Dritto e Rovescio, Del Debbio si libera delle piazze e si porta a casa lo scoop con Salvini che minaccia la crisi di governo

Inizia ufficialmente Dritto e Rovescio con un Paolo Del Debbio raggiante: “Se si guarda solo il dritto non si ha un’immagine giusta del nostro Paese, col vostro aiuto. Senza la gente, senza gli imprenditori non ce la faccio. Mi annoio a sentire solo opinionisti o politici. Questa è una mia caratteristica”.

Il conduttore inaugura il programma con un’intervista a Salvini, collegato in diretta. “Posso dirti bentornato, che ci mancavi?”, esordisce il ministro.

Ma prima un servizio sulla M4, la nuova metropolitana di Milano che dovrebbe essere inaugurata nel 2022. “Pensate che non avrà il conducente”, dice Del Debbio. Se è per questo nemmeno la M5 inaugurata nel 2015 ha il conducente, caro Del Debbio.

Del Debbio incontra Oscar Sano del municipio 4, che si è schierato contro il racket. La zona è quella delle case bianche.

Del Debbio chiede a Salvini cosa intende fare. Il ministro: “Centinaia di poliziotti impiegati, la megabaraccopoli di San Ferdinando in Calabria è stata sgomberata. Chi ha diritto avrà un alloggio, chi non l’avrà verrà riaccompagnato a casa. Lunedì sarò a Bergamo a Zingonia, ci sono torri enormi occupate da spacciatori e delinquenti, in questa primavera saranno rase al suolo, saranno alloggi per italiani e stranieri, non mi interessa. Per Milano stiamo lavorando su Rogoredo, Brianza e Sempione. Entro quest’anno verranno assunti 8mila poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, penitenziaria. Settimana scorsa ho finanziato 20 mln di euro per telecamere di sorveglianza, ho riavviato Spiagge sicure, stiamo andando avanti con Scuole sicure sequestrando chili e chili di droghe. Senza gridare al miracolo sono contento di ciò che ho fatto in questi mesi”.

Sulla Tav: “Noi siamo favorevoli, i 5 Stelle sono contrari. Il treno costa meno rispetto alle macchine, nessun ministro della Lega firmerà per bloccare i lavori, spero che nelle prossime ore si riparta. L’Italia ha bisogno dell’alta velocità, rispetto la sensibilità di tutti, ma non spendo i soldi degli Italiani per scavare un buco”.

Salvini: “Non sono uno disposto a fare il ministro spostandomi di qua e di là a seconda dei sondaggi. Non ho altre ambizioni e conto di continuare a farlo con questa formazione, a meno che i no diventino troppi. L’Italia ha bisogno di sì, di energie, di valorizzare i rifiuti, treni, autostrade”.

Salvini: “Di Maio mi ha detto di no sulla Tav? Vediamo chi arriva fino in fondo”.

Del Debbio: “Ma se non si fa la Tav mette in crisi il governo?”. Il ministro: “Se qualcuno mi dice che i treni non servono, anche io vado fino in fondo”.

Va in onda un servizio sul carovita tra Milano e Monopoli, in provincia di Bari.

Per Salvini l’autonomia delle regioni risolverebbe questi problemi.

Sondaggio Teknè sulle intenzioni di voto. Salvini: “Quel 32 per cento mi riempie il cuore ma mi impedisce di montarmi la testa, mi impone di lavorare un’ora in piu e non un’ora in meno”.

Del Debbio regala la felpa di Dritto e rovescio al ministro, che saluta: “Un abbraccio alle donne in studio. Domattina presento una legge che elimina gli sconti di pena per coloro che ammazzano o stuprano. Il 9 marzo compio 46 anni”.

Intervista al presidente della Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. “L’ecotassa è una tassa sui ceti poveri. Il settore automotive è quello che dà maggiore impiego alla gente. Hanno tagliato sulla formazione”.

Servizio sulla vitaccia dei runner che portano il cibo nelle grandi città.

Del Debbio accoglie il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni del Movimento 5 Stelle. Il conduttore gli parla di Salvini, che metterebbe in crisi il governo in caso di No Tav. “Si qualifica da solo”, risponde Buffagni.

Mariastella Gelmini di Forza Italia attacca Buffagni per il fatto che i grillini bloccano la Tav, già pagata.

Al rientro in studio, Del Debbio chiede a Buffagni con chi stesse messaggiando: “State parlando della crisi con Salvini?”.

Va in onda una novità del programma, con Del Debbio che va tra i clochard di Milano.

Gelmini contro Buffagni: “Il reddito di cittadinanza è un sussidio, ma non dà lavoro, solo il 3 per centro lo trova con il centro per l’impiego”. Applausi in studio.

Un imprenditore si offre di dare lavoro a uno dei tre clochard. Applausi in studio anche qui.

Servizio sull’affaire Sarti. Il programma dura troppo.

Servizio di Valerio Minelli sulla prostituzione. In studio si parla di case chiuse.

In studio Asia Roma, laureata in Legge che fa la escort. La donna è favorevole alla riapertura delle case chiuse.

Ecco Yukikon, che sognava di fare l’attrice hard in Giappone. “Sono tornata perché in Giappone non c’è un visto per il p0rno”.

Parla Francesco, che coperto da una maschera racconta di aver speso 100mila euro in prostitute. L’uomo è un sessodipendente.

Entra in studio lo stand up comedian Giorgio Montanini con un monologo sulla prostituzione.

“L’Ilva di Taranto non è sfruttamento del corpo?”, si chiede il comico. Montanini vede Salvo Veneziano (finalmente qualcuno se ne accorge) : “Tu sei andato con le prostitute?”

Del Debbio cerca di chiudere Montanini, ma non gli riesce. “Già ti sei pentito?”, gli chiede il comico.

Giorgio Sturlese Tosi realizza un servizio sulla scarsa pulizia dei forni nelle pizzerie. “Vi farà molto arrabbiare questo servizio”, aveva annunciato Del Debbio. In realtà ne aveva già parlato Report anni fa.

L’esperto risponde che il bruciato della pizza è idrocarburo, ma precisa che è presente anche in natura. Insomma, minimizza e il servizio appare leggermente allarmista.

Segue dibattito con la nutrizionista e Cecilia Rodriguez.

Chiude il programma un servizio sul caropizza.