La Vita in Diretta 2019-2020: con Matano e Cuccarini torna la misura, ma il racconto deve uscire dalla comfort zone
La Vita in Diretta saluta l’estate e accoglie una nuova coppia di conduttori.
La Vita in Diretta 2019-2020 non segna l’inizio di una nuova era, ma torna al passato recuperando con la conduzione di Alberto Matano e Lorella Cuccarini la misura che si era un po’ persa. Fa difetto la scrittura chiusa nella comfort zone di argomenti ritriti trattati in maniera piatta soprattutto nel blocco iniziale: un vero spreco con una coppia che può dare tanto al pubblico a casa.
La Vita in Diretta, Matano e Cuccarini funzionano
Sebbene Matano e la Cuccarini viaggino a due velocità differenti, con Lorella che rischia di fagocitare con la sua energia la pacatezza rassicurante di Matano, la coppia funziona. La conduzione ha forma e sostanza, senza lacrime che galleggiano in occhioni all’ingiù, senza mani che cercano gli ospiti, senza accenti di indignazione un tanto al chilo. Lorella e Alberto hanno i loro spazi e sanno stare bene insieme. Il programma scivola, e direi meglio dalle 16.50 in poi ovvero quando Matano porta dentro alla VID il suo Sono Innocente: e l’operazione ha un valore importante per ricordare al pubblico tv i rischi dei processi sommari sul piccolo schermo. E con questo modello in casa, questa Vita in Diretta dovrebbe ben evitarli. Certo che come si va nella cronaca nera si rischia di pestare di tutto: la presenza della Bruzzone, perito della difesa di Sebastiani per il caso dell’omicidio di Elisa, è ad alto rischio…
Meno cronaca e più paese reale: è tempo di uscire dai rotocalchi e sporcarsi le mani
La gamma dei temi è tutta virata sul rosa carico almeno in questa prima puntata: Body Shaming, Gossip, Look, Cold Case, Cronaca Nera – abbondante anche se senza morbosità per lo meno -, violenza sulle donne. C’è anche la storia esemplare a lieto fine e c’è lo spettacolo col ricordo di Mike Bongiorno e l’ospitata di Lino Banfi.
Mi auguro la scrittura limi nelle prossime 179 puntate la scaletta e il modo di trattare gli argomenti, spettacolo incluso con le solite cose fatte dire anche nel ricordo di Mike, per fare un esempio. Più in generale, e in riferimento soprattutto all’attualità, sarebbe ora che il racconto pomeridiano guardasse sempre più alla quotidianità e meno al rotocalco e a Quarto Grado, portando invece in tv quel che si vede in giro: famiglie arcobaleno, storie di solidarietà, condivisione, immigrazione, società, integrazione, magari con un pizzico di ‘cattedra’ da Rai monopolista nel fornire qualche strumento utile anche per il disinnesco di fake news. Una parentesi vissuta qualche anno fa sotto la guida di Andrea Vianello. E comunque anelo un racconto al femminile meno banale e più spregiudicato, alla Freeda per intenderci: usciamo dalla comfort zone, please.
Lo grida soprattutto il già citato talk iniziale che mostra due limiti, a mio avviso, gravi: la contraddittorietà e la costruzione ‘modello Reazione a Catena‘. E’ vero che l’assenza della cronaca nera in apertura è apprezzabile, ma nel primo blocco si va dalla condanna del body shaming al commento (anche ingeneroso) dei look sul Red Carpet di Venezia 76, passando per l’ingresso (tendenzialmente a gratis, direi) di Paolo Conticini ‘perché’ si è travestito da donna in Tale e Quale Show e che in qualità di uomo da Red Carpet può ‘lanciare’ Venezia (dopo il minitalk sul body shaming, eh); ma red carpet porta con sé l’idea del lusso e quindi perché non attaccarci un servizio sulla barca dove Kennedy incontrava Marylin: “Trasuda amore! Che bello!” commenta Poletti. Amore. Se si fosse chiamato Rossi e non Kennedy eravamo a difendere l’onore di Jackie…
Perché, dunque, costringere a trattare argomenti caldissimi e delicati, che hanno bisogno di nuovi tipi di narrazione (e il caso di Elisa ne è l’ulteriore dimostrazione, in maniera così piatta, banale e ritrita quando possono dare grandi spunti educativi e non solo da enciclopedia gossippara?
Produzione e confezione: chi troppo e chi nulla
Sul piano produttivo, notevole lo sforzo giornalistico: ogni tema ha un servizio e un collegamento in esterna. Non poco per un programma di oltre due ore. Interessante, per introdurre il tema della confezione, la segnalazione della regia del collegamento; superfluo e fuorviante, invece, il vezzo à l’americana di segnalare il ‘Live’ nello split screen.
Promossa la confezione: fotografia nitida (di quelle che con l’HD mostra anche le rughe che non ci sono) senza luci lattiginose da apparizione della vergine Maria, con uno studio che non brilla per originalità (a un occhio ‘pigro’ non emergono variazioni di rilievo sulla media di ‘genere’) ma che riesce a cambiare grazie all’uso estremamente vario delle sedute (divani semicircolari, poltrone bianche, sedute grigie, strapuntini bianchi, sedie trasparenti) posizionate in maniera diversa per ogni talk. Un bravo alla scenografia, quindi, che riesce a fare di necessità virtù e agli attrezzisti di studio. Nella confezione mettiamo anche il pubblico: due ali che incorniciano, ma non infastidiscono, su cui non si indugia, che non viene aizzato per creare un finto entusiasmo (per fortuna) e qualche concessione al ‘varietà’ (cfr. l’ingresso del superospite), come l’ingresso rubato un po’ anche a Domenica In. Bocciato il ricorso a Ramazzotti: basta con i jingle da canzone pop, che spesso stonano con il cambio argomento; ridiamo dignità ai jingle inediti e originali, capaci di creare riconoscibilità.
In sintesi promossa la coppia di conduttori, decisamente meno la scrittura: non siamo, quindi, all’inizio di una nuova era, ma è un inizio su cui si può lavorare per creare un altro modo di raccontare il quotidiano.
La Vita in Diretta 2019-2020, prima puntata in diretta
-
15.55
Nell’ultimo break di Vieni Da Me si affacciano Matano e Cuccarini. Lei di rosso-fucsia vestita carica a pallettoni, lui, più compassato, si lascia andare divertito dall’energia della compagna di banco. Ma con troppo entusiasmo si rischia di strafare. Ci siamo. “Finalmente è suonata la campanella anche per noi! Siamo pronti! Noi siamo nati pronti! Possiamo dire che è l’inizio di una nuova era?”: la Cuccarini è irrefrenabile. Ma il pomeriggio è lungo, molto lungo.
-
16.03
Ramazzotti “Vita ce n’è” per la sigla, ingresso da prime time. “Benvenuti a questa nuova vita in diretta” dice Matano, che fatica a tenere la parola. “Siamo molto emozionati, privilegio essere alla guida di un programma così importante per il palinsesto autunnale, lo faremo con la passione di sempre” dice la Cuccarini. Matano: “In questi mesi abbiamo lavorato insieme e sei una persona fantastico”.
-
16.06
Primo argomento Body Shaming tra il servizio su Vanessa Incontrada e le offese alla ministro Bellanova: servizio prima del talk.
-
16.07
“E se fosse stato un uomo sarebbe successo?”: il domandone di Matano.
BIanchini inizia come non doveva: “Le principali nemiche delle donne sono le donne”. La Alberti scatta subito: “Non è vero. E’ una favola molto cara all’universo maschile. La persona ignobile è una categoria trasversale. E poi le donne sono sempre cresciute con le donne e possono contare solo sulle donne”.
Prevedo 10 minuti di blocco inutile. Quindi si inizia con Costume e Società, non con la cronaca nera. -
16.14
Lo spunto migliore lo dà Matano spingendo la Cuccarini a cambiare posto per non fare uomini vs donne.
-
16.14
Entra Conticini, uomo da red carpet, e quindi servizio su Venezia 76: sembra di essere a Reazione a Catena. MA ATTENZIONE! SERVIZIO SUI LOOK DELLE ATTRICI dopo il minitalk sul body shaming?! E commentando il peso di Johnny Depp e la bellezza di Pitt? MA DAVVERO FATE?
-
16.26
Viva il Tg1!
-
16.27
Prime ‘evidenti’ considerazioni: non si parte con la cronaca nera e questo vale mille punti, con bonus e cannoncino. Il problema è che si parte da spunti di Costume e Società trattati sempre nella stessa maniera e persino contraddittoria (cfr inizio contro body shaming e continuazione con servizio che critica i look degli attori sul red carpet). Declinazione gossippara che vuole essere ‘sociale’ ma non ci riesce. E la concatenazione degli argomenti è degna di una catena di Reazione a Catena. Di questo blocco promuovo i divanetti (più caldi certo delle sedute da ping-pong e che danno più agio a riprese e inquadrature diverse) e la coppia Matano&Cuccarini. Possono dare molto, ma molto di più. Se solo glielo scrivessero meglio.
-
16.50
Intanto su La7 inizia la MaratonaMentana per la replica del Premier Conte alla Camera…. Noi invece ora di che parliamo?
-
16,53
“Partiti con leggerezza ma la vita è fatta anche di altro”. La pagina di cronaca nera, ma non di attualità, è nelle sole mani di Alberto Matano, sulla scia dell’esperienza di Sono Innocente. Si recupera la storia di Serena Mollicone, uccisa 18 anni fa ancora in cerca di una verità. Ora sono indagati un carabiniere e suo figlio, ma inizialmente il ‘mostro’ è stato un carrozziere Carmine Belli, in carcere per 17 mesi da innocente. Già protagonista di Sono Innocente, per l’appunto, come ricorda lo stesso Matano: trova giusto raccontare queste storie.
-
17.00
Le storie di innocenti sono sicuramente meglio del chiacchiericcio e dei processi sommari dei rotocalchi di cronaca: se tanto mi da tanto, in questa Vita in Diretta non dovrebbero essercene. Sarebbe un’altra contraddizione. Pubblicità.
-
17.09
Lo spazio dedicato finisce qui: lo spezzettamento in due parti può servire come cliffhanger, ma rompe il pathos.
-
17.10
Attualità: una preside di Casalpalocco ha rimproverato i genitori per il loro abbigliamento e per il linguaggio mostrato nelle chat con una lettera di commiato al momento del trasferimento.
Siamo nel campo delle minimalia. Ma il sottopancia invita a non cambiare canale perché tra poco si parla dell’omicidio di Elisa a Piacenza. -
17.19
“Ci deve essere collaborazione tra scuola e famiglie”: si rischia subito il Premio GAC.
-
17.24
Servizio che ricostruisce la scomparsa di Elisa, le ricerche, il ritrovamento del corpo. E poi se ne parla con Roberta Bruzzone consulente di parte della difesa di Sebastiani che parla di quello che è stato ritrovato in casa e nel pollaio dell’uomo. Lei parla di “frequentazione quotidiana”: “L’omosessualità di questa ragazza non ha niente a che fare con questo casa. Massimo sapeva che non era interessato a lui, ma ha investito in questa relazione. Si parla di ossessione di perderla come persona di riferimento affettiva. Lui parla di qualcosa di estemporaneo successo nel pollaio, non è contestata la predeterminazione…”.
-
17.33
Chiusa questa si passa allo stupro di Ragusa: un uomo chiede aiuto a una donna, ma la rapisce e la violenta. Le ruba i soldi, legge la sua carta d’identità, la minaccia, le parla della moglie e la violenta. Collegamento da Ragusa, ma la Masucci se la prende un po’ troppo comoda. Bisogna tagliare e poi se ne tornerà a parlare.
-
17.36
Dallo stupro a un amore criminale, raccontato da Lorella Cuccarini con foto tratte da Instagram: giovedì scorso, dopo l’ultima foto postata da Instragram, un uomo uccide la moglie. Solo qualche settimana fa l’aveva picchiata. Lei è Eleonora, 43 anni, lui, Marco Manfrini, ha 50 anni e dice di non ricordare cosa sia successo nella notte tra mercoledì e giovedì. Lui dice di non ricordare nulla, ma è stata trovata la sua fede a terra sul luogo del delitto.
-
17.42
Ecco il nuovo posizionamento: sedute opposte a quelle usate con Matano. Si cerca di ricostruire cosa sia successo tra la morte della donna, intorno a mezzanotte, e le 7 del mattino, quando sono stati chiamati i soccorsi. Amnesia, dissociazione, tentativo di costruirsi un alibi? La scrittrice che suggerisce cosa fare agli investigatori, però…
-
17.47
Dopo le mazzate emotive in sequenza, la storia di buoni sentimenti: un uomo, nonostante il tanto lavoro, non riesce a pagare le rate del mutuo, ma evita lo sfratto con l’aiuto dei concittadini. Collegamento in diretta con Patrizia Fanelli da Tula con Tommaso e il sindaco e la signora 90enne che ha contribuito perché ha “avuto pietà dei figli”. (Però, se mettete live sul collegamento, pare che Matano in studio sia registrato).
-
17.57
Beh, la cifra torna a essere quella della misura nella conduzione, senza lacrime che galleggiano, mani che cercano gli ospiti, indignazione un tanto al chilo. Il programma scivola anche se tutto in rosa carico almeno in questa prima puntata. Body Shaming, Gossip, Look, Cold Case, Cronaca Nera – ma senza morbosità -, violenza sulle donne, storie a lieto fine, spettacolo la scaletta di questa prima puntata che mostra tante contraddizioni, che mi auguro la scrittura limi nelle prossime 179 puntate. Sarebbe ora che il racconto pomeridiano guardasse sempre più al racconto della quotidianità, portando in tv quel che si vede in giro: famiglie arcobaleno, storie di solidarietà, condivisione, immigrazione, società, integrazione, disinnescamento di fake news. Una parentesi vissuta qualche anno fa sotto la guida di Andrea Vianello. E comunque anelo un racconto al femminile meno banale e più ‘spregiudicato’, alla Freeda per intenderci: usciamo dalla comfort zone, please.
La Vita in Diretta 2019-2020, anticipazioni prima puntata: Lorella Cuccarini e Alberto Matano alla prova dell’infotainment
Finalmente al via la nuova stagione de La Vita in Diretta, anticipata da polemiche e critiche ancor prima del kick-off previsto per oggi, lunedì 9 settembre 2019, su Rai 1 dalle 16.00 alle 18.50. Alla conduzione l’inedita coppia Alberto Matano e Lorella Cuccarini, reduce dai risultati non proprio brillanti (per usare un eufemismo) di Grand Tour in prima serata sull’Ammiraglia Rai. Per Matano, invece, un ritorno ai rotocalchi dopo Unomattina Estate 2012 con Valentina Bisti e al racconto giornalistico extraTg dopo la bella esperienza di Sono Innocente.
Se la formula non cambia, bisognerà vedere su cosa punterà il racconto (attualità o pura cronaca nera, gossip o morbosità) e come sarà declinato nelle forme e nei contenuti dai conduttori. Un format standard e di lunga durata può avere sostanziose variazioni da edizione a edizione e l’ultima stagione l’ha ben dimostrato.
La Vita in Diretta, come seguirlo in diretta e in live streaming
La Vita in Diretta è un programma di Vincenzo Galluzzo con la consulenza di Alessandro Banfi, la scenografia di Patrizia Cescon, con Maurizio Manzin direttore della fotografia e la regia di Nicoletta Chiadroni. Il programma va in onda dal lunedì al venerdì dalle 16.00 fino all’11 ottobre, mentre dal 14 ottobre tornerà alla collocazione tradizionale delle 16.50. Ovviamente tutto in diretta su Rai 1, su Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su Raiplay.
La Vita in Diretta, second screen
La Vita in Diretta ha una sua pagina ufficiale su Facebook, un profilo su Twitter (@vitaindiretta) e come hashtag ufficiale #LaVitaInDiretta.