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Parliamo di Fleabag (e di Phoebe Waller-Bridge)

Fleabag e la sua creatrice Phoebe Waller-Bridge hanno vinto agli Emmy Awards 2019 dopo due stagioni che hanno conquistato pubblico e critica

pubblicato 23 Settembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 13:43

E così, questa mattina avete acceso la radio ed avete sentito parlare degli Emmy Awards 2019. Avrete sentito nominare il solito Game of Thrones, un accenno a The Marvelous Mrs. Maisel, e poi di Fleabag. E lì, forse, se non siete divoratori seriali, vi sarete un attimo fermati e avrete pensato “Cosa?”. Ecco, è il caso di rimediare.

La storia di Fleabag nasce nel 2013, quando uno spettacolo teatrale di Phoebe Waller-Bridge viene messo in scena e vince il Fringe First Award all’Edinburgh Festival Fringe. Come ammesso dalla stessa creatrice, Fleabag è nato come una sfida che le era stata lanciata da un amico: avrebbe dovuto creare uno sketch di dieci minuti per un evento stand-up comedy.

Nel 2016, la Bbc Three manda in onda l’adattamento televisivo: sei episodi, con la Waller-Bridge nei panni di creatrice, produttrice e protagonista. La storia di Fleabag è la rappresentazione della routine di tutti i giorni di una giovane donna a Londra, tra appuntamenti improbabili, una famiglia con cui i rapporti sono difficili e le difficoltà economiche causate dalla caffetteria a tema porcellino d’india che gestiva con la sua migliore amica, morta in un incidente. Ogni situazione vissuta dalla protagonista rende il pubblico partecipe nel momento cui lei rompe la cosiddetta quarta parte, guarda in camera e cerca la complicità dei telespettatori.

Il successo della prima stagione porta all’inevitabile rinnovo per una seconda ed ultima stagione, andata in onda nella primavera di quest’anno. Promossa dalla Bbc Three alla Bbc One, Fleabag conosce la popolarità internazionale grazie anche ad Amazon Prime Video, a bordo del progetto (di cui esiste anche un remake francese) già dalla prima stagione.

Anche la seconda stagione colpisce, ride e commuove: Fleabag non usa effetti speciali, piazza qualche attore del calibro di Olivia Colman -presente in entrambe le stagioni- ed Andrew Scott (che entra nella seconda nei panni di un prete) e dimostra una potenza nella sceneggiatura che lo porta lontano, fino agli Emmy Awards.

Quattro i premi vinti (oltre alla Migliore Comedy ed alla Migliore attrice protagonista, anche Miglior regia comedy e Miglior sceneggiatura comedy) ed un’ovazione generale del pubblico. Ma perché? Fleabag (letteralmente “sacco di pulci”) si presenta come commedia al femminile in cui la libertà sessuale non è una colpa, ma una scelta; in cui la protagonista fa scattare l’immedesimazione ed un cui il british humor viene aggiornato alla nuova generazione di ventenni.

Ma Fleabag, scavando non troppo in profondità, diventa anche altro: una commedia della vita, che presenta alti e bassi; dove le scelte comportano conseguenze e queste, a loro volta, nutrono dubbi e paura. Ma anche il dolore, il lutto ed il senso di colpa diventano colonne portanti di una sceneggiatura che non propone soluzione, ma racconta. Fleabag sa raccontare benissimo quella vita di tutti i giorni che non è fatta di momenti da incorniciare, ma è semplicemente fatta di momenti.

E raccontare tutto questo tramite lo sguardo di una donna, la sua arguzia ed il suo desiderio di vivere alle sue condizioni è stato l’innesco perfetto per un successo che ha raggiunto Hollywood. “Ho fatto un paio di battute ai produttori Jack ed Harry Williams davanti ad una birra e mi hanno detto: ‘opzioniamo la tua storia’”, ha scherzato l’autrice ed attrice della serie ritirando il premio come Miglior Comedy. “E’ l’incontro che tutti sognano”.

Fleabag, oggi disponibile in Italia su Amazon Prime Video, ha finito la sua corsa (o forse questa vittoria darà slancio ad una terza stagione?), ma per Phoebe Waller-Bridge è tutto il contrario. Il suo Killing Eve (da noi su TIMVISION), che ha scritto e prodotto, è stato un altro successo di critica e di pubblico; il prossimo film di James Bond, “No Time To Die”, la vede tra gli sceneggiatori. Per la tv, sta lavorando invece ad una nuova serie per la Hbo, Run, che racconterà la fuga di due ex amanti. Se volete recuperare qualcos’altro scritto da lei, su Netflix è disponibile invece Crashing, storia di un gruppo di giovani che occupa un ex ospedale. Perché di Phoebe Waller-Bridge sentiremo parlare ancora, ed è meglio non farsi trovare impreparati.