I nostri figli, film tv Rai1: conferenza stampa

Sta per iniziare la conferenza, con qualche minuto di ritardo. Vanessa Incontrada non è ancora giunta, dall’ufficio stampa fanno sapere che è febbricitante.

Inizia la conferenza.

Tinni Andreatta, direttore Rai Fiction: “Tra gli obiettivi editoriali di Rai Fiction c’è raccontare la contemporaneità e il presente, anche nella sua veste più difficile e problematica. Per me questo film fa parte di un’immaginaria trilogia di titoli, di tv movie che raccontano femminicidi, ma non solo nel senso della tragedia ma anche del riscatto, della riparazione. A completare la trilogia ci sono Lea (dedicato a Lea Garofalo), Lucia Annibali”.

Andreatta: “Questa storia è ispirata a quanto realmente accaduto; mette la lente sulla fragilità dei bambini; è una storia di rieducazione ai sentimenti; la famiglia qui è composta da due straordinarie persone”.

In conferenza presenti anche Carmelo Calì e Paola Giulianelli, interpretati nel film rispettivamente da Pasotti e Incontrada.

Matteo Levi, produttore 11 marzo film: “Il tema centrale del film è che si occupa di quello che succede dopo ai figli di una mamma uccisa”.

Levi: “Carmelo e Paola hanno fatto un gesto che in pochi avrebbero fatti; un gesto che li ha resi soddisfatti ma che ha procurato loro anche delle difficoltà”. Poi sul film: “Questa, tra le tante produzioni, ha subito suscitato un grande interesse; è stato, in questo senso, un percorso facile”.

Il regista Andrea Porporati: “Questo è uno dei lavori che più mi ha coinvolto. Ogni volta che lo rivedo mi sembra di trovare qualcosa di diverso, è come se non lo avessi fatto io”.

Porporati: “La storia racconta come guarire e cucire la ferita, dalla quale si parte; la storia aiuta a crederci quando sembra impossibile crederci”.

Porporati: “Il titolo è I nostri figli, proprio perché la storia riguarda tutti i figli, non solo quelli della famiglia Calì”.

Porporati: “Carmelo e Paola sono due supereroi di ogni giorno”.

Vanessa Incontrada: “Io mi comporterei come Paola? Nella vita bisogna trovarsi nelle situazioni. Mi sono chiesta più volte cosa ha pensato Paola, quali sono state le sue paure, per esempio per il rapporto tra i figli suoi e quelli ‘adottati’. Come fai a spiegare ai tuoi figli quello che è successo? È tutto molto complicato. Per la prima volta io vorrei parlare poco, perché i veri protagonisti non siamo io e Giorgio Pasotti, ma Carmelo e Paola”.

Incontrada: “Molte abbiamo improvvisato durante le riprese”. Sui bambini: “Sul set sono stati tremendi, ma sono stati fenomenali; in alcuni momenti ci hanno piangere per davvero. Vi vogliamo bene, spero sia l’inizio della vostra carriera”.

Pasotti: “Mi aspettavo che Carmelo e Paola fossero tristi, cupi, portatori di grande dolore, invece hanno una naturalezza disarmante e una grande dignità. È stato un grande insegnamento per me, ho ridimensionato i problemi della vita reale. Io li considero davvero supereroi”.

Pasotti: “Olmi sostiene che l’arte deve aiutare a pensare; questo progetto può stimolare un pensiero”.

Mauro Caporiccio, sceneggiatore: “Questa storia è nata in tanti programmi della Rai, da Unomattina a Vita in diretta. La Rai ha svolto il suo ruolo di servizio pubblico nei confronti di questa storia sempre; quando abbiamo immaginato il film abbiamo pensato potesse rappresentare i circa 1600 orfani dal 2000 ad oggi; spero che questo film possa dare anche più forza ai diritti dei bambini orfani”.

Carmelo Calì, l’uomo che ha adottato i tre nipoti: “Ci abbiamo messo 4 ore a decidere di adottarli; la forza, la tenacia e l’amore che c’era in casa nostra ci ha fatto andare avanti. Io rifarei tutto ciò che abbiamo fatto dal 2007”.

La moglie di Carmelo, Paola: “Questo tipo di scelta è istintiva, non puoi ragionarci prima. Ho pensato egoisticamente ai miei figli: se fosse successa qualcosa di simile a loro, chi li avrebbe accuditi? Il mio primo pensiero è stato salvare i bambini”.

Paola: “Sono stata molte volte sul set, ho trovato una famiglia, tutti molto carini; è stato anche un divertimento per me, non avevo mai visto un set”.

Domande per i veri figli di Paola e Carmelo: “Il film è molto bello, mi ci sono trovato molto. Sono felice di quello che hanno fatto i miei genitori; all’inizio ero molto geloso, ma ora sono felice di avere fratelli come loro”.

Il regista cita e ringrazia il resto del cast. Finisce la conferenza.