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Il Commissario Montalbano 2019, la presentazione dei due nuovi episodi

L’altro capo del filo e Un diario del ’43 andranno in onda, rispettivamente, lunedì 11 e 18 febbraio su Rai1

pubblicato 31 Gennaio 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:56

  • 12.40

    La conferenza si apre con il taglio della torta per il ventennale.

  • 12.44

    Tinni Andreatta, direttore Rai Fiction:”Con questi due nuovi fil arriviamo a quota 34. 24 sono adattamenti dei romanzi, gli altri sono racconti di Camilleri”. Poi aggiunge: “L’apprezzamento per Montalbano è stato in continuo crescendo per un totale di 1 miliardo 179 milioni 869 mila spettatori italiani”. Quindi nota che le repliche della serie hanno coperto negli anni 190 serate di Rai1.

  • 12.48

    Teresa De Santis, direttore Rai1: il successo è un dato di stabilità e di forza. Ho iniziato a lavorare a Rai 1 20 anni fa, ho visto e ho accompagnato l’arrivo di Montalbano su Rai1. Ë una certezza per la rete”0

  • 12.50

    De Santis: “Auguro buona visione ma anche buona riflessione, perché gli spunti e i momenti di riflessione non mancano”.

  • 12.52

    Carlo Degli Esposti: “24 anni fa, quando abbiamo iniziato a leggere i primi romanzi di Camilleri, con tutto l’affetto, nessuno di noi avrebbe immaginato che Montalbano sarebbe rimasto costante in tv e in libreria per i successivi anni. Sono fiero di aver illuminato la Sicilia. Questi film ha permesso di trovare una miniera di attori che attraverso Montalbano sono riusciti a farsi conoscere. Vado orgoglioso del senso della giustizia di Montalbano; ha sempre dato un grande esempio; vado fiero del fatto che la lingua siciliana sia riuscita a diventare una lingua mondiale, appassionando milioni di spettatori”.

  • 12.55

    Il produttore prosegue: “Non abbiamo cambiato squadra. In altri prodotti i registi e i tecnici cambiano, qui mai niente. La nostra squadra è compatta”. Poi spiega: “In questi film non c’è un grande attore, che interpretava Pasquano; abbiamo modificato, in accordo con Camilleri, i libri e abbiamo deciso di farlo morire anche nel film (mentre il personaggio letterario continuerà)”.

  • 12.56

    Il regista Sironi: “20 anni sono tanti, stare per 20 anni sempre sullo stesso tipo di concetto di racconto non è semplice, anche se Camilleri ci ha sempre portato qualcosa di nuovo. Noi eravamo diversi prima di iniziare; non avevamo il peso di dover fare qualcosa che piacesse al pubblico”. Poi nota: “Abbiamo lavorato sempre gli stessi, non è mai successo in Italia”.

  • 12.59

    Luca Zingaretti: “20 anni si festeggiano, è bello vedere che dopo 20 anni siamo ancora tutti qui, sempre più numerosi”. Una serie americana in 3 anni ha fatto 48 episodi, noi 34. Abbiamo avuto modo, anche grazie a produttori e alla Rai, di lavorare a questi film come fossero davvero dei film, e non come una serie tv intesa, spesso sbagliando, come una cosa che si può fare più velocemente”.

  • 13.00

    Zingaretti: “Sono convinto che il pubblico celebrerà con noi l’addio al dottor Pasquano, che abbiamo voluto dopo la morte dell’attore che lo interpretava, Marcello Perracchio; è stata una delle scene più commoventi che mi sia capitato di girare”.

  • 13.02

    Brevi interventi anche del resto del cast. C’è anche Elena Radonicich, protagonista della puntata dal titolo L’altro capo del filo.

  • 13.07

    Max Gusberti di Palomari: “Ad accomunare questi due nuovi film a quelli iniziali c’è l’Intuizione di Camilleri che i delitti su cui Montalbano indaga affondano sempre le loro radici in un groviglio di passioni che lo porta a ricostruire l’identità della vittima e alle motivazioni che hanno portato all’uccisione”.

  • 13.07

    Sul tema dei migranti affrontato nei due nuovi film, in un periodo storico in cui la questione è molto discussa, Andreatta: “Letteratura, tv e cinema tengono dentro la contemporaneità; questi due nuovi episodi sono legati a concetti come pietas e giustizia. Una delle scene più forti è Montalbano che raccoglie un corpo in mare; è una scena, insieme, attuale e antica”.

  • 13.10

    Degli Esposti: “Siamo teatranti, in tutta la mia carriera ho sempre combattuto quelli che fanno più mestieri; noi trasponiamo grandi romanzi di uno dei più grandi scrittore europeo vivente, ci limitiamo a fare questo; poi ognuno a casa ha le sue opinioni. Per noi parla il nostro prodotto”.

  • 13.13

    Domanda su Rai che sarebbe preoccupata per le scene sui migranti di Montalbano. Degli Esposti interviene: “Camilleri la storia l’ha scritto tre anni fa. Sono tentativi di mettere insieme un mestiere nostro e l’attualità politica. Non fa bene a noi, a voi e al Paese”.

  • 13.13

    Zingaretti: “Io sono un attore, io recito battute. La mia posizione sui migranti? 4 anni fa ho fatto un monologo sui migranti, te lo vai a vedere… e lì c’è la mia posizione”.

  • 13.13

    Il regista Sironi: “Il tema più alto affrontato da Camilleri è quello della cultura araba che ha portato cose importanti in Sicilia e in Italia”.

  • 13.14

    De Santis: “Se da parte della Rai ci fosse dell’imbarazzo, non ci sarebbe la messa in onda; non c’è imbarazzo; Montalbano offre molti spunti di riflessione; le polemiche politiche non ci riguardano; la rappresentazione ha delle controversie, ma queste controversie fanno parte della realtà”.

  • 13.20

    Speciale Porta a porta dopo Montalbano? De Santis: “Il 10 febbraio ci sono le elezioni in Abruzzo. Vespa è l’icona della informazione per noi. Come successo molte volte e come succederà, la messa in onda di Porta a porta sarà anticipata al lunedì. Lo speciale andrà in onda, quindi, lunedì dopo Montalbano”.

  • 13.20

    Zingaretti: “Il mio punto di vista sui migranti? Trovo assurdo che qui stiamo parlando di una voce per cui la Rai sarebbe in fibrillazione. È inaccettabile che noi si debba rispondere a queste ipotesi di qualcuno che ha detto qualcosa. Qui c’è la Rai, che ha già risposto alle voci riportate sui giornali. Se lei mi chiede cosa penso io dei migranti, le ripeto l’invito a guardarsi il mio monologo, perché qualsiasi cosa io le dica ora poi domani lei ci fa il titolo”.

  • 13.23

    Domanda: “Perché Montalbano è vincente e diverso rispetto agli altri commissari della tv?”. Zingaretti: “Quali altri commissari”.

  • 13.24

    Domanda della stampa straniera: Perché Montalbano è diventato universale. Francesco Bruni, sceneggiatore: “Perché è un uomo tutto di un pezzo, ma capace di prendere anche decisioni contraddittorie; ha una morale forte, ma sa cambiare idea; perché racconta un luogo meraviglioso come il ragusano con una scelta di regia – perché nei romanzi non è così”.

  • 13.27

    Zingaretti in questi 20 anni è cambiato? E quanta Sicilia è rimasta in lui? L’attore risponde: “La Sicilia è una terra di cui si soffre la mancanza; è una terra che ti accoglie, ti avvolge, ti vizia. Io sono cambiato, perché tutti cambiano in 20 anni. Tengo a precisare che un attore che interpreta un personaggio significa immergersi in un universo fatto di battute, riflessioni e persone. Questo non può non lasciarti qualcosa addosso. Sicuramente sarei un uomo diverso se non avessi questa avventura ventennale. La rifarei da subito”.

  • 13.30

    Finisce la conferenza.

Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione dei due nuovi episodi di Il Commissario Montalbano, la ventennale serie tv di Rai1 con Luca Zingaretti. Si tratta di L’altro capo del filo, in onda lunedì 11 febbraio, e di Un diario del ’43, in onda il lunedì successivo, 18 febbraio. Nel primo caso il tv movie è tratto dal romanzo omonimo di Andrea Camilleri, nel secondo dai racconti dello scrittore siciliano dal titolo Un diario del ’43 e Being here.

Presente l’intero cast. Oltre al protagonista Zingaretti, ne fanno parte Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Elena Radonicich, Ahmed Hafiene, Eurydice El-Etr, Giorgia Salari, Anna Ferruzzo e Sonia Bergamasco. La regia è di Alberto Sironi. Produttori Palomar Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti. Blogo seguirà l’incontro stampa in diretta.