L’Ape Maia: il remake in 3d (ma era necessario?)

Mi piange il cuore leggere una notizia segnalata da Anime Click. Lo studio d’animazione belga Studio 100 e il distributore spagnolo Planeta Junior coprodurranno il rifacimento de l’Ape Maia (Mitsubachi Maya no Boken) l’anime classico creato e disegnato nel 1975 da Marty Murphy, recentemente scomparso. La serie sarà realizzata in CGI pensando a una tecnica grafica più al passo con i tempi. Secondo le intenzioni dei produttori il personaggio sarà più moderno, anticonformista e ribelle. La serie è pensata per un pubblico di bambini di oggi che ha bisogno di storie e ritmi narrativi differenti, non a caso la durata di ogni episodio sarà di soli di 11 minuti. Mai pensiero più errato.

La serie originale delicata e intramontabile tratta dai romanzi dello scrittore tedesco Waldemar Bonsels, prodotta da Nippon Animation e Apollo Film, non aveva bisogno di un remake. La mia piccola, ancora oggi, la vede con piacere nella sua forma originale. L’apetta può non stare simpatica a molti ma ha segnato un filone che ha poi proseguito con l’Ape Magà televisiva e l’apetta cinematografica di Bee Movie. E poi ha scavato nei sentimenti e ha emozionato bambini di diverse generazioni in tutto il mondo.

La nuova serie sarà composta da 52 episodi ed è attesa per la fine del 2011. Date un’occhiata anche voi alla sigla originale. Cosa mancava al cartoon del 1975? Mi sembra uno stile d’animazione ancora fresco mentre a prima vista nel video del remake sembra sia stata utilizzata una tecnica 3d piuttosto scadente. In più, il visetto dell’ape originale rispecchia la sua natura furbetta e intraprendente che non si riscontra nel 3d. Della serie: quando si è a corto di idee..