La difficile sfida di Apple e Disney al regno dello streaming di Netflix e Amazon in Europa
Netflix, Amazon, Apple, Disney per tutti l’obiettivo è il 30% di produzioni europee entro il 2020
Si fa presto a dire streaming. A mettere un +, un Max, un Play e dar vita a una piattaforma. Sono poi gli utenti che devono essere cercati.
La sfida di AppleTV+, Disney+, HBO Max, Peacock (sicuramente NBCUniversal ha vinto per la voglia di differenziarsi nel nome) è ora quella di provare a contendere abbonati, sottoscrittori paganti in primo luogo a Netflix e un po’ meno ad Amazon che, soprattutto in Europa, ha legato la propria piattaforma di streaming alla funzione Prime che offre anche altri servizi.
Negli Stati Uniti a novembre la sfida sarà molto interessante. Il 1 Novembre (anche in Italia) sarà Apple TV+ a 4,99€ a rilasciare i suoi primi titoli come See o The Morning Show, il 12 sarà poi la volta di Disney+ con The Mandalorian e soprattutto con i titoli Marvel, Pixar sottratti a Netflix e alle altre piattaforme e un’offerta combinata che unirà Hulu (con le serie d’autore) e lo sport di ESPN a 12.99$ con un costo singolo di Disney+ a 6,99 e la possibilità di pagare un anno intero solo 69.99.
In Europa, Olanda esclusa dove arriverà il 12 novembre, Disney+ dovrebbe debuttare tra fine 2019 e i primi mesi del 2020. Anche in Italia quindi. Ma la sfida europea di queste due nuove piattaforme non sarà solo per il pubblico e per le difficoltà di scardinare l’idea che “streaming=Netflix“, provando a far uscire gli utenti dal gorgo di prodotti suggeriti in cui l’algoritmo della piattaforma fa precipitare l’abbonato. Amazon ci sta provando unendo una qualità di produzioni originali spesso superiori a un’offerta di titoli di seconda/terza visione in ascesa come dimostra l’arrivo a breve di Scrubs finora mai visto su piattaforme di streaming.
Il 30% di titoli Europei
Disney+ e Apple Tv+ hanno un altro ostacolo sulla strada del loro successo, un ostacolo chiamato 30%. La Commissione Europea ha infatti stabilito che queste piattaforme entro il 2020 per poter continuare a trasmettere debbano contenere almeno il 30% di produzioni Europee. Entro l’anno la Commissione dovrà chiarire se il 30% di titoli o il 30% di ore complessive.
Netflix e Amazon rispettivamente con 5000 e 3000 titoli nei principali mercati europei, sono già tra il 20 e il 30%, grazie ad acquisizioni e co-produzioni realizzate in Spagna, Germania e Italia. E anche in quest’ottica va letto l’approdo di Made in Italy su Prime Video, gli originali in fase di sviluppo di Amazon e Netflix.
Secondo le stime di Ampere Analysis Apple e Disney avranno grosse difficoltà almeno inizialmente a raggiungere questa quota. Apple Tv+ dovrebbe sbarcare con 38 titoli tra film e serie di cui il 6.2% soltanto solo europei, mentre Disney dovrebbe partire con circa 982 titoli e il 4.7% europei.
Apple Tv Plus inoltre non punta su acquisizioni ma su produzioni originali a differenza di Netflix e Amazon che compongono il proprio catalogo maggiormente con prodotti di altri. Non a caso sta già lavorando a Faceless e a un’altra serie in inglese entrambe co-prodotte da Francia e Regno Unito.
Disney+ invece dovrà lavorare su acquisizioni per compensare il gap europeo mancante. Inoltre la casa di Topolino ha accordi in essere con Sky nei paesi in cui è presente, Italia compresa, e Canal Plus in Francia cosa che renderà il proprio catalogo diverso tra i vari paesi europei. Al momento non è stato definito se una volta scaduti questi accordi i prodotti Disney-20th Fox lasceranno Sky.
Sky che nel frattempo è stata acquisita da Comcast-NBCUniversal, che nel 2020 lancerà negli USA Peacock piattaforma di streaming formata da contenuti originali e dalle produzioni Univeral come Friends, giusto per citare il caso più famoso, sottratto a Netflix. Se questa piattaforma dovesse arrivare in Europa, potendo contare sulle produzioni originali Sky Europe, non avrebbe problemi a raggiungere la quota del 30%.
Futuro in streaming?
Il futuro della tv globale ed Europea è in streaming? Difficile dirlo con certezza e sicuramente per una fascia di pubblico la tv tradizionale sarà sempre predominante, ma in Francia per tenersi pronti hanno dato vita a Salto una piattaforma in streaming che unisce France Television, TF1 e M6, mentre nel Regno Unito BBC, ITV, Channel 4 hanno realizzato Acorn Tv una piattaforma venduta prima all’estero e ora portata anche in patria che unisce i diversi programmi.
Sicuramente i grandi operatori americani, anzi ormai da considerare globali, sono convinti che il futuro è nello streaming e investono in modo considerevole nella produzione di nuovi progetti. Giusto per fare un esempio Disney per lanciare la propria piattforma Disney+ ha puntato su Star Wars e sul mondo Marvel, addirittura secondo alcune indiscrezioni il budget delle miniserie Marvel come WandaVision o Loki dovrebbe essere paragonabile a quello dei film Marvel, superiore ai 100 milioni di dollari. Non a caso sono produzioni di Marvel Film e non di Marvel Tv.
Di sicuro con queste cifre in ballo non sarà il 30% di quota europea a spaventare Apple o Disney. Siete pronti per la rivoluzione?