Vergogna Rai: un’indagine di Altroconsumo, pubblicata da L’Espresso, svela 7 ore di blackout al giorno
Un dossier di Altroconsumo inchioda la Rai. Numeri impressionanti quelli svelati dal quadro fornito dall’Associazione e anticipato in esclusiva da L’Espresso a questo indirizzo, che chiariscono senza più l’ombra del minimo dubbio la violazione continua e imperterrita del contratto di servizio pubblico da parte della televisione italiana di Stato. Stiamo parlando degli “oscuramenti” perpetrati da
Un dossier di Altroconsumo inchioda la Rai. Numeri impressionanti quelli svelati dal quadro fornito dall’Associazione e anticipato in esclusiva da L’Espresso a questo indirizzo, che chiariscono senza più l’ombra del minimo dubbio la violazione continua e imperterrita del contratto di servizio pubblico da parte della televisione italiana di Stato. Stiamo parlando degli “oscuramenti” perpetrati da Viale Mazzini in lotta con Sky e concentrati principalmente su RaiDue, rete già fuoriuscita dall’analogico in diverse regioni, secondo il regolare percorso dello switch over, progetto semi “eversivo” atto a spingere la popolazione verso il digitale terrestre semplicemente utilizzando metodi coatti.
Dal dossier emergono oltre 400 ore di black out satellitare in soli due mesi, cioè dal 4 agosto al 4 ottobre 2009, pari a 6,88 ore oscurate al giorno. Quasi sette ore quotidiane in cui l’abbonanto è impossibilitato a usufruire di ciò per cui ha pagato.
Altroconsumo si è quindi rivolta al tribunale di Roma presentando un ricorso contro la Rai per “pratica commerciale scorretta, lesiva dei diritti e degli interessi collettivi dei consumatori utenti. […] Privare gli utenti della visione di telegiornali, programmi di attualità e approfondimento politico, persino le previsioni meteo, significa aver violato il Testo Unico sulla radiodiffusione, il contratto di servizio e la delibera 481/06/ CONS dell’Autorità garante per le comunicazioni. Queste norme impongono al servizio pubblico di trasmettere su tutte le piattaforme esistenti”.