I ragazzi dello Zecchino d’Oro e di Mariele Ventre: un dolce ricordo che sa di favola
Il liveblogging e la recensione de I ragazzi dello Zecchino d’Oro, il film-tv di Raiuno realizzato in occasione del 60esimo della storica manifestazione canora italiana
Una storia personale, realmente vissuta, che s’intreccia a quella ben più nota ed entrata nella realtà e soprattutto nella Storia della televisione italiana. Per festeggiare il traguardo dei 60 anni raggiunto l’anno scorso, Raiuno dedica un film-tv al “Festival Internazionale della canzone del bambino”, meglio noto come Zecchino d’Oro. Si chiama proprio I ragazzi dello Zecchino d’oro la produzione in onda questa sera, domenica 3 novembre 2019, alle 21:25: un racconto-omaggio non solo alla storica manifestazione canora, ma anche ad uno dei suoi pilastri, ovvero la maestra Mariele Ventre.
I ragazzi dello Zecchino d’Oro, la recensione
E’ uno strano ibrido, I ragazzi dello Zecchino d’Oro, che ha in sé tante anime, tutte, ovviamente, accomunate da una morale che sia compatibile con lo spirito della gara canora. Alla storia autobiografica del regista Ambrogio Lo Giudice (che fu uno dei “ragazzi dello Zecchino d’Oro”) si affianca una trama di finzione che diventa fondamentale nel non far affossare il film-tv dentro la favola a tutti i costi.
La vita di Mimmo e della sua famiglia diventano un collante che permettono di inserire dentro il film tutte quelle parti che, prese da sole, sanno proprio di omaggio allo storico programma e, soprattutto, a Mariele Ventre.
Perché i ragazzi dello Zecchino d’Oro sono, prima di tutto, i ragazzi di Mariele, e questo film-tv ce lo ricorda, soffermandosi sulla scelta e sacrificio che la giovane maestre fece nel momento in cui decise di formare il piccolo Coro dell’Antoniano.
Saltando l’ostacolo dell’agiografia, la fiction riesce così ad unire più storie in una, passando con disinvoltura dalla fiaba per tutta la famiglia al racconto personale di una giovane donna che mette da parte le ambizioni dei suoi coetanei per costruire qualcosa di concreto per i più piccoli ed alla Storia di quella che ad oggi è diventata un’istituzione.
Tante anime in una, per un film-tv che mantiene comunque un unico intento, quello di riportare il pubblico agli albori dello Zecchino d’Oro e del suo piccolo coro: non si pecca di presunzione o di egocentrismo, sebbene una storia di oltre 60 anni lo permetterebbe. L’operazione a cui ha contribuito anche l’Antoniano di Bologna è un dolce ricordo di come tutto iniziò e di chi volle che iniziasse.
Con colori caldi ed accoglienti, il film-tv mette da parte le ambizioni della fiction contemporanea e regala una storia che sembra essere una di quella da raccontare prima di andare a dormire, che lasciano una sensazione di buono e che ci ricordano che le persone che fanno veramente del bene esistono.
Mimmo e la musica per salvarlo
Siamo nella Bologna degli anni Sessanta. Il piccolo Mimmo (Ruben Santiago Vecchi), 9 anni, è un ragazzino vivace: figlio di immigrati dalla Sicilia, non riesce proprio a stare seduto sui banchi di scuola, ed ad essa preferisce la vita di strada, “stregato” anche dal fratello maggiore Sebastiano (Saul Nanni).
Mimmo, però, ha una dote che non tutti i suoi coetanei hanno: possiede, infatti, uno straordinario orecchio musicale, e cantare è una sua passione. La madre Ernestina (Maya Sansa), disperata e preoccupata per il futuro del figlio, decide così di accettare il consiglio del suo maestro e di iscriverlo ai provino di un concorso canoro.
Quel concorso altro non è che lo Zecchino d’Oro, che sta muovendo i suoi primi passi e che è destinato a diventare uno degli appuntamenti fissi per i ragazzini di quegli anni e delle generazioni future. Tramite gli insegnamenti della maestra del coro, Mariele Ventre (Matilda De Angelis), Mimmo troverà non solo la disciplina, ma anche un gruppo di amici con cui condividere il proprio futuro e con cui si sente davvero compreso.
Una storia autobiografica
Prodotto da Rai Fiction e da Compagnia Leone Cinematografica, il film-tv è diretto da Ambrogio Lo Giudice, che per attingere alla stesura del soggetto e della sceneggiatura -scritta con Anna Pavignano e Carlotta Veroni– ha attinto a piene mani dalla sue stessa esperienza da “ragazzo dello Zecchino d’Oro”.
“Per anni ho tenuto nascosto il fatto che ero stato un bambino dello Zecchino d’Oro”, ha rivelato il regista, “poi però mi sono reso conto che lo Zecchino d’Oro era un ricordo di tutti, e non solo un ricordo, perché i bambini di oggi continuano a cantare le canzoni che cantavo io. Così ho capito che il mio passato era un passato generazionale e non solo personale, ho seguito questa strada e mi è venuta la voglia di raccontarlo”.
Lo Giudice ha ammesso la difficoltà di raccontare una storia tratta da un’esperienza a cui è stato molto vicino: “Ho cercato di ricreare, il più fedelmente possibile, i miei anni ’60 a Bologna. Le location, le strade, l’Antoniano, i personaggi, prima tra tutte Mariele Ventre, la mia maestra di canto di allora. Con quel tono un po’ da favola che ognuno di noi ha, ripensando a quando era bambino”.
Immancabile, nella ricostruzione di quegli anni e nella documentazione necessaria per raccontare al meglio le prime edizioni dello Zecchino d’Oro, la collaborazione con l’Antoniano di Bologna nella realizzazione del film-tv.
Il cast de I ragazzi dello Zecchino d’Oro
Il film-tv, per quanto riguarda il cast, vede anche una reunion della fiction italiana: Maya Sansa (Ernestina) e Matilda De Angelis (Mariele Ventre) sono state infatti madre e figlia nelle tre stagioni di Tutto può succedere. A loro si affiancano Simone Gandolfo nei panni di Cino Tortorella ed Antonio Gerardi in quelli di Vincenzo, mentre Valentina Cervi interpreta Silvana, la madre di un altro dei bambini del coro.
Nel cast compaiono anche Guido Roncalli (Padre Berardo), Olga Rui Marchiò (Caterina), Gregorio Mondello (Gaetano), Gabriel Lo Giudice (Sandro), Eros Galbiati (Benassi), Luciano Scarpa (Rocco), Bob Messini (Padre Ernesto), Carlotta Miti (madre di Gaetano), Eraldo Turra (direttore della scuola) e Stefano Pesce (Commendatore Venturi).
I ragazzi dello Zecchino d’Oro, streaming
E’ possibile vedere I ragazzi dello Zecchino d’Oro in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.