Bake Off, espulso Rosario che offende Parodi e programma: è l’ora del Var
Per la prima volta nella storia del programma, un concorrente viene espulso per proteste. Al centro del caso l’ennesimo furto di dolci…
La decima puntata di Bake Off Italia 7, in onda venerdì 1 novembre 2019, ha visto un po’ di sale nell’impasto zuccheroso che contraddistingue da sempre il format. La causa scatenante va ricercata nell’ennesimo furto/scomparsa di preparazioni dagli abbattitori del tendone; la conseguenza è stata un duro scontro – moderato in tv da sorrisi e toni asciutti – tra la padrona di casa, Benedetta Parodi, e il professor Rosario, che non ha preso bene i sospetti che fin dalla scorsa puntata aleggiano sulla sua ‘capacità’ di distinguere le proprie preparazioni da quelle altrui.
Nel corso della prova Tecnica, infatti, Riccardo ha lamentato il furto di dischi di pastafrolla messi in un abbattitore condiviso con Martina e Rosario. Il fenomeno dei ‘furti’ – talvolta con dolo, altre volte magari per distrazione – non è nuovo a Bake Off, soprattutto da qualche edizione: momenti a dir poco fastidiosi, messi in evidenza nei nostri live, che scatenano rabbia, lacrime e nervosismo e che sono rimasti sempre, volontariamente, senza colpevoli, per non turbare lo spirito festoso della gara. A torto o a ragione.
Anche questa volta, quindi, Benedetta Parodi è andata a ‘indagare’ su chi potesse essere il ‘colpevole’ di questa sottrazione, concentrando le proprie attenzioni su Rosario, dopo che Martina ha dichiarato di non aver proprio messo le sue preparazioni in abbattitore, memore di recenti furti.
La Parodi ha chiesto a Rosario di contare i suoi dischi e il professore non l’ha presa bene. Non solo si è risentito, ma ha deciso di non proseguire la prova: ha incrociato le braccia offeso dai sospetti di Benedetta, che lo invita alla calma di fronte alle sue proteste.
“Conta! Viene e conta! Cazzo si conta!”
dice poi Rosario, captato ovviamente dai microfoni, riferendosi ovviamente alla Parodi. La situazione cambia drasticamente, anche se nella costruzione della puntata la tensione passa per due momenti superficialmente calmi, ma decisamente tesi. Il primo è un faccia a faccia tra Rosario e la Parodi, che cerca di spiegargli lo spirito dell”indagine’ condotta ma non evita lo scontro.
“Quello di non portare avanti la prova non è proprio un atteggiamento intelligente e costruttivo, tanto più da un professore che dovrebbe dare l’esempio”
dice la Parodi, che sottolinea come non sia certo colpa sua se in due puntate le cose scomparse orbitino intorno alla posizione di Rosario.
“Proprio per questo non ammetto di essere accusato” la risposta del professore. “No! Tu non vuoi essere giudicato! E’ diverso!” chiosa la padrona di casa. Il sorriso, nel montato, non si perde mai, ma posso solo immaginare il fumo uscito dalle orecchie di Benedetta.
La resa dei conti arriva all’assaggio. Rosario presenta un piatto vuoto e la Parodi spiega ai giudici, solo Knam e Damiano nel caso, il pregresso:
“Il pasticciere in questone si è rifiutato di portare a termine la prova con un atteggiamento polemico in forte contrasto con lo spirito del programma. In 7 anni di Bake Off ci sono stati tanti pianti, crolli, furti, disastri, ma tutti hanno portato avanti la prova e sono stati al gioco. Giudici, sta a voi decidere come comportarsi”.
Damiano e Knam decidono ovviamente per l’eliminazione diretta che sa di esplusione da cartellino rosso per doppia ammonizione.
Rosario cerca una difesa:
“Evidentemente non ci sono state le conduzioni per andare avanti. Io non ho mai rubato nulla, neanche una caramella e ho una mia reputazione da mantenere”.
“Rubare è una parola grossa, magari le cose vengono prese per errore – precisa la Parodi – Sono sempre state fatte indagini giocose in casi analoghi. Detto questo nessuno ti accusa di furto, ma ti ringrazio e ti invito a lasciare il tendone”.
L’ampio gesto di accompagnamento all’uscita lascia pochi dubbi sui sentimenti di Benedetta.
Al confessionale arrivano le mezze scuse di Rosario, o quasi:
“Ho conosciuto persone speciali e alcune che avrei potuto evitare, e non tra i concorrenti”.
Una ulteriore bordata alla padrona di casa.
Bake Off Italia, basta con i furti
Il germe della polemica, mai estraneo alle gare, è arrivato nel tendone di Bake Off e non da oggi. Il programma ha progressivamente perso quell’innocenza che ha accompagnato le primissime edizioni: siamo ormai alla settima, i concorrenti sono sempre più agguerriti e la durata ‘monstre’ (14 settimane con puntate da un’ora e mezza) chiede contenuti.
La perdita dell’innocenza è frutto di un percorso costante, fatto di piccoli episodi, di piccole meschinerie, di comportamenti antisportivi, di competitività eccessiva, di ‘chiagne e fotti’, di concorrenti che sarebbe stato meglio lasciare a casa.
A infelicitare il clima, negli ultimi anni ci hanno pensato proprio i ‘furti’, le sottrazioni più o meno consapevoli di preparazioni da abbattitori e frigo comuni. Mai che nessuno abbia ammesso la propria colpa, mai che nessuno (a memoria) abbia chiesto scusa per aver preso per errore qualcosa di qualcun altro. Risultato? Grandi arrabbiature, clima di sospetto, amarezze e tensioni. Che evidentemente fanno gioco al racconto ma sono le prime a crepare il “clima giocoso” cui richiama la padrona di casa.
E allora delle due l’una: o si rinuncia allo spunto narrativo e si allestisce ogni postazione con minifrigo e mini abbattitore singolo o si va fino in fondo e si ribadiscono le regole ai pasticcieri distratti col ricorso al VAR. Le telecamere ci sono, le registrazioni non mancano: invece di insinuare i sospetti si mettano i responsabili di fronte alle proprie colpe. E basta con gli zuccheri aggiunti…