l’Istituto dei Ciechi di Milano e, ad esempio, è stata lei stessa ad invitarci e a presentarci una bellissima realtà pugliese, alle Tremiti; un gruppo di persone non vedenti che però fanno immersione. In quel caso siamo andati noi da lei.

Nella puntata che tratterà di fede religiosa in Italia, ci sarà ospite Paolo Brosio…

Sì, Paolo racconterà della sua conversione e della sua fede. Con lui si ride veramente moltissimo, si ride in maniera sana perché è molto simpatico, auto-ironico, ed ha un modo di fare pazzesco. Nella puntata dedicata ai nuovi giovani della quarta età saranno ospiti Sandra Milo e Corinne Clery, mentre mi farà compagnia Debora Villa nella puntata al centro della quale ci sarà l’Arabia Saudita.

Domani, invece?

Domani, nella prima puntata dedicata al cambiamento climatico, ho voluto con me Simone Moro, un alpinista italiano famoso in tutto il mondo. Abbiamo deciso di puntare su un nome un po’ più tecnico. Simone frequenta i ghiacciai da quando ha 10 anni e ci è sembrato più che giusto coinvolgerlo.

Sei temi per questa prima edizione del programma, ma se ce ne fosse una seconda in futuro quali temi vorresti affrontare?

Ovviamente l’obiettivo sarebbe dar vita ad una seconda stagione del programma, sarebbe molto bello. Di temi che mi appassionano e che vorrei raccontare ce ne sono moltissimi. Mi piacerebbe trattare in particolar modo il mondo degli influencer, che vedo molto distante da me. Vorrei iniziare a seguirne qualcuno per studiarli un po’ e capire come funzioni. E poi, sempre in tema ambientale, vorrei approfondire la caccia ai rinoceronti e agli elefanti per l’avorio, una cosa raccapricciante e veramente gravissima ma che continua ad essere protagonista di un mercato enorme, sia in Cina che nel Sud dell’Europa, dove sembra ancora all’ultima moda avere un posacenere in avorio. Un altro argomento interessantissimo sarebbe quello della Silicon Valley, in California, dove quello che è il mondo sembra andare alla velocità della luce. Vorrei capire come lavorano, cosa fanno, come vivono. Di temi da trattare ne avrei tantissimi. Credo che la differenza sia sempre nel come li si racconta. Se trattati in maniera adeguata, penso potrebbero interessare proprio tutti.

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