Maledetti amici miei, il cinema si fa teatro e si racconta in tv
Maledetti amici miei: ospiti e anticipazioni della prima puntata.
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20.40
Tg2, Tg2 Post e poi si va a ‘Casa Veronesi’…
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21.42
Eccolo Paolo Conte, che canta Azzurro. La sigla vale l’intero programma.
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21.46
LE RISATE FINTE NO. Anche se sono il simulacro del programma tv in quanto tale.
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21.51
Momento aneddoti: Haber racconta un fatto di quando aveva 25 anni.
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21.54
Rubini: “Siamo gli ultimi televisivi, quelli che non hanno mai fatto tv. In questo clima di confessione…” anche Rubini parla della sua esperienza cinematografica. “Gli autisti sono fondamentali: senza di loro non si trova la cocaina…”. Sento rumore di tasti che battono in vista di interrogazioni parlamentari.
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21.57
Il paradosso della verità permette di raccontare ogni tipo di storia. Il teatro è ‘bandito’, ma è tutto teatro. E’ uno spettacolo teatrale bello e buono: la scena, le relazioni, il racconto di una vita. Il cinema si fa teatro e si racconta in tv.
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22.31
Veronesi è il regista anche qui: è il pivot, è colui intorno al quale tutto ruota. E come dicono bene i suoi amici, sa perfettamente come fare la spalla.
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22.34
Mi sembra evidente che sul tasto 2 non sta andando in onda un programma tv, ma uno spettacolo teatrale. E come tale va ‘analizzato’, in fondo. Non una jam session, ma una pseudo jam session…
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22.43
Si ripete l’aneddoto dei calchi dei falli di Jimi Hendrix e Frank Zappa mostratigli da una signora a Londra.
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23.18
Una sirena annuncia che parte la seconda serata. “Si può dire tutto a quest’ora! Teeeeh fascia protetta, teh!” Il gesto dell’ombrello di Veronesi è una delle cose più trasgressive della tv degli ultimi anni.
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23.20
Sento da qui la penna di Michele Anzaldi che verga lettere…
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23.25
E’ la scusa per lasciare spazio a Papaleo, che co un monologo racconta la sua prima volta. Vero o falso che sia, è verosimile. E funziona. Poi canta. Questo blocco è tutto suo, come l’inizio.
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23.38
Sergio Appizzo, come vuole il romanesco, ‘lo appoggia’. A tutti. Uhm…
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23.48
“Paolo Virzì è una merda, Sorrentino è una merda, Garrone è una merda…”: Haber elenca tutti i registi che non lo hanno preso.
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23.57
Si chiude con le dediche: la Buy dedica la partecipazione allo spettacolo alla Terra, in quanto madre e femmina, maltrattata dall’uomo che è un maschio; Rubini ai perdigiorno abbronzati sul mediterraneo; Haber alla figlia Celeste; Papaleo alla compagna che gli ha dato un figlio; Tortora alla figlia e alla sua mamma; Giuliano la dedica alla figlia, Veronesi la dedica a “un’amica speciale”, Emma.
Rai 2 sperimenta tv con le colonne del cinema e fa due ore di teatro: è questo il succo di Maledetti Amici Miei, che cattura subito con i suoi tratti più televisivi, ovvero la scenografia, la fotografia, il montaggio. La confezione è di classe e si nota immediatamente: se poi ci fosse stato qualche dubbio, arriva la sigla con Paolo Conte a suggellare la magia. Tutto è costruito, nel senso migliore del termine: non si lancia un rvm con Conte che canta Azzurro per un programma tv (un evento), ma si costruisce una storia. E una storia è la scenografia stessa, con questa terrazza sui tetti che dà movimento e offre spunti per il racconto, dalla finestrina da cui si affaccia Margherita Buy a quella da cui si sporge il condomino Giuliano Sangiorgi.
Uno show totalmente teatrale nella sua struttura e assolutamente antitelevisivo – nella sua concezione standard – per quanto riesca a sfruttare al meglio le potenzialità della confezione tv. Le risate registrate, che suonano come unghie sugli specchi, sono invece l’elemento più ‘simbolicamente’ televisivo e per questo così esibito. Almeno a occhio.
L’argomento principale è però il cinema, raccontato negli aneddoti dei protagonisti, nel ricordo delle carriere, nelle spigolature di una vita passata sui set. Un racconto a più voci, anche se il quartetto ha in Giovanni Veronesi il suo pivot: tiene in mano le redini del racconto, si appoggia a Papaleo, che ha forse più degli altri il ruolo di co-conduttore, mentre Haber con le sue ‘merdacce’ è lo ‘sparring partner’ del gruppo nel nome della sua ‘anzianità’ e Rubini ha la sua personale ‘serie tv’ con le ‘Avventure dell’autista Vito”. E’ una staffetta o forse più una cordata di gregari in una corsa ciclistica, nella quale si innestano gli ospiti (stasera Verdone) e i ricorrenti, come l’autoironica Buy ‘maestra d’ansia’ e un sempre
Il pretesto della verità ‘a ogni costo’ è il paradosso del programma, è il suo agente provocatore: una verità dichiarata in uno spettacolo teatrale che mescola i piani del vero e del verosimile, riuscendo così a giocare con temi ‘sensibili’ (e che non escludiamo portino interrogazioni parlamentari). E’ tutto uno scherzo o forse no anche quando si parla delle droghe consumate in tanti anni di set. Non importa sia vero, funziona. E se è vero c’è sempre l’alibi dell’operazione creativa. Ma si sente la voglia di essere liberi e lo dimostrano con l’uscita dalla fascia protetta: nel passaggio alla seconda serata si percepisce il desiderio di togliersi dal collo Moige e affini. E se li scrollano con decisione: magari non proprio finemente ma con decisione. La fiction con Appizzo però non entusiasma: Max Tortora + parodia fictional non può essere che Derrick…
Al termine di questa prima puntata un elemento emerge chiaro: la voglia di essere ‘migranti’ tra quel che la tv vorrebbe e quel che la tv può fare. E quel brividino nel sentir difendere i migranti su Rai 2 dà al ‘cazzeggio d’arte’ dei 4(+2) Moschettieri un sapore ancora più pungente.
Maledetti amici miei, diretta prima puntata 3 ottobre 2019
Maledetti amici miei, anteprima prima puntata
Le aspettative sono alte per questo Maledetti amici miei, al via questa sera, giovedì 3 ottobre in prima serata su Rai 2. Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi si mettono in gioco in uno show tv dal sapore immediatamente goliardico che coinvolge quattro colonne della scrittura cinematografica e teatrale e ospita altrettanti nomi di spessore dello spettacolo tv.
E’ un programma di racconto, che sembra volersi svolgere come una miniserie, almeno a leggerne le premesse. Al centro l’amicizia, il feeling, la storia di un’amicizia lunga oltre 30 anni, fatta di aneddoti e confessioni. Un incontro di ‘famiglia’ cui ospitano altri amici e tanti ospiti. Ai 4 Moschettieri si aggiungono nel cast fisso, infatti, Margherita Buy, già moglie di Rubini, e Max Tortora, che è un piacere rivedere in tv. La chicca, poi, è l’apertura di Paolo Conte, che inaugura ogni puntata con una sua reinterpretazione dei suoi successi, da Azzurro a Messico e Nuvole.
Maledetti amici miei, ospiti prima puntata
Ospiti della prima puntata Carlo Verdone e Giuliano Sangiorgi, autore della sigla finale con un brano inedito. Il programma non dimentica la passione per la musica di Rocco Papaleo, leader di una resident band d’eccezione formata da Roberto Dell’Era (basso chitarra e voce), Federico Poggipollini (chitarra e voce), Beppe Scardino (sax e flauto), Simona Norato (piano, chitarra e voce), Valeria Sturba (theremin, sinth e voce) e Sergio Carnevale (batteria e voce).
Il racconto si articola in monologhi, scherzi, nostalgie, aneddoti: uno schema ricco di ironia, di voglia di stare insieme, di grande esercizio di scrittura e improvvisazione che non è facile da portare in tv. Vedremo se e come ci riusciranno seguendo in diretta la prima puntata live su TvBlog.
Maledetti amici miei, come seguirlo in tv e in live streaming
Maledetti Amici Miei è un programma di Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi, scritto con Sandro Veronesi, Luca Rea, Giuliano Rinaldi, Cristiano D’Alisera con la partecipazione di Margherita Buy e con Max Tortora. Una produzione Ballandi per Rai 2 con la regia di Cristiano D’Alisera, le scene di Flaminia Suri, la fotografia di Andrea Giusti, la direzione musicale di Rocco Papaleo. Va in onda ogni giovedì in prima serata su Rai 2, Rai 2 HD e su Eaiplay.
Maledetti amici miei, second screen
L’hashtag ufficiale è #MaledettiAmiciMiei.