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Giletti: “Futuro? Decido entro due settimane. In Rai mai fatto contratto come quello a Fazio”

Giletti a La Zanzara: “Non ho conflitti con Fazio, è un super professionista. Ma se qualcuno trova normale quel contratto, non vede la realtà. Mai fatto prima a quelle cifre”. Sul futuro: “Decido entro due settimane”

pubblicato 1 Giugno 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 19:00

Ancora due settimane per conoscere il futuro televisivo di Massimo Giletti. A fissare la dead line è lo stesso conduttore, intervenuto venerdì a La Zanzara. “Forse la prossima settimana, ma non credo che basti – dice  – il 9 giugno finirò, poi rimarrà quella settimana ulteriore. La percentuale di permanenza a La7? 50 per cento”.

Giletti racconta quindi i suoi due anni alla guida di Non è l’Arena, evidenziando le differenze di budget rispetto alla concorrenza: “Quando fai quattro ore e mezza di televisione è inevitabile che avendo pochi mezzi rispetto ai grandi nomi che vanno su Raiuno o altre reti che hanno produzioni molto costose, devi competere con delle idee diverse”.

Il giornalista ringrazia Cairo per la l’autonomia concessa:

“Chi fa questo lavoro ha bisogno di libertà e soprattutto di concentrare la propria testa sul prodotto, non di perdere tempo in altre trattative per fare quello che devi fare. Questo è importante”.

Immancabile la stoccata a Fabio Fazio a proposito del suo compenso:

“Non ho conflitti con Fazio. Credo che sia un super professionista, lo ha dimostrato in tutti questi anni. Se però qualcuno trova normale quel tipo di contratto, vuol dire che non vuol vedere la realtà. Insomma, non si è mai fatto un contratto a quattro anni a quelle cifre e soprattutto non si dà la produzione a uno che conduce un programma. E’ un’anomalia. Ripeto: se uno vuol vedere le cose, le vede. A me quello che fa Fazio e quello che fa il suo bravissimo procuratore non mi interessa. Ciò detto, siccome si risponde a denaro pubblico, uno che fa parte del sistema pubblico può anche interessarsi di quello che prende un soggetto”.