Home Sanremo 2013: Tutte le polemiche sul Festival che sarà

Sanremo 2013: Tutte le polemiche sul Festival che sarà

Sanremo 2013: tutte le polemiche intorno al Festival dai cantanti scelti ai compensi passando per Anna Oxa e la politica

di grazias
pubblicato 10 Febbraio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 21:35

Il Festival di Sanremo significa essenzialmente tra cose: musica (in primo piano?), televisione e (soprattutto) polemiche. Anche quest’anno, come per ogni edizione, fioccano critiche e perplessità sul Sanremo che sarà. Siete sicuri di non esservene persa nemmeno una? In questo post le troverete tutte, dalla più recente alla più datata, dalla corrente oxiano-rottamatrice a quella Almamegretta-squalificante passando per le tasche di Luciana Littizzetto e a tutta la politica che ci sarà (?) al Festival. Pronti? Si parte:

Come sanno tutti, tranne Raiz, il frontman degli Almamegretta, la kermesse sanremese comincerà martedì 12 febbraio (sì, dopodomani) e si concluderà sabato prossimo con la finale che assegnerà la corona di vincitore a uno dei cantanti in gara. A due giorni dall’inizio, però, nasce un piccolo grande vespaio in merito ad una possibile esclusione, quella degli Almamegretta, annunciata oggi dal boccoluto Massimo Giletti durante la sua Arena. La squalifica potrebbe diventare realtà per motivi che scomodano addirittura cause religiose:

L’almamegrettiano Raiz pare proprio non volerne sapere di cantare sul palco dell’Ariston nella serata di venerdì, in osservanza al proprio credo religioso, quello ebraico ortodosso. Appena proferita la notizia, Giletti ha dato la parola a Klaus Davi che si è prontamente scaldato in difesa della libertà di culto: “Bisogna portare rispetto per la religione altrui” ha ripetuto ossessivamente in pieno Sgarbi-style senza che nessuno avesse commentato in alcun modo la questione religiosa, soffermandosi invece solo sul fatto che un regolamento esiste e che la serata del venerdì non è spuntata fuori da un cilindro questa mattina. Pare però che la polemica si sia risolta in una bolla di sapone perché il venerdì non sarà una serata di gara.

Gli Almamegretta hanno quindi rischiato di perdere la gara ancora prima che iniziasse ma questo mi dà la possibilità di rispolverare un’altra polemica, nata subito dopo l’annuncio di Fazio dei cantanti selezionati per questo Sanremo 2013. Come direbbe mia nonna “Almamegretta chi? Marta sui Tubi che? Maria Nazionale bah, non sapevo che zia andasse al Festival”. Proprio questa è la seconda polemica di cui sono chiamata a darvi conto: l’assenza di grandi nomi della musica italiana in gara (a cui ha voluto contribuire proprio ne tardo pomeriggio di oggi anche Adriano Aragozzini, patron e produttore esecutivo di ben cinque Sanremo, ospite a Cielo Che Gol).

Ora, parliamone seriamente: siamo tutti d’accordo sul fatto che un Festival con (solo per citarne alcuni) Giorgia, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, Ligabue e Zucchero in gara lo vorrebbero vedere tutti gli italiani dagli zero ai centodieci anni d’età. Resta il fatto che le stelle, quelle con una carriera davvero solida e sbarluccicante anche a livello internazionale, non hanno voglia di risplendere sul palco dell’Ariston, più che altro perché non hanno bisogno di stressarsi a fare promozione (magari rischiando pure una figuraccia). Detto questo, io all’autore di “Ti regalerò una rosa” o a quello de “Il solito sesso”, passano per quei geniacci degli Elio e le storie tese, non ho davvero nulla da dire. Oltre ai cantautori, c’è il pop (ben fatto, per quanto non tutti apprezzino il genere) di Marco Mengoni, Annalisa Scarrone e dei Modà, il marianazionalpopolare contrapposto alla raffinatezza più ricercata di artisti come Peter Cincotti e Simona Molinari nonchè di Raphael Gualazzi e le alternative ai classici generi sanremesi (rappresentate se tutto va bene dagli Almamegretta e di certo dai Marta Sui Tubi).

Tutto ciò però non incontra i gusti dell’Anna Oxa furiosa, colei che si lamenta da settimane senza che nessuno sia riuscito a capirne le ragioni. L’unica certezza è che non sarà in gara al prossimo Sanremo nonostante si fosse candidata e questa può essere stata una buona molla per la verve polemica che sta dimostrando nell’ultimo mesetto abbondante. Rimane il fatto che, se altri, come Ornella Vanoni, hanno accusato Fazio di aver escluso grandi nomi della musica italiana in favore di primizie italiche dal futuro musicale incerto, la Oxa invoca motivazioni politiche dietro alla sua esclusione e minaccia di poter minare le fondamenta del Festival con tutte le informazioni di cui sarebbe a conoscenza. Bah.

Non solo Anna Oxa, però, ha tirato in ballo la politica. Anzi, il Festival ha addirittura rischiato di slittare a dopo le elezioni perché si temevano infrazioni della par condicio da parte dei due conduttori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto e dei loro ospiti. Giusto per garantire che non ci fosse motivo di pensare ad una cosa del genere, oggi è stato confermato il nome del comico che aprirà la prima puntata: Maurizio Crozza. La preoccupazione dal mondo politico si è fatta sempre più forte giorno dopo giorno fino all’ultima esternazione dell’ex premier (e aspirante tale) Silvio Berlusconi che si è detto rammaricato per il mancato rinvio di Sanremo.

Rammaricato anche Albano, smanioso di partecipare alla gara che però si è visto rispedire al mittente la propria candidatura. L’ex marito di Romina Power si dovrà accontentare di presenziare alla Sanremo Story del venerdì in qualità di ospite d’onore insieme a Toto Cotugno e ai Ricchi e Poveri. Il cantante di Cellino San Marco, a differenza dei suoi colleghi veterani chiamati all’Ariston per la serata revival, non perde occasione per ricordare quanto si senta “sacrificato” in questa nuova collocazione non proprio “d’onore” a suo avviso.

Rammarico e sdegno, infine, sono piovuti anche su Luciana Littizzetto a causa del suo cachet da trecentomila euro per la coconduzione del Festival. La cifra di certo non è di quelle che si sentono tutti i giorni ma, riflettiamoci un attimo: me li ricordo solo io quei centomila euro a sera dati a Ilary Blasi per la partecipazione allo sfortunato Festival di Sanremo del 2006 condotto da Giorgio Panariello? Bene, non aggiungo altro e le somme le lascio tirare a voi.

Questo è il quadro delle polemiche nate intorno, dietro e dentro Sanremo 2013 finora. Tutto qui? Contando che il Festival inizia martedì per ora non c’è male ma, in caso scoppiassero altre bombe durante la vigilia di domani, vi riaggiornerò con tutti i particolari del caso. Per adesso vi lascio con una domanda: qual è ad oggi la polemica più sensata (sempre ammesso che ce ne sia una)?

Amici di Maria De Filippi