Cucine da Incubo 2019, la misura di chef Cannavacciuolo
Antonino Cannavacciuolo torna su Nove per salvare altri cinque locali dal fallimento.
Antonino Cannavacciuolo ha ormai definito una propria misura nel racconto di Cucine da Incubo e nel susseguirsi delle edizioni è riuscito a fare una cosa non semplice: procedere per sottrazione. Sempre meno protagonista, sempre meno focus delle storie, sempre più in ‘retroguardia’, con commenti sempre più asciutti e tranchant.
Non è mai stato invadente, anzi si è fatto da sempre notare per la sua capacità di ascoltare e non attaccare, di accogliere e non schiacciare, ma in questa settima stagione sembra essere ancor più ‘mimetico’ rispetto ai veri protagonisti, ovvero i tradizionali duellanti che si trovano sempre all’interno di un locale in crisi. Se all’inizio poteva dare l’impressione di essere il cavaliere senza macchia (sulla casacca) e senza paura (dell’avvelenamento) pronto a salvare innocenti e colpevoli da loro stessi in sprezzo del pericolo per la sua salute, ora Cannavacciuolo ha trovato la misura del mentore di Vogleriana memoria. Strumento per i protagonisti, non loro sostituto, Cannavacciuolo favorisce l’incontro, supervisiona o ordina le prove, fornisce gli strumenti per il superamento della soglia. La particolarità che oltre ad essere mentore è anche ‘l’elisir’, in fondo. Le sue lezioni di cucina sono l’azione magica del mentore che apre definitivamente la strada verso il raggiungimento dell’obiettivo. Ma lascia i suoi protagonisti a metà strada, al premio temporaneo al termine della prima serata della nuova vita. Poi bisogna camminare da soli. Ma, come dicevo, Cannavacciuolo è sempre più in trasparenza (lo so, sembra strano vista la mole) e non in senso negativo: permea, è ovunque, ma è un mezzo e non ha bisogno di sottolineare la sua presenza. Anche le pacche sono ridotte – o almeno lo sono state in questa prima puntata- e anche questo è un segno.
Cannavacciuolo c’è, ma non invade. E così è ancora più gustoso.
Cucine da Incubo 2019, diretta prima puntata: Cannavacciuolo a El Paso Ranch
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21.31
Smessa la boxe Tuccio si è dato ai cavalli con questo agriturismo che lavora come ristorante solo se ha una prenotazione di 30 persone. Ah però. E offre solo 4 menu chiusi. Il figlio si oppone, GIUSTAMENTE, e lui contesta, definendolo un “sapientino”. E dire che lo vuole solo aiutare. Chiede Fiducia e Rispetto.
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21.35
Il cuoco Luigi è un istruttore di equitazione prestato alla cucina, come Marius, mentre per la cameriera non l’ha mai fatta prima. Tuccio vive in un mondo suo, praticamente.
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21.48
“Chi siamo? E perché il cliente deve venire qua? Senza serietà non andiamo da nessuna parte”, come del resto dice Ruben.
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21.49
Servizio serale con un mini menu di 4 primi e 4 secondi. Caos in cucina e anche in sala: del resto i camerieri non hanno mai fatto i camerieri, il cuoco non ha mai fatto il cuoco. E così la cucina prepara la linea al momento… La meraviglia è che Tuccio è convinto di sapere tutto, di essere l’unico a poter essere il capitano: la presunzione e la scarsa preparazione sono il cuore del fallimento, del resto.
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21.53
Voice over ironica: mi sembra una delle novità della stagione… La domanda è come sono rimasti aperti finora. Pubblicità.
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22.01
I clienti ormai se ne vanno per l’attesa, mentre in sala arrivano le urla della cucina.
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22.04
Arriva la resa dei conti con Antonino. Tuccio accusa di essere solo, di aver dato e mai ricevuto, di essere buono; Ruben chiede di comunicare… In una serata disastrosa, Tuccio continua a discutere col figlio perché gli ha puntato il dito contro. Come fa Antonino a non urlare “FUNICOLARE SENZA CORRENTE!”-
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22.18
Momento makeover. Pubblicità.
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22.37
Ci sono anche titoli di coda con lo staff ormai rilassato e il disclaimer cui ormai i programmi di cucina non rinunciano, ovvero l’impegno contro lo spreco alimentare. La prossima settimana si va a Roma.
Cucine da Incubo 7, anticipazioni prima puntata 18 marzo 2019
Settima stagione per Cucine da Incubo Italia, che torna da questa sera, lunedì 18 marzo 2019, nella prima serata di Nove sempre con Antonino Cannavacciuolo in versione ‘salvatore’ di attività sull’orlo del fallimento (e della crisi di nervi di titolari e lavoratori). La versione italiana di Kitchen Nightmares, prodotta da Endemol Shine Italy per Discovery Italia, riparte col suo giro d’Italia per dare nuovi (e vecchi) consigli a chi rischia la chiusura del proprio locale, nel quale spesso ha investito tutti i propri averi e tutti i propri affetti.
Cucine da Incubo Italia, anticipazioni prima puntata 18 marzo 2019
Antonino Cannavacciuolo parte dalla provincia di Como e per la precisione da Cavallasca, dove si trova El Paso Ranch, un mix tra agriturismo, ranch, maneggio e ristorante che fa capo a Tuccio, campione di arti marziali e grande appassionato di cavalli. Alla mancanza di identità del locale si aggiungono le liti tra Tuccio e uno dei suoi 4 figli, Ruben. Per cercare di rimettersi in sella ci vuole Chef Cannavacciuolo.
Cucine da Incubo Italia 2019, il format
Sono solo 5 le puntate di questa settima stagione, come sempre prodotta da Endemol Italia per Discovery Italia. E’ la quarta a essere su Nove ed è finora la più breve. Anche in questa nuova edizione, lo Chef viaggerà da Nord a Sud della Penisola, partendo dalla Lombardia per continuare in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Puglia e in alcune puntate riceverà delle sorprese dal “passato”.
Cucine da Incubo 2019, come vederlo in tv e in streaming
Cucine da Incubo va in onda ogni lunedì dalle 21.25 sul canale Nove del DTT (gruppo Discovery). Nove è visibile anche su Sky (canale 145) e Tivùsat (9). Non è possibile, invece, seguirlo in live streaming, ma si può rivedere on demand su Dplay.
Cucine da Incubo, Second screen
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