Il clan dei camorristi – terza puntata dell’8 febbraio: riassunto e foto

Il clan dei camorristi– terza puntata, riassunto e foto: O’Malese (Giuseppe Zeno) fa sparire tutte le prove della sua colpevolezza, e manda un messaggio a Marino (Antonio Pennarella): lui e la sua famiglia sono condannati. Il giudice Esposito (Stefano Accorsi) però crede al pentito e decide di mettere sotto protezione lui e la sua famiglia.

Intanto Russo è latitante e sua moglie lo va a trovare, per metterlo al corrente delle novità. Scopriamo così che uno dei carabinieri è la talpa che informa O’Malese di tutti i movimenti degli inquirenti. Rosa nel mentre comunica al marito di essere incinta.

Qualcuno nel mentre fa arrivare in procura una lettera anonima che scredita il lavoro di Andrea sui crimini del clan e che ipotizza che dietro l’uccisione di Marco (Glen Blackhall) ci sia in realtà un delitto passionale e non la camorra. Il compito di informare Patrizia (Serena Rossi, qui la nostra intervista) tocca ad Adriano (Pio Stellaccio), che si chiede se non sia meglio non vedersi più, per evitare che i pettegolezzi in paese possano aumentare. Tra i due, infatti, sembra nascere qualcosa.

Il clan dei camorristi – foto della terza puntata

Durante la notte qualcuno scarica un camion di letame davanti alla porta di casa del giudice, con chiaro intento intimidatorio. La mattina seguente O’Malese telefona ad Antonio Ruggero (Carmine Recano), chiedendogli di tornare per far capire a tutti chi è che comanda. Ma il boss non ne ha alcuna intenzione.

L’avvocato di Russo fa visita ad Andrea, informandolo che Rosa è incinta, che è nullatenente e non sa dove andare. Gli chiede quindi di dare il parere favorevole perché la masseria venga dissequestrata. Esposito accetta, ma solo fino a quando non avrà le prove per un sequestro definitivo.

Marino vuota il sacco, raccontando tutto quello che sa, e Andrea capisce che sta per scoppiare una guerra all’interno della camorra per il controllo del territorio. E infatti il sindaco Vescia e il boss Castaldo propongono a Vincenzo di tradire O’Malese. In cambio avrà in mano tutti i traffici di Castello. Di lì a breve inizia la vera e propria guerra, con l’uccisione di un giovane parente di Russo. Quest’ultimo non ci mette molto a capire che il suo braccio destro lo ha tradito e si vendica uccidendo Castaldo e lasciandolo sulle scale del municipio, con un chiaro messaggio al sindaco Vescia, che infatti si dà alla fuga.

I prossimi che dovranno essere uccisi sono Ruggero e Vincenzo, ma quest’ultimo con una telefonata anonima informa Adriano Labucci dove si trovano O’Malese e i suoi complici. I carabinieri fanno irruzione e arrestano Russo e Ciccio, mentre Ruggero scappa.

In carcere O’Malese, all’interrogatorio con Esposito, si avvale della facoltà di non rispondere. Il giudice decide di tenere sotto controllo il delinquente nel carcere di Poggioreale, per capire chi frequenta, cosa combina. E infatti il boss approfitta dell’uscita di galera di D’Angelo, il ragazzo che aveva sparato al sindacalista, per mandare un messaggio a Ruggero: a fare la soffiata è stato Vincenzo e deve pagare. L’uomo viene ucciso il giorno stesso in un agguato, mentre parla al telefono con il sindaco Vescia.

O’Malese organizza per l’ex amico un funerale in grande, al quale deve prendere parte tutto il paese: anche questo è un modo per incutere terrore e mantenere il potere.

Intanto si avvicina il processo contro il clan di Russo, e Sorrentino (Danilo Russo, qui la nostra intervista), decide di intervenire per screditare il giudice Esposito, facendo uscire un articolo che getta ombre sull’assunzione in ospedale di Anna (Francesca Beggio, qui la nostra intervista).

Quell’articolo costa alla dottoressa le simpatie sul posto di lavoro, e ad Andrea una convocazione al CSM, per rendere conto del suo operato. È chiaro che il suo lavoro sta disturbando molte persone, anche ai piani alti.

Andrea si presenta a Roma al CSM per rispondere alle domande sul suo operato, mentre Anna deve difendersi dalle accuse sul posto di lavoro. Anna intanto chiede un’aspettativa dal lavoro ed è decisa ad andarsene. La donna non è più convinta di poter sopportare quella tensione.

Inizia il processo contro O’Malese e il suo clan. La prova regina del processo è la confessione del pentito Marino. Per impedirgli di parlare, Rosa Russo si presenta dalla moglie del pentito, durante una visita in ospedale, e minaccia lei e suo figlio. Marino, spaventato dalle minacce, il giorno seguente ritira le sue dichiarazioni. Alle obiezioni di Esposito risponde di essersi inventato tutto.

Andrea incontra Adriano e gli comunica i suoi sospetti: in caserma c’è una talpa, la stessa che ha permesso alla moglie di Russo di avvicinare la moglie di Marino.

Arriva intanto la sentenza del processo: assoluzione per O’Malese e gli altri del clan, che di conseguenza devono essere scarcerati.

Anna vorrebbe un figlio, ma Andrea non sembra pronto. Rosa invece rischia di perdere il bambino e a salvare sia lei che il piccolo che porta in grembo, in ospedale, c’è Anna.

Sorrentino presenta a O’Malese un imprenditore, Zagari (Fabio Troiano), che propone al boss di allargare i propri orizzonti e i suoi affari nel Nord. Russo è interessato, ma prima ha qualcosa da sistemare: l’uccisione del sindaco Vescia e di Ruggero. Ora è davvero lui che comanda.

Andrea si convince ad avere un figlio e si riavvicina ad Anna, mentre Adriano lo informa di aver scoperto chi è la talpa in caserma. Noi lo scopriremo venerdì 22 febbraio, quando andrà in onda la quarta puntata (venerdì prossimo, causa Festival di Sanremo, la fiction non andrà in onda).