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Il caso Bull: Micheal Weatherly incassa la solidarietà delle ex colleghe di NCIS

Per difendere Micheal Weatherly dalla CBS avrebbero dato agli investigatori interni le riprese dei fatti, confermando tutto quello detto da Eliza Dushku

pubblicato 16 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 04:16

Il caso Bull si allarga, tra commenti e indiscrezioni, Michael Weatherly, star dello show CBS alla terza stagione (da poco la seconda stagione si è conclusa anche in Italia), incassa la solidarietà delle sue ex colleghe di NCIS con cui, come Pauley Perrette ha trascorso più di 10 anni sul set.

Nei giorni scorsi, come vi abbiamo segnalato in questo articolo, è emerso un caso di molestie sul set di Bull capace di creare una situazione di disagio all’attrice Eliza Dushku chiamata nello show per recitare in tre episodi della prima stagione ma con l’obiettivo di rendere stabile la sua presenza nella serie. Secondo quanto è emerso, Michael Weatherly nel corso di alcune riprese con Dushku si è lasciato andare ad alcune battute a sfondo sessual3, che avrebbero contribuito a creare un clima poco confortevole sul set per una donna. L’attrice si è quindi confrontata prima con Weatherly e poi con la produzione e infine è stata allontanata dal cast. Lo scorso gennaio ha raggiunto un accordo da 9,5 milioni di dollari, un risarcimento che corrisponde alla cifra che avrebbe preso se fosse rimasta in Bull per quattro/cinque stagioni.

Secondo le ultime ricostruzioni sembra che a non volere una presenza fissa di Dushku nel cast sarebbe stato il nuovo showrunner della serie Glen Gordon Caron subentrato all’inizio della seconda stagione. All’attrice sarebbe stato proposto un accordo economico inferiore e un ruolo da ricorrente (quindi solo in alcuni episodi) e non da regular (in tutti gli episodi). Dopo il rifiuto di Dushku, il suo personaggio è stato tolto del tutto dalla serie spingendo l’attrice a fare ulteriori rimostranze e arrivando all’accordo da 9,5 milioni.

Weatherly non ha negato quanto accaduto ma ha riportato il tutto nell’ambito della battuta da set per lo più legata a dialoghi della serie, chiedendo in primo luogo scusa alla diretta interessata. CBS l’ha usato come modo per dimostrare che c’è ancora molto da lavorare in questo ambito.

Nel frattempo deadline ha scoperto come a gestire la trattativa e a favorire l’accordo con Dushku è stato Les Moonves, all’epoca CEO CBS, travolto a sua volta da uno scandalo di molestie sessuali e costretto a dimettersi nei mesi scorsi. Un accordo economico nato quindi dopo l’esplosione dello scandalo molestie e teso a preservare uno show di successo. Addirittura i 9,5 milioni sono stati nascosti nel budget di Bull per evitare che in qualche modo potesse emergere il tutto. Ma le dimissioni di Moonves dopo le accuse di diverse donne, la fusione di CBS con Viacom e l’arrivo di Joe Ianniello ai vertici, hanno scoperchiato il vaso di Pandora facendo emergere questa situazione.

Sicuramente la situazione non è facile per Michael Weatherly, CBS e per tutto il staff di Bull, anche se per il momento nessuno parla di voler cancellare o sospendere la serie. Intanto Weatherly, incassa la solidarietà delle ex colleghe di NCIS come Pauley Perrette (Abby) e Sasha Alexander (Kate per due stagioni) che su Twitter hanno difeso l’attore mettendo entrambe una foto che le ritrae insieme a lui.

“Che uomo….Lo adoro, lo rispetto, mi fido e LO CONOSCO. Vent’anni di amicizia e rispetto. Il migliore. Ti adoro Michael sempre e per sempre” ha scritto Perrette su Twitter, mentre Alexander ha commentato la foto scrivendo “Ho lavorato insieme a lui, ci siamo divertiti, è un vero amico e ha un grande cuore”.

Come sottolinea Variety, questa vicenda è la testimonianza di come ci sia sui set, nelle case di produzione, una complicata comprensione del significato di molestie e abusi che spesso non implicano atti, azioni più o meno violente o aggressive. La semplice parola, la battuta insistita, le allusioni, possono contribuire a creare un clima ostile in un ambiente lavorativo.

L’incapacità di comprendere questo aspetto è talmente evidente che Mark Engstrom che lavora per CBS come capo dell’ufficio reclami, secondo quanto riporta Variety, ha dato le immagini del set di Bull nei giorni incriminati per scagionare Weatherly agli investigatori interni della CBS, creando però l’effetto contrario. Infatti il video conferma tutta la situazione, dimostrando come i vertici CBS non abbiano ancora compreso cosa si intenda per “molestia”, liquidando tutto come battute. Il problema è che CBS avrebbe dal 2016 un codice di condotta interno in cui vengono definite molestie quando si crea un clima ostile in un ambiente di lavoro causato da aggressioni, approcci fisici o verbali non voluti.

Una situazione e un contesto davvero molto più complicati di quello che possono apparentemente sembrare e che spingeranno attori, produttori, sceneggiatori a fare sempre più attenzione sui set.