Game of Thrones 8, ecco l’ultima stagione su Sky Atlantic: dieci cose da sapere sul gran finale
L’ultima stagione di Game of Thrones arriva su Sky Atlantic, in contemporanea con gli Stati Uniti: ecco dieci curiosità da sapere
L’inverno è finalmente arrivato. Solo una serie tv, e solo la Hbo, poteva farci pronunciare questa frase ad aprile inoltrato. Non c’entrano cambiamenti climatici o perturbazioni improvvise: da questa notte, tra domenica 14 e lunedì 15 aprile 2019, milioni di fan nel mondo saranno di fronte all’inverno televisivo che da otto anni viene annunciato, quello di Game of Thrones.
Se già nella settima stagione i venti gelidi avevano iniziato a avvicinarsi prima a Grande Inverno e poi ad Approdo del Re, ora le cose si fanno dannatamente serie. Una stagione da soli sei episodi, con durate maggiori rispetto al passato, per raccontare l’ultimo capitolo della saga televisiva che resterà nella Storia del piccolo schermo, sia come serie tv iconica degli anni Duemiladieci che come produzione imponente, a livelli cinematografici, che ha innalzato l’asticella della qualità che può raggiunge una “semplice” serie tv.
Sì, ok, ma cosa si sa di questa ottava stagione? Assolutamente niente, o meglio, pochissimo. Neanche la premiere che si è tenuta a New York la settimana scorsa ha rivelato nuovi dettagli (se non qualche anticipazione sulla sigla), né gli episodi sono stati inviati alla stampa, per evitare rischi di pirateria già avvenuti in passato. L’unica cosa che sappiamo è che i protagonisti, ora, dovranno unire le forze, volenti o nolenti, per affrontare un nemico comune, quell’esercito di Estranei provenienti da oltre la Barriera (ora distrutta) capitanata dal Re del Nord, diventato di fatto uno dei pretendenti al Trono di Spade. Se c’è un dettaglio noto sulla premiere, è che l’arrivo di Daenerys (Emilia Clarke) e Jon Snow (Kit Harington) a Grande Inverno per chiedere aiuto agli Stark sarà una citazione delle prime scene del primo episodio della serie, quando a raggiungere Grande Inverno era Re Robert Baratheon (Mark Addy), per chiedere aiuto a Ned Stark (Sean Bean). Il resto, è avvolto nel mistero.
Va bene, ma allora come si fa a vedere Game of Thrones 8? Rispetto alle prime stagioni, trasmesse in prima tv da Sky Cinema qualche mese dopo la messa in onda americana, le cose sono molto cambiate. La prima puntata dell’ottava stagione sarà trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 aprile, alle 03:00, sia su Sky Atlantic che su NOW TV (e poi on demand). Il 15 aprile, alle 21:15, andrà in onda la versione in lingua originale sottotitolata e dal 22 aprile, in prima serata, la versione doppiata in italiano.
Non resta che attendere ancora un po’, quindi. E per ingannare l’attesa, vi proponiamo dieci curiosità sull’ottava stagione, uno degli eventi di questa stagione tv e di questo decennio.
1-Sei episodi posson bastare
L’ottava stagione sarà la più breve di Game of Thrones: se le prime sei stagioni, in onda a cadenza annuale, erano composta da dieci puntate ciascuna, la settima ha ridotto il numero di episodi a sette (in onda da luglio e non più, come solitamente accadeva, ad aprile) e l’ottava a sei. Questo per volere dei creatori dello show, David Benioff e D. B. Weiss, che non hanno voluto allungare la trama da loro pensata per arrivare al finale e preferendo, così (d’accordo con la Hbo), suddividere gli episodi rimanenti in due stagioni.
2-410 minuti dall’inizio al finale
L’ultima stagione sarà anche la più breve per durata complessiva degli episodi: 410 minuti. Dopo voci secondo cui ogni puntata avrebbe avuto la durata di un vero e proprio film, il mese scorso la Hbo la rilasciato le durate ufficiali di ogni episodio. Si va dai 54 minuti della premiere agli 80 minuti degli ultimi due episodi. La seconda puntata durerà 58 minuti, la terza 60, la quarta 78 minuti. L’ultimo episodio, inoltre, sarà diretto da Benioff e Weiss, per la prima volta dietro la macchina da presa e non solo autori dello show.
3-L’attesa per la battaglia più spettacolare della serie
Tra le poche anticipazioni emerse, quella relativa alla grande battaglia tra i personaggi dello show e gli Estranei ha suscitato più curiosità tra i fan. I produttori hanno infatti rivelato che la scena in questione sarà molto più cruenta della “battaglia dei Bastardi” della sesta stagione, tanto da richiedere molto più tempo per essere girata, ovvero ben 11 settimane di riprese in notturna. Gli attori che vi hanno preso parte hanno confermato che si tratti di uno dei lavori più impegnativi a cui si sono sottoposti. Tra loro, la più contenta è stata Maisie Williams: paradossalmente, la sua Arya è il personaggio più allenato per una battaglia, ma non he mai affrontata una. Ora, però, è stata accontentata.
4-Una (quasi) nuova sigla
Ogni stagione, ed addirittura ogni episodio, di Game of Thrones riserva qualche modifica alla sigla di apertura, a seconda dei luoghi che saranno visitati nel corso della puntata. Stando ad alcuni video trapelati durante la premiere dell’ottava stagione, sono emersi due dettagli a questo proposito: uno riguarda la Barriera, visibilmente danneggiata, conseguenza di quanto accaduto nell’ultima puntata della settima stagione; l’altro, invece, riguarda la Fortezza Rossa, in cui risiede Cersei (Lena Headey). La camera, invece di girarci intorno, vi entra dentro, fino ad arrivare nei sotterranei, dove si trova il teschio di Meraxes, uno dei draghi di Aegon I Targaryen.
5-George R.R. Martin ci sarà?
Non dimentichiamoci che la serie tv è tratta dalla saga letteraria di George R.R. Martin, ora impegnato a finire il quinto volume, “The Winds of Winter” (la serie ha superato gli eventi raccontati dai libri). Proprio per restare concentrato sulla scrittura, l’autore ha rifiutato di fare un cameo nell’ottava stagione e di recarsi a Belfast per le riprese. Martin aveva già fatto un cameo nella prima versione del primo episodio, interpretando un invitato al matrimonio di Daenerys, ma quella scena fu eliminata.
6-Spoiler in una playlist?
E’ vero che sul finale di Game of Thrones ci sono numerosi misteri, ma a quanto pare Benioff e Weiss, su loro stessa ammissione, hanno inserito qualche indizio in una playlist creata su Spotify e consigliata per prepararsi all’ultima stagione. Un elenco di canzoni che conterrebbero elementi per capire come potrebbe finire la serie tv. Le canzoni in questione sono: “Sleep Now in the Fire” (Rage Against the Machine), “Her Black Wings” (Danzig), “Immigrant Song” (Led Zeppelin), “The End” (The Doors), “Girl from the North Country” (Bob Dylan e Johnny Cash), “Mama Kin” (Guns N’ Roses), “Seven Nation Army” (The White Stripes), “Howlin’ For You” (The Black Keys), “War” (grandson), “Let Me Live/Let Me Die” (Des Rocs), “Flugufrelsarinn” (Sigur Ros), “Fire” (Barns Courtney), “Bottom of the Deep Blue Sea” (MISSIO), “Wolf Like Me” (TV On The Radio), “POWER” (Kanye West), “Let’s Have A War” (Fear), “Powa” (Tune-Yards), “Listen to the Lion” (Van Morrison), “Cold Cold Cold” (Cage the Elephant), “No One Knows” (Queens of the Stone Age), “Wolves of Winter” (Biffy Clyro), “Go To War” (Nothing More), “Little Monster” (Royal Blood), “Burn the Fleet” (Thrice), “Sister” (Prince), “Dire Wolf” (Grateful Dead), “Devil’s Spoke” (Laura Marling), “Queen” (Perfume Genius), “Cruel” (St. Vincent), “Crown on the Ground” (Sleigh Bells), “Mother” (The Amazons), “Hot Blood” (KALEO), “War Pigs” (Black Sabbath), “Dead Skin Mask” (Slayer), “Killer Wolf” (Danzig), “The Time Is Now” (Atreyu), “Be My Fire” (The Blue Stones), “Rise Above” (Black Flag), “Alternative Ulster” (Stiff Little Fingers), “This Sentence Will Ruin/Save Your Life” (Born Ruffians), “The Sick Bed of Cuchulainn” (The Pogues), “Winterlong” (Neil Young), “Furr” (Blitzen Trapper), “Power” (A.J. Ghent), “Toxicity” (System of a Down), “Born for Greatness” (Papa Roach), “Gold Lion” (Yeah Yeah Yeahs), “Here’s Your Future” (The Thermals) e “Love Is Blindness” (U2).
7-Un esercito di artisti… “For the Throne”
A proposito di musica, nei giorni scorsi la Hbo e Columbia Records hanno annunciato l’uscita, il 26 aprile, di “For the Throne”, un album di brani inediti ispirati alla saga televisiva. Il progetto coinvolge numerosi artisti, ovvero Matthew Bellamy dei Muse, Mumford & Sons, The National, A Rocky, Ellie Goulding, James Arthur, The Weeknd, The Lumineers, SZA, Lennon Stella, Travis Scott, Lil Peep, Maren Morris, Joey Bada26693, Rosalía feat. A.Chal, Ty Dolla , Chloe X Halle, Jacob Banks ed X Ambassadors. La serie tv ha sempre avuto un forte legame con la musica: tra le guest-star delle stagioni scorse Wilko Johnson, Gary Lightbody degli Snow Patrol, Will Champion dei Coldplay, i Sigur Ròs, i Mastodon ed Ed Sheeran.
8-La mamma di Emilia sa
C’è una persona al di fuori della produzione e della Hbo che sa come finirà Game of Thrones: è la madre di Emilia Clarke, a cui l’attrice ha rivelato il finale. “Ma la cosa bella di dirglielo“, ha detto la Clarke a Stephen Colbert, “è che se l’è già dimenticato. L’altro giorno ci stavamo scherzando e le ho detto ‘beh, tu sai come finisce’, e lei mi ha risposto ‘Davvero?’. Se si dovesse addormentare in aereo, sarei preoccupata che possa dirlo nel sonno”.
9-Le scommesse su chi vincerà
Potevano gli scommettitori lasciarsi scappare l’occasione di scommettere su chi conquisterà il Trono di Spade? Ovviamente no, e Boyle Sports e Betaway hanno stilato l’elenco dei personaggi con maggiori probabilità di sedersi sul trono. La più quotata sembra essere Sansa (Sophie Turner), mentre sono calate le quotazioni di Arya. I dati, però, cambiano molto velocemente, a secondo delle voci che circolano e dei rumors.
10-E dopo il finale?
L’ultima puntata di Game of Thrones andrà in onda il 19 maggio. Per tutti coloro che sentiranno la mancanza della loro serie tv preferita, la Hbo ha riservato un appuntamento speciale per la settimana successiva, il 26 maggio, quando andrà in onda “The Last Watch”, documentario di circa due ore con retroscena, dietro le quinte ed immagini inedite dell’ultima stagione. Lo speciale andrà in onda su Sky Atlantic il 3 giugno 2019, alle 21:15.