Io Sono Mia, conferenza con Serena Rossi e Loredana Bertè
Io Sono Mia, conferenza stampa in diretta.
-
13.07
Dopo la proiezione del film, inizia la conferenza stampa.
-
13.11
Eleonora Andreatta, direttore di RaiFiction: “Siamo qui un anno dopo Principe Libero, che come Io Sono Mia ha avuto una anteprima cinematografica prima di approdare al cinema. E’ sia una operazione di carattere narrativo, che una modalità di sfruttamento multipiattaforma del prodotto. Questa non vuole essere una classica biografia che racconta nel dettaglio la vita di un’artista, ma coglierne l’essenza e l’unicità. Va a raccontare l’artista e la donna nel suo profondo”.
-
13.13
“E’ il racconto della sua grande umanità e specialità di donna. E’ il racconto degli anni 70, che hanno visto la sua ascesa e il suo successo; il racconto delle case discografiche e degli agenti che hanno contribuito al suo successo e anche al suo osteggiamento; il racconto degli anni 80 che hanno visto il suo esilio”.
-
“Quando Luca Barbareschi mi ha portato questa storia ho pensato che per la Rai fosse una grande occasione: è un racconto popolare, appartiene alla nostra storia artistica, ma è anche una storia che racconta l’esclusione e la violenza che può subire una donna. Questo film restituisce la memoria e il nome a una grande artista”.
-
“Sono felice del cuore che Serena Rossi, una ragazza piena di vita e di gioia, ha dato a questa storia. Voglio ringraziare Loredana Bertè con la commozione con cui ha accolto questo film”.
-
13.17
Luca Barbareschi di Eliseo Fiction: “Fin dall’inizio, quando ho pensato a questo progetto, avevo Serena in mente. Il valore aggiunto di un’attrice che canta davvero dal vivo è inestimabile. Ringrazio tutta la famiglia Bertè, sono stati tutti carini. Viviamo in un’epoca terribile di maldicenza. Cadere in basso è la cosa più facile. Le notizie vanno tutte verso il negativo, verso parlar male di qualcuno. Questo film racconta una donna distrutta dalla maldicenza: questo film ha una grande importanza adesso. La cultura occidentale è così impacciata, tutto è finto con le fake news, invece qui raccontiamo una donna con un cuore immenso”.
-
13.19
Il film uscirà in 285 sale, “si spera di arrivare a 300”.
-
13.20
Franco di Sarro, Distributore Nexo Digital: “Mi limito a dire che questo sarà un evento sociale, che ci permetterà di contattare il territorio attraverso le sale cinematografiche per far riscoprire una grande artista. Quando ho visto questo film per la prima volta ho conosciuto una persona e una interprete straordinaria, me ne sono innamorato grazie a questo film. Spero che questa cosa succeda anche a tutte le persone che lo vedranno”.
-
“bohemian Rhapsody, un altro film biopic, è ancora secondo dopo due mesi. Il mio auspicio è quello che anche Mia Martini riesca a superare questo traguardo”.
-
13.24
Monica Rametta, Sceneggiatrice: “Quando mi è stato proposto questo progetto il primo sentimento che ho provato è stato quello della fortuna. Mi sono sentita fortunata di aver avuto questa opportunità: l’opportunità di poterla conoscere e di poterla restituire a voi. Questo progetto ha avuto una gestazione lunga, questo aveva bisogno di un lavoro più lungo: ho avuto l’opportunità di ascoltare tanta musica, la sua, di poter parlare e conoscere tanta gente. Ho parlato tanto con Loredana e con Alba Caria, una sua carissima amica. Tutte queste persone mi hanno dato un quadro ben preciso su Mia, poi ho cercato di scrivere la mia impressione di Mia Martini per cercare di restituire un’autenticità del personaggio. Non volevo fare un documentario, ma raccontare l’artista e la donna”.
-
13.25
Riccardo Donna, Regista: “Ho voluto fare una cosa credibile. Ho detto a Serena di essere se stessa, di non cadere in imitazioni. Lei l’ha fatto benissimo. Ho cercato di ricostruire questi vent’anni che scorrono nel film e ho fatto di tutto affinché fosse credibile. Volevo che Sanremo fosse davvero Sanremo, che gli studi televisivi fossero reali, che per cantare avesse gli strumenti giusti. Gli scenografi, la costumista, i truccatori hanno fatto un lavoro enorme. Anche sulle musiche: avendo a disposizione Serena, abbiamo potuto far ricantare e risuonare da zero con gli strumenti dell’epoca tutte le canzoni, Il risultato è dentro il film: ha una forza d’impatto incredibile”.
-
Il primo provino di Serena Rossi era del 2015.
-
13.28
Donna: “Ho vissuto in pieno il periodo in cui succedeva tutto quello contro Mia Martini. Questo film è solo un piccolo modo per chiederle scuse. Tutti noi del mondo dello spettacolo non abbiamo fatto abbastanza per impedirlo”.
-
13.29
Serena Rossi, al protagonista: “Sono veramente emozionata, faccio fatica a parlare. Questo amore verso Mimì c’è stato da parte mia: ho provato a conoscere veramente l’anima di questa donna, non solo musicalmente. Ho visto e letto miliardi di interviste, ho letto libri, ho fatto di tutto per provare a conoscerla”.
-
13.30
“Sono successe un sacco di cose magiche e fortunate durante la lavorazione. Abbiamo iniziato a lavorare il 14 maggio, il giorno in cui è stata ritrovata: abbiamo iniziato quando lei ha finito. Non credo sia stato un caso”.
-
13.31
“Non mi sono risparmiata mai, ho dato ogni fibra di me. Non ho voluto imitarla: non sarebbe stato possibile e neanche giusto, sarebbe stato sterile e privo di anima. Ho provato a dedicarle un mio pezzo di cuore”.
-
13.32
Loredana Bertè: “E’ stato un colpo al cuore quando ho visto Serena nei panni di Mimì. Ha studiato molto, ha preso delle os: come si muoveva, i suoi scatti, la sua malinconia e il dolore che provava dentro ma che non dimostrava spesso. Lei è stata impressionante come in certe scene mi è sembrata lei e mi è arrivata dritta al cuore. Si è vista l’anima di Mimì, non so come abbia fatto senza il suo vissuto. Dandomi questa emozione che mi ha preso al cuore sin dalla prima scena… devo ringraziare anche il regista”.
-
“Tutti pensavano che delle due la pazza fossi io, invece era lei. Attaccava chiunque con grande coraggio e si faceva strada anche tra le maldicenze, finché non ce l’ha più fatta e ha deciso di smettere di cantare. Andava in Calabria con i pescatori a cucire le reti e pescare fino alla mattina. Questa è stata la sua vita per dieci anni…”.
-
13.35
“Sono contenta che mi abbiano chiesto di collaborare alla sceneggiatura. Alcuni particolari potevamo saperli solo io e Alba”.
-
13.35
Loredana a Serena Rossi: “Mi hai spettinata, hai una voce potente”. Serena si commuove. “Mimì sarebbe molto fiera di questa cosa, ne sono convinta: io lo sono di più. Il tempo non cancella proprio niente, è come se fosse successo ieri. Hai parlato del 14 maggio. Lei è stata tre giorni in quella maledetta casa: due giorni da morta, uno da viva. Ora grazie a questo film Mimì rivive, anche se dentro di me e dentro il cuore dei suoi fan non è mai morta e mai lo sarà. Ti ringrazio anche a nome di Mimì”.
-
13.38
Dajana Roncione interpreta Loredana nel film: “Anche io mi sento davvero fortunata di far parte di questo progetto bellissimo che parla di un’artista meravigliosa, di musica, di donne, di integrità e di onestà”. A Loredana: “Non ho voluto imitarti… spero di averti spettinato i capelli anche io”.
-
13.41
Via alle domande. Cosa ti ha colpito? Serena Rossi: “Mi ha lasciato un esempio di dignità e integrità, lei non si è mai piegata a compromessi. Mi porto dentro un grande esempio di donna in generale”.
-
13.43
Un ricordo di Mimì legata alla sua rinascita a Sanremo: “Ricordo con tristezza molti registi famosissimi di trasmissioni varie che non volevano assolutamente Mia Martini. Quando si faceva il suo nome partivano scongiuri. Quando uno di questi la prese uno degli ultimi fonici, un imbecille, si tocca le palle dicendo: ‘Speriamo che non casca il teatro’. Era ridotta a questi termini. Tutti avevano il terrore quando arrivava lei… Immaginate come poteva sentirsi Mimì. La sua voglia di fare musica era immensa ma per 15 anni glielo hanno impedito. Chissà quanta altra musica e canzoni poteva darci. Con questi signori ho ancora a che fare perché sono ancora vivi, ma quando ci incontriamo abbassano lo sguardo. E io non faccio mai le loro trasmissioni, mai, continuo a rifiutarle”.
-
Loredana su Sanremo 1989: “Chi organizzò quel Festival (Aragozzini?, ndr) non la voleva. Allora hanno dovuto fare un contratto segreto: questa persona doveva stare seduta in prima fila mentre Mimì cantava, così il teatro sarebbe caduto sopra di lui. Il teatro non è caduto, non è successo niente, Mimì ha avuto un grande successo e Baudo si è dovuto arrendere all’evidenza”.
-
13.53
Loredana: “Non vorrei parlare di Sanremo perché non lo trovo giusto. Spero solo di fare una grande performance. Per quanto riguarda Mimì sono felice che ci sia questa coincidenza: il film su di lei e la mia ribalta con un’estate pazzesca dove abbiamo asfaltato tutti. Altro che Telegatti, abbiamo rovinato tutti… non ce n’è per nessuno. Sono contenta così. Speriamo che il 2019 vada altrettanto bene”.
-
13.54
Serena Rossi: “Avevo paura di deludere chi l’ha conosciuta e chi le è stato accanto”.
-
13.55
“Questo progetto è nato grazie a Tale e Quale Show, anche perché Luca Barbarossa era in gara con me quell’anno, ma qui si è fatto un lavoro diverso: ho provato a raccontare lei”.
-
13.58
Nel film non viene mai citato Ivano Fossati (in realtà viene identificato in Andrea, il fotografo). Loredana Bertè: “Ci sono due personaggi, Zero e Fossati, che non hanno voluto essere nominati. Non posso dire altro. Non ci sono voluti essere. Ce lo hanno imposto, non si può forzare una persona a fare una cosa che non vuole fare. Mi spiace molto, ma non ha tolto nulla a questa meraviglia che ha fatto Serena”.
-
14.00
Monica Rametta, Sceneggiatrice: “Abbiamo messo al centro del racconto Mia. La storia d’amore con Andrea è esemplificativa, è un percorso di amore che Mia attraversa durante la vita: le sue sofferenze, le sue frustrazioni. Ci sembrava giusto e importante raccontare anche quell’aspetto perché è stato fondamentale della sua vita. CI siamo adeguati a quelle che erano le esigenze della persona in questione che non ha voluto esserci”.
-
Eleonora Andreatta: “Interessava di più raccontare i sentimenti di Mia, più che del mondo attorno. Per noi era importante raccontare la capacità di amare di Mimì, la capacità di soffrire. Il fatto di avere un limite è un modo per poter riassumere all’interno di una storia quello che era, al di là del personaggio specifico, una qualità e una essenza della protagonista”.
-
14.02
Serena Rossi: “Viene racconta una storia d’amore tra due artisti con le sue gelosie, la competizione, il momento in cui uno era più in alto e uno più in basso. Anche se non si chiama Ivano e non è un compositore, fa parte del mondo dell’arte”.
-
14.03
Come è stato per Loredana rivedere quello che hai vissuto? Loredana: “Beh, è stato un po’ doloroso, ma Serena mi ha anche scaldato il cuore con la sua anima”.
-
14.05
Perché hai citato Baudo prima? “Ah non c’era Baudo? Non fa niente chi ci fosse, fatto sta che doveva vincere lei. Baudo mi ha detto che doveva vincere Mimì per la giuria popolare. Vinse quella cretinata di Portami a Ballare, chi la conosce oggi? Quello scemo di Ippoliti uscì dal balconcino e disse che aveva vinto lei, ma Baudo mi ha detto noi non potevamo dire che avesse vinto lei altrimenti la gente poteva pensare che fosse stato truccato. E’ stato un scippo”. Ma Loredana si confonde: Portami a Ballare vinse nel 1992, non nell’89. Mia Martini arrivò comunque seconda nel 1992.
-
14.07
Io Sono Mia andrà in onda dopo Sanremo, “la data la fisseremo la prossima settimana”.
Questa mattina viene presentato alla stampa il film Io Sono Mia, in uscita il 14-15-16 gennaio 2019 al cinema (trasmesso su Rai 1 dopo il Festival di Sanremo). Io sono Mia è la storia di un’artista unica dalla voce inimitabile; la storia di una donna appassionata che ha amato fino in fondo con ogni fibra del suo essere: Mia Martini, ovviamente, qui interpretata da Serena Rossi.
Saranno presenti Eleonora Andreatta, direttore Rai Fiction; Luca Barbareschi, Produttore Eliseo Fiction; Franco di Sarro, Distributore Nexo Digital; Loredana Bertè; Riccardo Donna, Regista; Monica Rametta, Sceneggiatrice; e l’interprete protagonista Serena Rossi.