Che Dio Ci Aiuti 5, la sigla che si ispira ed omaggia La Famiglia Brady (Video)
La sigla della quinta stagione di Che Dio Ci Aiuti riprende l’apertura della serie tv La Famiglia Brady, con lo schermo che si divide per mostrare i vari personaggi dentro dei rettangoli: in entrambi i casi, il senso è quello di mostrare una famiglia allargata
E’ ormai una tradizione: ogni stagione, Che Dio Ci Aiuti cambia sigla, sia nell’impaginazione grafica che nella colonna sonora. Una consuetudine che ha preso piede più insistentemente dalla terza stagione, quando a cantare l’apertura della fiction di Raiuno erano i Dear Jack (nella formazione che includeva ancora Alessio Bernabei).
Così, anche la quinta stagione ha visto un cambio di sigla: dopo quella della quarta stagione che faceva di Suor Angela (Elena Sofia Ricci) una sorta di “gif” che si animava negli ambienti del Convento popolati dagli altri personaggi, ora si punta più sul classico.
Diciamo “classico” non a caso, perché per la quinta stagione, Che Dio Ci Aiuti ha voluto puntare sulla riproposizione di una sigla diventata cult per gli amanti delle serie tv, ovvero quella de La Famiglia Brady. Una sigla diventata celeberrima, e che proponeva i vari membri della numerosa famiglia protagonista dividendo lo schermo in più rettangoli, dentro ciascuno dei quali si trovavano i singoli personaggi, capaci anche di interagire tra di loro. Una sigla diventata cult e ripresa tantissime volte in varie parodie televisive negli Stati Uniti.
La stessa idea proposta nella sigla di Che Dio Ci Aiuti 5: come potete vedere nel video in apertura, dopo aver mostrato titolo e Suor Angela, lo schermo lentamente si divide, facendo entrare i vari personaggi: una volta apparsi tutti, i rettangoli possono sparire e lasciare nuovamente Suor Angela e titolo. Il tutto, sulle note di “Leads to Him”, cantata da Eleonora Binacci.
Un’ispirazione che sembra trovare radice nel senso stesso della serie, e di quello che è diventata nel corso delle stagioni: proprio come La Famiglia Brady raccontava di una famiglia allargata (padre e madre si sposavano portando sotto lo stesso tetto i rispettivi figli), anche Che Dio Ci Aiuti, seppur con le dovute differenze, trova il motivo del suo successo nell’aver formato negli anni un gruppo di personaggi non legati da parentele, ma diventati membri di un’unica famiglia, quella del Convento che ospita le loro vicende.