Sanremo 2013: bandiere rosse sul palco?
Tutto sul sessantatreesimo Festival della Canzone italiana, direttamente da Sanremo.
11 febbraio 2013: a Sanremo il maltempo c’è. Piove, non nevica. Ma è comunque abbastanza fastidioso. Ce ne faremo una ragione. Una delle peculiarità di queste giornate è che tutti coloro che sanno in qualche modo del tuo ruolo da “giornalista” in visita al Festival si sentono in diritto di farti domande (tipo: «Chi vince?», «Com’è questo Festival?») o di commentare con te quel che accade.
La prima frase che mi viene rivolta questa mattina, oltre alla richiesta dell’ordinazione per la colazione, è proprio:
«Com’è questo Festival?»
Seguito da:
«Dicono che sarà un buco nell’acqua».
Il boicottaggio funziona? Può darsi. Ma il capolavoro deve ancora venire:
«Dicono che ci saranno le bandiere rosse sul palco»
Perfetto. Anche la propaganda funziona.
Editoriale: il pass e i primi passi
Primo editoriale dalla riviera ligure. Dove si disserta sull’arte di non prendersi sul serio (unico modo per raccontare il Festival parlando di qualcosa che non si sappia già), dello status concesso dal pass (o accredito, che dir si voglia), della mitologia del roof e di altre amenità; dove si considera che, a volte, tanto vale starsene a casa.
E che se si racconta un evento nazional popolare bisogna farlo in maniera scanzonata.
Domenica 10 febbraio: prima serata a Sanremo
20.10: l’accogliente (si fa per dire) stanza d’albergo sembra una specie di accampamento, fra Mac e attrezzatura varia. Sull’albergo, meglio non dire.
Si è consumata la consueta litania dell’accredito: no. Le testate online non hanno diritto al roof dell’Ariston. Un tempo la divisione riguardava le testate e i siti. Il fatto che noi si sia un sito supplemento di una testata, probabilmente manda in cortocircuito il sistema ma comunque non ci rende degni di accedere, anche solo di striscio, all’Ariston. Va be’, ce ne faremo una ragione.
C’è aria di neve, nella nostra prima serata sanremese, e tutto il resto è già come ce lo si potrebbe immaginare. Ve lo racconterò fra poco, con il primo editoriale video di questa lunga trasferta ligure.
14.06: una parte degli inviati di Blogo per Sanremo, che coprirà la manifestazione canora (e non solo) in loco, per TvBlog e SoundsBlog, con scritti, foto e video (offriremo, naturalmente, anche la copertura più tradizionale) che comprende il sottoscritto e il baldo filmmaker/producer/e-un-altro-paio-di-cose Fulvio Nebbia, è in partenza in questo momento da Torino, direzione riviera ligure di ponente. La partenza, ovviamente, è stata anticipata causa emergenza e allerta neve, prevista per domani.
Il bagaglio è quello delle grandi occasioni.
La colonna sonora, per generarci gli anticorpi nei confronti di ciò che ascolteremo, è Straight Out Of Hell, nuovo album degli Helloween.
Il resto della truppa ci raggiungerà domani: due inviate e un altro filmmaker, per mostrarvi il Festival che non vedrete in tv, con curiosità, interesse antropologico, voglia di divertirci e di raccontare, mescolando il reportage più tradizionale, quello “di una volta”, con le tecniche da blog e social network.
Insomma, un bel mappazzone, colorato ed appassionato, che non si prende troppo sul serio (come fai, davvero, a prendere sul serio il Festival di Sanremo?) e che speriamo vi piaccia.
Su Twitter esplode già #sanremo2013
4 febbraio 2013 – Sanremo è un evento “social”. E naturalmente, anche Twitter si è interessato alla conferenza stampa del Festival, e #sanremo2013 è hashtag nei TT da questa mattina, a dimostrazione del fatto che quando si diceva che nessuno lo guarda ma tutti ne parlano, be’, non si era molto lontani dalla realtà.
Su Twitter, ecco il link per la riproposizione della conferenza stampa.
Qui potete rivedere la conferenza stampa di #Sanremo2013 con @giankaleone , @fabfazio e Luciana #Littizzetto rai.tv/dl/RaiTV/progr…
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) 04 febbraio 2013
Fabio Fazio ha twittato una foto della conferenza stampa.
E guarda un po’, Lucio Presta gli ha risposto, evidentemente non gradendo quei riferimenti continui all'”autoproduzione”, al Sanremo-fatto-in-casa.
@fabfazio Anche quelli precedenti erano prodotti dalla Rai. Tutto auto prodotto anche prima
— ellepi_one (@PrestaLucio) 04 febbraio 2013
La polemica correrà su Twitter? Per ora no, se non in maniera velata: da una sola parte, peraltro, visto che dall’altra tutto tace.
Paolo Giordano (il giornalista, non lo scrittore che sta fra i “presenter”) anticipa la sfuriata di Anna Oxa (che peraltro va dicendo le stesse cose da tempo).
….e adesso Anna Oxa ha tutta l’aria di voler sollevare un po’ di casino qui alla conferenza stampa di Sanremo…!! #sanremo2013
— Paolo Giordano (@IlPaoloGiordano) 04 febbraio 2013
Storace dal Lazio, la butta sulla politica (come la Oxa del resto), rilanciando un pezzo del Giornale d’Italia
Sanremo come Siena: bandiera rossa sul palco del festival – giornaleditalia fb.me/2pYpTv6mk
— francesco storace (@Storace) 04 febbraio 2013
E poi ci sono i Directioner che rivogliono gli One Direction. I beliebers che vogliono Justin Bieber. E quelli che Sanremo è Sanremo. Poi c’è la diatriba, in corso anche nei nostri commenti, sulla “nazionalpopolarità” o meno del Festival e sulle scelte degli ospiti musicali. Ma tanto lo sappiamo, che la sentenza sarà quella dei volti mattutini alla conferenza stampa di commento quando verranno sciorinati i dati Auditel.
Così come sappiamo che c’è chi non vede l’ora di sparare a zero sul Festival (è un classico), chi ha già deciso che ne deve parlar bene per forza (un altro classico) e quelli che, come noi, su TvBlog, aspetteranno di vedere, come al solito. Senza paura d’esser cattivi, ovvio, laddove dovesse essere richiesto. Come l’anno scorso, e l’anno prima e l’anno prima ancora.
Sanremo: foto da backstage e storie
16.40: L’Ariston è già pronto: ci sono le locandine, c’è la scritta 63° Festival della Canzone Italiana, ci sono già i primi curiosi che passano e che, ogni volta che punti la macchina fotografica, pensano che ci sia qualche vip in giro, e puntano a loro volta, sperando di vedere qualcuno che, nella maggior parte dei casi, non c’è.
La ressa di fotografi e inviati si accalca davanti ai luoghi deputati agli eventi canonici.
Ecco una microfonista in azione.
E un microfono.
Un osservatore che si gode una sigaretta – a proposito, anche a Sanremo sono spuntati i negozi di sigarette elettroniche – mentre osserva, con curiosità antropologica, il via vai.
La musica aleggia ovunque. Persino sui lavori in corso.
Ci sono i manifesti con la storica copertina di Sorrisi.
E i fotografi e i cameraman.
E poi, alla stazione, una traccia di Melina Riccio. Una signora che conosce bene chiunque si sia fatto qualche reportage da cortei anti G8 o simili. Ma niente paura: non c’entra con il Festival.
La stazione è l’ultima tappa, si ripartirà da qui.
La scenografia
15.54: prima di lasciare il Casinò, un’ultima informazione. Fonti certe mi dicono che la foto pubblicata oggi dal Secolo XIX è solo quella del bozzetto e che la scenografia è ancora cambiata. Quindi, non ci resta che mettere insieme la “preview” di Leone e le poche informazioni raccolte e provare ad immaginare come sarà, questo nuovo Ariston. Staremo a vedere.
Il buffet e la sala stampa
15.40: anche lo stomaco vuole un po’ di soddisfazione, credete pure.
E per gli inviati che coprono un evento è importante ragionare a stomaco pieno. E non è un caso che anche il sottoscritto insista sul tema “cibo”: d’altro canto, l’invito al buffet è stato trasmesso anche via streaming ufficiale.
Immancabili le trofie al pesto, come da tradizione ligure. Non sarebbe Liguria, senza. E qui potrebbero iniziare i luoghi comuni. Fatto sta che, da bravo pesce fuor d’acqua nelle situazioni mondane, mi trovo un tavolo sufficientemente isolato e poi contemplo le parti che si invertono, la sala da pranzo che si svuota e che diventa come la sala stampa di prima.
E mi preparo al ritorno, perché questa prima parte di Festival di Sanremo è finita.
Il Festival della spending review: tutti gli ospiti
Sarà, dunque, il Festival della spending review. Ma anche il Festival con cui Leone dice di voler provare a dare una scossa a RaiUno grazie a Fazio (che tredici anni dopo il suo primo Festival, in realtà, è diventato da RaiUno: allora poteva dare una scossa, ma oggi, non è già parte di quella tv rassicurante da primo canale? Lo vedremo). E anche il Festival con un parterre infinito fra ospiti, presenter, giuria (insomma: come utilizzare in qualche modo quella ridda di vip che magari un salto al Festival lo farebbe comunque) e via dicendo. Nulla di male, sia chiaro. Anzi.
Sfugge un po’ il senso – e qualcuno, fra i colleghi, lo ha fatto notare: Luca Dondoni de La Stampa, che ha commentato: «Se metto tutti i nomi, ho finito il pezzo» – della nuova ospitata di Carla Bruni dieci anni dopo (l’ex premiere dame fu già ospite del Festival del 2003), così come di quella di Roberto Baggio, che peraltro di recente, ha lasciato la FIGC.
Ma probabilmente fa tutto parte di questo Festival un po’ artigiano, da spending review, come ha detto la Littizzetto e come era evidente: se non altro, nessuno potrà mettersi a polemizzare sui cachet (almeno, crediamo). Per tutto il resto, non resta che aspettare una settimana, quando finalmente i riflettori sul Festival vero e non solo parlato, si accenderanno.
14.51: mentre anche per il sottoscritto si avvicina il momento dell’agognato buffet e la sala stampa è ancora come la vedete nell’immagine, eccezion fatta per due colleghi, ecco l’elenco completo dei membri della Giuria di qualità, di cui fanno parte varie celebrità:
Si tratta di Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, Paolo Giordano (lo scrittore, non il giornalista), Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli, Nicola Piovani, Carlo Verdone.
14.41: nello stilare l’elenco degli ospiti, qualcuno sfugge in questa edizione in cui la quantità di nomi presenti in qualche modo compensa con la quantità l’assenza di big della musica popolare (anche se lo stesso non si può dire per quanto riguarda quella che fazio ha più volte definito la musica d’arte), qualcuno è sfuggito. Andiamo a rimediare, completando l’elenco di tutti gli ospiti annunciati di questo Festival.
Ci saranno anche Toto Cutugno, I Ricchi e Poveri e Al Bano, protagonisti del tributo che il Festival 2013 intende dedicare alla sua stessa storia.
La conferenza stampa in diretta
14.29: la conferenza stampa si chiude con un duplice annuncio. Al primo piano c’è la sala stampa per lavorare. Più sopra, invece, c’è il buffet. Provate a indovinare qual è la stanza più affollata e a quale sala corrisponde, invece, la foto qua sopra.
14.07: Giancarlo Leone twitta una parte della scenografia.
Sanremo. Prime anticipazioni dal Festival. twitter.com/giankaleone/st…
— Giancarlo Leone (@giankaleone) 04 febbraio 2013
14.05: Pagani annuncia che Annalisa sarà accompagnata da Emma Marrone, nella miglior tradizione “amicale”. Poi, fra gli altri ospiti, Antonella Ruggiero con i Marta sui Tubi e Franco Cerri con Simona Molinari e Peter Cincotti.
Nella serata di Sanremo Story – cui dovrebbe partecipare anche Pippo Baudo – saranno queste le accoppiate cantanti-canzoni:
Almamegretta – Il ragazzo della via Gluck
Annalisa – Per Elisa
Chiara – Almeno tu nell’universo
Daniele Silvestri – Piazza grande
Elio e le storie tese – Un bacio piccolissimo
Malika Ayane – Cosa hai messo nel caffé
Marco Mengoni – Ciao amore ciao
Maria Nazionale – Perdere l’amore
Marta sui Tubi – Nessuno
Max Gazzè – Ma che freddo fa
Modà – Io che non vivo
Raphael Gualazzi – Luce (tramonti a nord est)
Simona Molinari con Peter Cincotti – Tua
Simone Cristicchi – Canzone per te
13.45: Duccio Forzano, regista storico di Fabio Fazio e alla seconda terza regia sanremese (la prima nell’edizione condotta da Antonella Clerici, la seconda in concomitanza con il Morandi I, nel 2011) parla della novità scenografica di cui dicevamo in precedenza. Ricorda che è la prima volta per una donna scenografa all’Ariston. Spiega di aver avuto la possibilità di introdurre nel teatro un technocrane e di aver fatto montare due telecamere su altrettanti binari verticali alti 14 metri, per raccontare l’orchestra.
13.40: Mauro Pagani sottolinea che ci sarà tanta musica. Visto che ci sono i due brani per ogni vip, i giovani, gli ospiti, siamo più o meno a
«Sessantacinque canzoni»
La musica sarà dunque protagonista, negli intenti di questo Festival.
Daniel Barenboim, Daniel Harding, Asaf Avidan, Antony Hegarty, Caetano Veloso, Andrea Bocelli, Lutz Forster ospiti musicali.
13.35: i “proclamatori”, o presenter ovvero coloro che annunceranno le canzoni che passeranno il turno per ogni cantante, sono un gruppo eterogeneo di personaggi sportivi e del mondo dello spettacolo. Marco Alemanno (che Fazio presenta così: «La persona che ha condiviso l’esperienza professionale e di vita con Lucio Dalla nei suoi ultimi anni». A dire «compagno», proprio non ce la facciamo, eh), poi Flavia Pennetta, Stefano Tempesti, Benedetta e Cristina Parodi, Ilaria D’Amico, Vincenzo Montella, Valeria Bilello, Carlo Cracco, Max Biagi e Eleonora Pedron, Roberto Giacobbo, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Ilaria Salvatori, Jessica Rossi, Filippa Lagerbach, Martina Stella.
13.30: anche Neri Marcorè e Claudio Bisio saranno della partita.
13.29: Roberto Baggio ospite non musicale. Ci sarà anche Beppe Fiorello (in “autopromozione” per lo sceneggiato su Modugno).
13.25: Carla Bruni sarà ospite. E presenterà il suo nuovo disco. La Littizzetto:
«Ci sarà Carla Bruni. Che canta»
13.24: dopo che Giancarlo Leone ha spiegato la ragione della scelta di Fazio, un modo per «ricominciare» da una certa narrazione in Rai, Fazio passa in rassegna il Sanremo che verrà.
13.18: Luciana Littizzetto piazza un paio di battute. A Fazio dice:
«Non sono brava quanto te a far le prediche».
Poi spiega che cercherà di fare quel che fa di solito nel rispetto (o forse nonostante) la par condicio.
Quindi ammette, autoironica:
«Il fatto che io sia la donna del Festival dimostra che c’è la spending review»
13.13: dopo i saluti di rito dal Casinò e dal Sindaco di Sanremo, tocca a Fabio Fazio introdurre, naturalmente, la presentazione del Festival.
«Siamo qui per divertirci»
spiega il conduttore, che preannuncia una settimana di serenità e leggerezza.
13.05: la conferenza stampa comincia in perfetto orario.
Arrivando a Sanremo
Il Festival di Sanremo 2013 è alle porte. E ovviamente, non poteva mancare lo speciale su TvBlog, insieme a quello dei colleghi di Soundsblog che, naturalmente, si dedicano di più all’aspetto musicale, con tutti i cantanti e le canzoni del Festival sotto la loro attenta lente d’ingrandimento.
Qui su TvBlog vi offriremo il consueto racconto della Sanremo televisiva ma cercheremo anche di fare qualcosa di più per avvicinarci e avvicinarvi a un evento che, piaccia o meno, resta uno dei più importanti per il nostro paesello, anche se nessuno ammette di guardarlo, anche se nessuno dice di ricordare le canzoni, anche se tutti lo snobbano.
Sappiamo bene che non è così: il Festival si guarda, fosse anche solo per parlarne male. E così, visto che fra poco più di un’ora inizia la conferenza stampa di presentazione al Teatro del Casinò, ecco che si comincia con il nostro “reportage” dalla ridente cittadina ligure, che si prepara all’annuale trasformazione in vista della manifestazione canora.
Arrivati alla stazione (non è che Sanremo sia proprio ben collegata con il resto dell’Italia: si sa, e quando arriva il mese di febbraio ci si prepara quantomeno a un lungo viaggio in treno), il chilometro e mezzo che separa dalla stazione bisogna farlo a piedi, vorrete mica perdervi i primi segnali di trasformazione, no?
Tanto, il Casinò è ben indicato e facilissimo da raggiungere.
I sanremesi per strada guardano con sospetto il sottoscritto armato di macchina fotografica. Ma come, il Festivàl non è ancora iniziato e già c’è qualcuno che si aggira per le nostre strade con teleobiettivi al seguito?
Ovvio. Perché non si può raccontare solo il Sanremo dei vip.
La prima cosa da fare, mossi i primi passi per il comune della provincia imperiese è procurarsi una copia cartacea de Il Secolo XIX.
Il quotidiano ligure, giocoforza, ha spesso anteprime che riguardano il Festival.
E così, fra una prima pagina dedicata, ovviamente, alla vittoria dell’Italia in Coppa Davis
, con il punto decisivo firmato dal sanremese (ecco perché) Fabio Fognini, un occhio al Sei Nazioni di Rugby (altra vittoria italica), uno alle promesse sull’Imu di Berlusconi (ma si può abolire?) e uno strillo dedicato a una notizia locale che più locale non si può, ecco che Il Secolo XIX, come previsto, svela qualcosa.
La scenografia, in particolare.
Nelle pagine interne, ecco il pezzo, a firma Claudio Donzella, dal titolo «Il Festival rivoluziona l’Ariston».
La rivoluzione consiste un un confine che non c’è più: quello fra il palco e la platea. Eliminate le prime sette file (che sopravvivono solo ai lati per la giuria e per alcuni spettatori-ospiti), c’è una pedana semicircolare trasparente ad ospitare la scena. La scenografia è di Francesca Montinaro, che lavora abitualmente con Fabio Fazio, così come il regista, Duccio Forzano. Le luci le cura Ivan Pierri.
Pannelli che si muovono ad aprire la scala, balconi per l’orchestra e varie superfici per proiezioni di ogni genere completano il tutto, a guardar le foto del Secolo XIX. L’Ariston, del resto, è sempre lì ad aspettare la nuova scenografia.
Vedremo quale sarà l’effetto visivo e televisivo, ovviamente.
I camion della Rai sono già pronti, così come gli addetti ai lavori tutti. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sono arrivati a Sanremo ieri sera, e i cantanti stanno già provando da lunedì scorso: come dire, la settimana sanremese dura molto più di una settimana.
Il Casinò, cui si arriva lungo il Corso degli Inglesi, accoglie i visitatori di ogni genere con il tabellone luminoso che indica il jackpot delle slot machine in quel momento. Giusto per non sbagliare. Quando arrivo, siamo quasi a 100mila euro, ma la cosa non mi attira affatto.
Sulle scalinate del Casinò ci sono già fotografi e cameraman, oltre ad alcuni personaggi coloriti che, come di consueto, popolano le occasioni mondane del Festival.
Non mancheranno, nemmeno quest’anno, per esempio, i sosia (sì, proprio quelli che si sono visti anche a Italia’s Got Talent: la loro presenza sanremese è, per il sottoscritto, ragione di una personalissima ossessione, giacché non se ne coglie il senso, se non nella meravigliosa surrealtà della kermesse). Né mancheranno i soliti cantanti che agli angoli delle varie strade cercheranno di convincere tutti che sarebbero loro a meritare di stare dentro l’Ariston, invece che per le vie di Sanremo.
Ma a furia di considerazioni preliminari, il momento della conferenza stampa è arrivato, e dunque bisogna lasciare la comoda postazione di fortuna ricavata in un bar proprio davanti al Casinò e avvicinarsi alla mischia.
Alberto Puliafito
@albertopi