Annozero non può cominciare. Parola di Michele Santoro: “Travaglio è irrinunciabile”
Il collega Malaparte, giusto ieri, su queste pagine, aveva scritto del caso Travaglio, chiudendo il suo puntuale articolo con una legittima domanda: Annozero può cominiciare? Ecco, la risposta gliel’ha data Michele Santoro stesso durante la conferenza stampa di presentazione della nuova, tribolatissima, edizione della sua creatura giornalistica:“Marco Travaglio ci sarà, se non c’è lui non
Il collega Malaparte, giusto ieri, su queste pagine, aveva scritto del caso Travaglio, chiudendo il suo puntuale articolo con una legittima domanda: Annozero può cominiciare? Ecco, la risposta gliel’ha data Michele Santoro stesso durante la conferenza stampa di presentazione della nuova, tribolatissima, edizione della sua creatura giornalistica:
“Marco Travaglio ci sarà, se non c’è lui non c’è Annozero. Annozero e Travaglio sono la stessa cosa. Lui è irrinunciabile. In questo Paese c’è una lista di farabutti e vigilati speciali, tu – ha detto Santoro rivolto a Travaglio, anch’egli presente – ndr – sei un vigilato speciale. Noi questo non lo possiamo accettare”.
Santoro ha anche aggiunto che il suo opinionista di punta non è stato ancora contattato ufficialmente dalla Rai per firmare il contratto. Quindi, parafrasando il concetto, si potrebbe tranquillamente dire che al momento, giorno presente, Annozero col fischio che partirà dopodomani, giovedì 24 settembre. L’impressione – come suggerito anche dal Corriere della Sera di oggi – è che Travaglio stia ancora pagando l’uscita fatta nel maggio 2008 a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, ove accusò il presidente del Senato Schifani “di aver avuto rapporti con per sone poi condannate per mafia, come scrive Lirio Abbate, il giornalista dell’Ansa minaccia to dalla mafia. Se alla presidenza del Senato dopo De Nicola, Pertini e Fanfa ni, ci ritroviamo con personag gi come Schifani sono terrorizzato dal dopo.
Ecco, soprattutto, perché la Rai – televisione pubblica di Stato – non intende supportare i propri dipendenti della dovuta tutela legale; ed ecco perché, i dipendenti della Rai – televisione pubblica di Stato – sono leggermente restii a sottoscrivere un contratto professionale con la stessa. Dietro una mancata tutela legale c’è solo una cosa e questa cosa si chiama censura. L’Agcom, infatti, l’Autorità per le Telecomunicazioni, in casi come questi non sanziona economicamente l’autore o il conduttore (Travaglio, Fazio o Santoro) ma l’azienda in qualità di editore (la Rai). Tutto ciò, naturalmente, senza tenere conto delle eventuali pieghe giudiziarie.
A tutto questo, Tavaglio ha risposto con sarcasmo:
“Penso che dobbiamo stare tutti tranquilli. Il presidente del Consiglio, in tempi non sospetti, disse che alla Rai non avrebbe spostato nemmeno una pianta. Abbiamo alla Rai un presidente di garanzia come Paolo Garimberti. Siamo pieni di autorità varie che controllano. Siamo in una botte di ferro, in una situazione tanto garantista. Più tutelati di così…”.
Intanto, però, niente contratto e senza contratto di Travaglio, niente Annozero. Ricordiamo, tra l’altro, che in un recente sondaggio proposto da Tvblog, ben il 69% dei lettori ha indicato Marco Travaglio come elemento decisivo per la buona riuscita della trasmissione.