“C’è Grillo, Lunedì alle 21.20 su Rai 2“ annuncia anche dal suo profilo Twitter Beppe Grillo, che tornerà con un ‘revival’ sul canale attualmente diretto da Carlo Freccero con un ‘inno’ ad alcuni dei suoi spettacoli più famosi.
Ma la vera notizia è questa: quello che andrà in onda lunedì sarà un vero e proprio omaggio al comico genovese che vedremo inserito all’interno di un format ideato dallo stesso direttore della seconda rete Carlo Freccero. Nei giorni scorsi abbiamo già visto andare in onda la prima puntata, dedicata a Adriano Celentano.
Si tratterà di una sorta di collage delle più divertenti apparizioni del comico ed attuale capo del Movimento 5 Stelle in tv. Una specie di ‘taglia e cuci’ che trasformerà la prima serata di lunedì, su Rai 2, in un piccolo ‘one man show’ dedicato a Beppe Grillo.
Non si sono lasciate attendere le polemiche, in particolar modo dal capogruppo del Partito Democratico, Andrea Marcucci, che contro “Grillo C’è” (questo il titolo della puntata) ha subito commentato:
“Il nuovo regime giallo-verde ha trovato il suo nuovo cantore da valorizzare sul servizio pubblico: è Beppe Grillo. Ora che sono al governo, hanno eletto Foa truccando il voto della Vigilanza, hanno monopolizzato i Tg, e ora il genio del nuovo corso Carlo Freccero inizia la serie sui nuovi eroi sovranisti con Beppe Grillo. Hanno una faccia tosta da non credere”
E l’attacco alla Rai arriva duro: “Non è lai Rai, è una specie di Istituto Luce”, prosegue Marcucci, che dalle parole passerà presto ai fatti come confermato dallo stesso Partito Democratico, con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia Giovanni Tria per la sua figura da principale azionista Rai al momento:
“Grillo è attore e capo politico a seconda delle convenienze e circostanze. C’è un problema di trasparenza che riguarda il contratto tra la Rai e Grillo”.
Immediata la risposta del Movimento 5 Stelle, che con ironia replica: “Quando Marcucci contribuirà a scrivere delle pagine della televisione italiana sono certo che avrà una serata dedicata anche lui”. Poi, il senatore M5S Alberto Airola prosegue: “A differenza di chi ci ha preceduto, noi non mettiamo bocca sulle scelte dei direttori di rete. Se Freccero sceglie una programmazione lo fa a sua discrezione e nella più totale libertà”.
Si aggiunge a dire la sua anche l’Onorevole Andrea Romano: “Oggi si sdebita (Freccero, ndr) con i padroni regalando un programma al capo partito. Ovviamente con i soldi degli italiani che pagano il canone”.