Claudia Mori: “Adrian flop? Ascolti ragguardevoli. Hunziker? Si commenta da sola”
La moglie di Adriano Celentano risponde alle critiche sul cartoon che è stato rinviato in autunno e nega che sia costato 20 milioni di euro
“Parlare di fallimento quando la serie è appena iniziata mi sembra un po’ imprudente, soprattutto quando si tratta di Adriano perché con lui le sorprese sono inimmaginabili. Inoltre lei qualifica come fallimento un progetto diverso da quelli che Canale 5 manda in onda in prime time e che, rispetto a tale programmazione, ha avuto ascolti comunque ragguardevoli. Il programma è stato spostato solo perché Adriano è stato vittima, come moltissimi italiani, di un pesante malanno di stagione, una fortissima bronchite che sta avendo una lunga guarigione e necessiterà anche di un’adeguata convalescenza (…) Con Mediaset abbiamo deciso di evitare il rischio di ricadute di Adriano, oltre che di riprendere la messa in onda in un periodo di fine stagione televisiva, notoriamente non favorevole“. Così Claudia Mori in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica commenta gli ascolti fatti registrare da Adrian su Canale 5 e la decisione di rinviare in autunno la messa in onda delle restanti puntante del cartoon e dello show ad esso legato del marito Adriano Celentano.
La Mori smentisce che Adrian sia costato 20 milioni di euro, come trapelato su stampa e siti:
Mi domando da dove nasca il riferimento a questa cifra. Mi sembra che siano tutti solo molto prevenuti su questo progetto, come dimostrato anche da un battage mediatico sensazionalistico, che dà credito a tante voci infondate senza verificarle.
Quindi, a proposito del forfait di Teo Teocoli e di Michelle Hunziker, che qualche giorno fa aveva espresso alcune critiche nei confronti del progetto televisivo:
Ognuno è libero di agire come vuole, anche male, ma sarebbe auspicabile senza scadere in offese e bugie. Un quotidiano svizzero in un’intervista a Hunziker titola l’articolo a caratteri cubitali ‘CHE STRONZO!’ rivolto ad Adriano. Le sembra normale? Non solo, la Hunziker nell’intervista accusa Adriano addirittura di sessismo per una battuta innocente detta in modo paternalistico come potrebbe dire un padre a sua figlia: ‘Mi raccomando non bere e non fare tardi’. Si è voluto stigmatizzare Adriano in modo prevenuto, visto che uno dei temi centrali, sia di Adrian che di Adriano, è proprio la lotta alla violenza sulle donne. Adriano dopo l’improvviso abbandono di Hunziker ha voluto la bravissima Ilenia Pastorelli con la quale da tempo auspicava di lavorare per affidarle in ogni puntata un monologo sulla violenza contro le donne, come, tra l’altro, avrebbe dovuto fare Michelle Hunziker, la cui presa di distanza si commenta da sola.
La Mori racconta poi di essere rimasta “stupefatta” dalle dichiarazioni (“in netto contrasto con la verità e con i suoi comportamenti, fino a quel giorno entusiasti“) di Milo Manara, che ha tolto la sua firma dal cartoon (lo afferma il giornalista di La Repubblica Dario Cresto-Dina. nella domanda rivolta proprio alla Mori):
Non c’è mai stato nulla che Adriano o la produzione abbiano fatto senza le sue preventive approvazioni e condivisioni, anche scritte. Milo ha disegnato compiutamente ogni personaggio principale e non solo, e noi abbiamo acquistato anche tutti i disegni originali, quindi non può parlare di ‘bozzetti’ o ‘schizzi’. Inoltre ha anche entusiasticamente approvato ed elogiato l’animazione. (…) Adriano, come omaggio a Manara, ha montato una parte dei suoi disegni originali (firmati) in alcune scene di Adrian per mostrare al pubblico la grande arte di Manara. Milo non solo li ha autorizzati anche per iscritto, ma ha avuto parole di grande stima nei confronti di Adriano per il gusto raffinato di tale scelta e più in generale del suo lavoro su Adrian. Manara l’ha visionato nella versione andata in onda, approvando senza riserve l’animazione e il montaggio anche dei disegni nelle scene d’amore, nonché confermando davanti a testimoni di volerlo firmare. (…) Nel leggere le sue dichiarazioni subito dopo la messa in onda, come ha detto Checco Zalone ‘siamo caduti dalle nubi’.