Il mondo sulle spalle: la conferenza stampa del 15 febbraio 2019
La conferenza stampa de Il mondo sulle spalle.
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12:35
Inizio conferenza. Tinni Andreatta: “Il mondo sulle spalle è una storia che parla dell’Italia che non si rassegna, un paese bello che sa reagire. E’ una storia di valori legati al lavoro e alla dignità dei lavoratori. E’ una storia che parla della forza della solidarietà, del lavoro visto come qualcosa fatto da persone, persone che non sono numeri. E’ una storia che parla di coraggio e dell’importanza di non accettare quello che accade in un momento di crisi e saper reagire. La storia di Enzo Muscia racconta la forza di volontà e la capacità di reagire di una persona comune. Dobbiamo dire grazie a Nicola Campiotti e a Beppe Fiorello. Con Beppe, stiamo facendo un lavoro di ricerca di personaggi che siano eroi del quotidiano. Beppe è molto generoso, è un grande attore e la generosità di Beppe è quella di aver aiutato un giovane a esordire. L’esordio in un tv movie in onda su Rai 1 è una cosa che non era mai successa. Roberto Sessa ha sposato questa linea di racconto e così anche Ivan Carlei. E’ una storia di scelte professionali e familiari”.
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12:40
Roberto Sessa: “Io e Beppe siamo una specie di coppia di fatto. Questo è il nostro sesto progetto e il settimo è in lavorazione. Abbiamo cominciato 6 anni ad interrogarci sulle storie riguardanti le cosiddette “ordinary people”. La storia ci è stata portata da Nicola, molto intelligente a incuriosire Beppe che non è facile. La storia è strepitosa. Il fatto che Enzo Muscia sia qui con noi è una cosa molto strana. E’ la prima volta. Sono felice di aver lavorato con un ragazzo giovane, colto e intelligente come Nicola che avrà uno splendido futuro davanti a sé”.
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12:45
Giuseppe Fiorello: “Spero che questo personaggio dia coraggio. Io mi metto sempre al posto del personaggio, mi faccio delle domande e mi do delle risposte. Ho cercato di fare il possibile per capire cos’è il lavoro e quello che cosa ha fatto Enzo, cosa l’ha spinto a rischiare il tutto per tutto. E’ una storia di non rassegnazione. E’ un tema universale, il tema del lavoro è sempre molto centrale delle agende politiche. Enzo è andato oltre, oltre l’attesa di un sostentamento politico o economico, Enzo ha scavalcato la barriera, ha inseguito il lavoro, non l’ha aspettato, ha dato un messaggio importante. Il lavoro, se l’è inventato. Non è facile applicare una filosofia del genere. E’ una teoria riservata solo agli eroi, a Enzo non piace la definizione di eroe ma non tutte le persone avrebbero avuto il coraggio di fare quello che ha fatto. Il tema del lavoro mi interessava molto, è sempre attuale, a volte siamo distratti da altre tematiche”.
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12:50
Nicola Campiotti: “Il lavoro è il tema principe della mia generazione. E’ il tema. C’è il precariato, il lavoro determinato, chi se ne va dall’Italia… Anche io ho fatto tanta gavetta e in tanti ruoli diversi. Quando ho trovato la storia di Enzo, ho trovato una corrispondenza molto forte. Anch’io ho attinto dalla sua storia. Ho parlato con lui e con i suoi operai per due giorni, ho fatto un gran lavoro di ricerca prima di portare la storia a Giuseppe. Ho costruito il progetto con la stessa tenacia con la quale lui ha fatto la sua impresa”.
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12:55
Enzo Muscia: “Quando ho incontrato Nicola, dopo dieci minuti, sembravamo fratelli. Un po’ mi sono montato la testa! Quando mi ha spiegato la sua intenzione, gli ho detto che anche per me era un sogno. Pensavo che questo sogno non si potesse realizzare. Per me ancora oggi è un sogno, sembra che si stia parlando di qualcun altro! Ringrazio Nicola, Beppe, una persona straordinaria che mi ha fatto rivivere l’Enzo e il percorso che ha fatto. In prima persona, quando fai le cose, non te ne rendi conto. Rivedendo il film, mi sono emozionato, nonostante i capelli e l’assenza della barba!”.
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13:00
Sara Zanier: “In questo film, si parla anche dell’amore, della famiglia e del sacrificio. Il personaggio di Carla è quello di una donna molto forte, deve dar forza a suo marito e cimentarsi in una situazione durissima per una donna, un bambino che nasce prematuro… E’ stato forte immedesimarmi in questo personaggio e sono orgogliosa di aver fatto parte di questo progetto e anche oggi mi sono emozionata. Sono orgoglioso di aver lavoro insieme ad un attore molto generoso come Beppe. Abbiamo fatto un bellissimo lavoro. Nicola, in tutto questo, è stato fondamentale, è un regista con una sensibilità pazzesca. Nicola ha dato una poeticità non indifferente al racconto”.
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13:05
Beppe Fiorello: “E’ la curiosità a spingermi a scegliere i personaggi e le storie. Se i personaggi sono sconosciuti e meno noti, mi incuriosiscono ancora di più. Le aspettative? Ne sono uscito fuori. Da qualche anno, non penso più agli ascolti. Il valore di quello che faccio sta nelle storie che racconto e non nei numeri. Cerco di pensarci sempre meno. Non è vero quello che sto dicendo! La mattina, ho l’ansia! Auguriamoci che vada bene. Su Rai 1, le cose stanno andando bene. Sanremo? E’ stato un piacere salire su quel palco, per me è stata la quarta volta. Quest’anno, ci sono andato da semi-cantante, è stato un onore cantare con Paola Turci. Spero si ripeta. Conduttore di Sanremo? Sono pronto a tutto!”.
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13:10
Fiorello: “Anche l’ambientazione di questa storia mi ha intrigato. Il Nord Italia, ad esempio, si racconta meno, fa capire che il problema è esteso e che non riguarda solo il sud. Il problema del lavoro e della perdita del lavoro è universale. Mi sono avvicinato ad una parte dell’Italia che si racconta un po’ meno”. Andreatta: “Anche per noi, il tema della fabbrica è stato un immediato invito ad aderire al progetto. Alla selezione del cast, è stato fatto un bellissimo lavoro sulla credibilità e sulla verosimiglianza. Abbiamo fatto delle scelte non scontate”.
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13:15
Nicola Campiotti: “Ho avuto la fortuna di essere accompagnato in questo esordio da grandissimi professionisti. E’ una grande squadra. Sono grato a loro, a Beppe che mi ha dato ascolto e alla Rai. Ho avuto libertà totale in questo percorso creativo. E’ una cosa che ci tengo a dire. Ho avuto la possibilità di essere ascoltato e guidato in modo molto saggio”.
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13:20
Enzo Muscia: “La storia è ambientata nel 2013. L’azienda l’ho rivelata nel 2012. Siamo partiti con otto persone e oggi siamo in 40 persone. Abbiamo aperto anche una filiale a Torino. Anche in questo caso, ho ripreso persone che avevano perso il lavoro. Le cose vanno bene, l’obiettivo che mi pongo è fare altre 10 assunzioni ogni anno. Ci sarà anche una proiezione in fabbrica. Io non li chiamo operai o dipendenti, li chiamo collaboratori”.
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13:20
Fine conferenza.
Oggi, venerdì 15 febbraio 2019, a partire dalle ore 12, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del film tv Il mondo sulle spalle, con Giuseppe Fiorello, diretto da Nicola Campiotti, in onda su Rai 1.
Il mondo sulle spalle: il film tv
Il mondo sulle spalle è un film tv con Giuseppe Fiorello e Sara Zanier e con Andrea Pennacchi, Stefano Rossi Giordani, Alberto Basaluzzo, Gianluca Gobbi, Viola Sartoretto, Claudia Penoni, Gianluca Ferrato, Antonio Zavatteri, Olivia Manescalchi ed Enrico Ianniello, prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction e Iblafilm e diretto da Nicola Campiotti, che andrà in onda martedì 19 febbraio 2019 in prima serata su Rai 1.
Giuseppe Fiorello è il protagonista di un film tv ispirato alla storia vera di Enzo Muscia, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, “un uomo che ha avuto il coraggio di non arrendersi davanti agli ostacoli della vita, trasformandoli in occasioni di riscatto”.
Enzo Muscia era un operaio specializzato di un’impresa francese che, improvvisamente, decise di chiudere lasciando 350 dipendenti, tra i quali Muscia, senza lavoro. Enzo Muscia è riuscito a ricomprare l’azienda e a ripartire con l’aiuto dei suoi colleghi.
Il mondo sulle spalle: la conferenza stampa
TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione del film tv Il mondo sulle spalle, a partire dalle ore 12.
Durante la conferenza stampa, interverranno il cast e il regista del film tv.